Epilogue: Souls

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S H A W N

28 maggio, 2092

Sentivo l'aria fresca muovermi leggermente i pochi capelli bianchi rimasti sopra la mia testa.

Era già estate, e tutto quel sole mi metteva di buon umore, nonostante il posto in cui mi trovavo.

La lapide grigia era a pochi metri da me, e i grandi mazzi di fiori che avevo appena portato contornavano l'immagine dell'anziana donna raffigurata.

Caroline, la donna con cui avevo passato la vita, colei che mi aveva dato due figli, che mi avevano donato a loro volta un buon numero di nipoti.

Avevo passato una bella vita: ero riuscito a diventare qualcuno, un cantante di fama internazionale.

I fan, le canzoni, i concerti, le gioie e i dolori.

Avevo avuto una vita perfetta, e non mi pentivo di nulla.

Ultimamente, però, non mi sentivo più così in forma.

Ero diventato vecchio, mio malgrado, e sentivo che il mio tempo stava finendo.

Non avevo paura, non l'avevo mai avuta, e salutare Caroline era l'ultima mia commissione.

La volevo ringraziare, visto che mi era stata al mio fianco, mi aveva amato, nonostante sapesse che il mio cuore era spezzato in due.

"Ha bisogno di qualcosa, signor Mendes?"

Mi voltai lentamente, un po' perché le mie ossa non erano più elastiche, e un po' perché l'emozione mi stava divorando.

Una ragazzina bionda era al mio fianco, e con i suoi grandi occhi azzurri mi fissava divertita.

"Non sono più il tuo tipo ora, eh?"

Lei sorrise, e vidi il suo vestito bianco vibrare sopra il suo corpo.

Era scalza, ma a me non importava, e nemmeno a lei.

Si alzò sulle punte dei piedi, lasciandomi un bacio sulla guancia "Sei pronto, Mendes?"

Annuii, e lei continuava a sorridermi.

Ora sembrava un angelo in tutto e per tutto.

Ma lei era speciale, perché era il mio angelo.

E aveva vegliato su di me tutto quel tempo.

"Potresti avere ancora un po' di tempo, potrei aiutarti."

Scossi la testa "Va bene così."

Il suo sorriso non lasciò il suo viso, e la vidi avvicinare una mano al mio petto, e fu come se un esplosione si irradiasse da dentro il mio corpo.

Sentivo una nuova energia attraversare il mio corpo con un turbine di energia.

Ed iniziai ad urlare, almeno per una decina di secondi, quando finalmente tutto finì, e la scena che mi si parò davanti aveva dell'incredibile.

Stavo guardando me, il me anziano, che stava morendo.

Mi vedevo tenermi il cuore e accasciarmi a terra, mentre un gruppo di persone accorreva ad aiutarmi.

"Non arriverai in tempo all'ospedale."

Mi voltai verso Bryana, che stava osservando la scena, seria "Domani su tutti i giornali ci sarà la tua foto, sarai l'emblema dell'amore. "Il cantante Shawn Mendes muore davanti alla tomba dell'amata, finalmente si potranno ricongiungere.""

Sentivo una nota di gelosia nella sua voce che mi fece divertire.

Le afferrai la mano, e vidi la mia come quella di un ventenne.

Ero diventato un angelo anche io, ormai.

"Ti ho aspettato per così tanto tempo."

Bryana restò seria "Hai amato anche lei."

Mi avvicinai, dandole un leggero bacio sulla fronte, avvolgendola con le braccia "Non ho mai amato nessuno come ho amato te."

Bryana sorrise timidamente "Davvero?"

Annuii "Ti ho aspettata per così tanto tempo, Bryana."

Le accarezzai la guancia, beandomi di quel tocco che mi era tanto mancato.

"Ti amo, Shawn."

Lo disse timidamente, come una bambina, e il mio cuore non poté che riempirsi di gioia.

Mi avvicinai al suo viso e "Ti amo anche io" le sussurrai, ad un passo dal viso.

E finalmente le nostre labbra si unirono di nuovo, e mi sembrò di vedere di nuovo il paradiso.

Quando aprii gli occhi, mi accorsi che quello che stavo vedendo non era altro che la realtà.

"Questa è Aura." Mi disse, prendendomi per mani, scordandomi dentro i cancelli "Non vedono l'ora di vederti."

"Chi?" Chiesi, ma subito una scia di persone mi venne incontro.

Diversi nomi passarono attraverso le mie orecchie, così come i saluti e gli auguri.

"Shawn."

Una voce fu più forte delle altre, e fu come ritornare alla mia infanzia.

Mio padre e mia madre erano davanti a me, e mi sorridevano mentre si tenevano per mano.

Non aspettai un secondo di più, saltando addosso ad entrambi "Mi siete mancati."

Loro sorrisero, e mio padre mi accarezzò la schiena "Anche tu, figliolo, ma ora abbiamo tutto il tempo del mondo per stare insieme."

"E poi eravamo tranquilli sapendo che Bryana vegliava su di te." Aggiunse mia madre.

Mi voltai di nuovo verso il mio angelo custode, e le corsi incontro, abbracciandola con così tanto vigore che la alzai da terra.

"Ti amo, ti amo." Dissi, osservando quegli occhi azzurri così belli.

Lei mi sorrise "Ti amo anche io, Shawn."

Avevo appena ritrovato il mio piccolo angolo di paradiso.

Angolo

Buongiorno e tutti❣

Anche fallen angel è finito in un modo abbastanza scontato, ma quasi mi commuovevo anche io mentre scrivevo della morte di Shawn.

Povero piccolo :c

Sono così felice di aver scritto questa storia perché penso ci sia tanta speranza qui dentro, ed è ciò di cui abbiamo bisogno tuffi.

Poi, anche se io non ci credo proprio per niente, trovo affascinanti le creature degli angeli e del paradiso, e mi piacerebbe sapere se anche io ne ho uno che veglia su di me (a quest'ora si sara già suicidato viste le orribili scelte che faccio).

In ogni caso, spero che la storia vi sia piaciuta e spero che qualcuno di voi continuo a seguirmi nelle mie altre storie.

Grazie, grazie, grazie per tutto l'amore che mi date anche solo leggendo ciò che scrivo, e ciò che mi permette di andare avanti.

Sperando di sentirvi presto,
Giulia❤

Fallen angel {Shawn Mendes}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora