Simon

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Shawn camminava al mio fianco ma non mi parlava o guardava nemmeno per sbaglio.

La città in cui viveva non era così male, era piena di alberi e parchi e tutte le case avevano una struttura deliziosa.

"Ci sono i miei amici."

Guardai Shawn per la centesima volta, ma lui stava fissando un gruppo ragazzini seduti su una panchina del parchetto vicino.

Seguii Shawn che era già corso verso di loro senza aspettarmi, e ammisi che questo mi fece rimaner male, visto che quel ragazzo si era sempre comportato come se si preoccupasse di me.

"Hola, Mendes!" Urlò un ragazzo dai ricci castani e gli occhi color oliva, sembrava avere due buchi nelle guance tanto erano profonde le sue fossette.

"Ciao, Ash." Salutò Shawn, mentre si stringevano le mani in un modo particolare "Come va, Lou?"

Un ragazzo con un grande ciuffo castano salutò Shawn con la mano, non distogliendo gli occhi dalla sua rivista di moda "Tutto perfettamente, sembra che tornerà di moda il viola."

"Tanto tu staresti bene anche con un sacco delle patate, Lou."

Era una voce femminile, e notai subito la bella ragazza dai capelli neri e gli occhi azzurro cielo.

Indossava una minigonna in jeans e un top rosa rovinato, e mi fece sentire in imbarazzo visto che indossavo ancora gli abiti di Shawn che mi facevano sembrare una bambina.

"Ciao, Shannon." Disse lui, distratto, mentre si sedeva tra lei e Ashton, che mi aveva già notato.

Il suo sguardo sembrava trapassarmi da parte a parte, e non riuscivo a capire come mai tutti non sembravano fare altro che fissarmi.

Ashton si alzò come una molla, avvicinandosi pricolosamente a me "Tu chi sei?"

I suoi occhi verdi mi intimorivano, soprattutto perchè mi ricordavano terribilmente quelli della mia gente.

"Lei è Bryana." A Shawn non sembrava andare a genio l'improvviso interesse del suo amico.

"Bryana come?" Gli occhi di Ashton erano ancora su di me.

Ero nel panico, perchè io non avevo un dannato cognome, e sembrava che in questo mondo non facessero altro che richiedertelo.

"Shelly."

Sospirai, vedendo il viso di Ashton voltarsi nella direzione di Shawn, che sembrava tutto tranne che rilassato.

"Bryana Shelly?" Chiese, e notai che anche Louis aveva spostato lo sguardo dalla sua rivista.

Shawn annuì, quasi impercettibilmente "E' una mia amica d'infanzia, viene da Toronto."

Ashton tornò a fissarmi e, dopo infiniti secondi, sorrise "Benvenuta in Ottawa, allora."

Il riccio tornò a sedersi, e Shawn mi fece un veloce cenno di imitarlo, e così mi ritrovai ben presto pressata contro il fianco di Louis.

I tre ragazzi iniziarono a parlare di un miliardo di cose che io nemmeno capivo, e me ne restatti zitta per quelle che sembravano ore.

Era già buio quando finalmente Shawn decise di tornare a casa, non prima di ricevere un bacio a fior di labbra da Shannon.

Iniziai a correre senza nemmeno aspettare che Shawn finisse di salutare i suoi amichetti, ma sapevo che questo mio comportamento avrebbe avuto delle conseguenze, e ne ebbi conferma quando iniziai a sentire la sua voce alterata urlare il mio nome.

Io correvo forte, ma lui era più veloce, e in poco tempo mi aveva già afferrato.

"Si può sapere che ti prende?" Mi urlò in faccia, e sentii il suo accento marcarsi.

Fallen angel {Shawn Mendes}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora