CAPITOLO 15

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Sono passati ormai due giorni da quella notte, io e Giuseppe non ci siamo sentiti durante il weekend, o meglio, lui mi ha chiamata spesso durante il giorno e mi ha tartassata di messaggi a cui non ho mai risposto. Come se non bastasse oltre alla scuola e le lezioni che si rivelano ogni giorno più intense, Arianna che mi odia e viceversa, il mio credo ormai ex fidanzato scomparso nel nulla, incasino sempre di più le cose facendo stronzate su stronzate. Ma ,stranamente, in tutto ciò c'è una notizia positiva, da oggi, cioè Lunedì, ricomincio finalmente le lezioni. La mia caviglia si è ripresa del tutto quindi posso ricominciare la scuola a pieno ritmo. Questo mi traumatizza leggermente perché tra patatine, serie tv e fangirlamenti vari ho quasi dimenticato i ritmi serrati, i dolori costanti, i rimproveri e i drammi che Amici comporta.

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Sono seduta con gli altri ballerini in sala 4 in attesa di Marcello e Stefano, quando la porta si apre sento un enorme peso sullo stomaco. Temo che Giuseppe possa aver raccontato agli altri professionisti ciò che è successo e non sono pronta a sopportare i loro sguardi e temo che abbiamo cambiato idea sul mio conto. In realtà non ci sono solo i due supporters ma tutti i professionisti, di conseguenza anche lui. Cerco di mascherare l'imbarazzo ma, quando i nostri sguardi si incontrano, noto che ha il volto teso, come se si volesse mostrare felice ma in realtà c'è qualcosa che lo turba. Distolgo lo sguardo e presto attenzione a Marcello che sta parlando in questo momento. "Bene ragazzi, come avete notato ci sono anche gli altri professionisti perché erano invidiosi e volevano sperimentare il duro mestiere da supporter" afferma con tono teatrale per poi ridere di gusto "Prendici pure in giro ma davvero ragazzi, oggi vorremmo darvi dei consigli anche noi e fidatevi, i nostri sono molto meglio dei loro" replica Elena indicando Stefano e Marcello. Solo ora noto che Simone non c'è e mi preoccupo leggermente. E' dalla festa che non si fa sentire ne vedere e Arianna, nei momenti di pausa in sala relax, lo nomina fin troppe volte. Non posso nascondere di essere ancora incazzata nera con lui però aspetto il momento giusto per sbattergli in faccia tutto il mio risentimento. Elena sta parlando da un sacco di tempo ma non riesco a prestarle attenzione, sono troppo concentrata ad analizzare le espressioni attorno a me per capire se qualcuno possa aver saputo di Sabato sera.

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"Tra 30 minuti ho lezione con Baldi e non sono psicologicamente pronta" penso alzandomi faticosamente dal divano in sala relax che ha conciliato il mio sonno in molte altre occasioni. Afferro il borsone con tutto il necessario per le prossime 2 ore e mezza e mi incammino verso la palestra. Mancano ancora 20 minuti ma preferisco arrivare un po' in anticipo per ripassare le coreografie e scaldarmi prima della lezione. Una volta difronte alla porta, faccio un profondo respiro per calmarmi e la apro di scatto, consapevole di dover affrontare la persona da cui sto tentando di scappare da quasi due giorni. Il sala c'è solo lui seduto per terra con la schiena appoggiata contro una parete mentre è intento a guardare il telefono. Sembra che l'abbia fatto apposta, infatti è così, sa perfettamente le mie abitudini e i miei orari. Decido finalmente di entrare in sala e sono talmente tanto imbarazzata che non riesco ad aprire bocca. "Prima scappi poi non saluti nemmeno più?" chiede stizzito alzando gli occhi e incatenandoli ai miei, "Ciao" rispondo con aria di sufficienza fulminandolo con lo sguardo. Non tollero che stia facendo queste insinuazioni in una stanza strapiena di telecamere e microfoni quindi è meglio se chiudiamo qui l'argomento. Con la coda dell'occhio noto che ha le braccia conserte e un'espressione sorpresa in volto, decido comunque di ignorarlo e inizio a ripassare la coreografia della settimana mentre aspetto Baldi. "Mantieni gli addominali contratti, in questo modo sarai più in equilibrio" mi corregge Giuseppe che intanto si è spostato alle mie spalle e ha allungato una mano sul mio ventre scoperto dal top bordeaux. A quel contatto rabbrividisco e i ricordi di quella notte riaffiorano, metto in pratica la correzione e tento di fare un passo in avanti per mettere quanta più distanza possibile tra la mia schiena e il suo petto. Ma lui mi strattona bruscamente per un polso e ci troviamo faccia a faccia. Strofina dolcemente il naso contro il mio mentre posa una mano a coppa sul mio viso, istintivamente sorrido e tutto il risentimento svanisce all'istante. All'improvviso penso a cosa la gente a casa possa pensare, mi stacco bruscamente ritornando più o meno normale e gli faccio un piccolo cenno con la testa verso le telecamere e annuisce.

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Osservo il paesaggio fuori dal finestrino per pochi istanti per poi volare via, finalmente torno a Milano per il weekend e posso lasciarmi alle spalle Simone, Giuseppe e le critiche ricevute nell'ultimo periodo. In particolare la maestra Celentano mi ha invitata più volte ad impegnarmi maggiormente nella danza classica notando che avevo la testa fra le nuvole. "Ciao anche tu qui?" distolgo l'attenzione dal finestrino e poso lo sguardo su Marcello che intanto si è seduto nel posto accanto, "Finalmente, non vedevo l'ora di distogliermi un attimo dal programma e tutto il resto" rispondo demoralizzata, "Ultimamente non riesco a rimanere concentrata per molto tempo quindi ho fatto molta fatica ad imparare le coreografie e non posso permettermelo visto che tra poco iniziano gli esami per il serale" continuo. "E' successo qualcosa per cui sei così distratta? Magari con qualcuno?" risponde glaciale, non mi aspettavo che mi mettesse a piangere per la compassione, in più probabilmente sa tutto. Di male in peggio, dovrò sopportare quello sguardo deluso per tre ore. Distolgo lo sguardo dai suoi pozzi azzurri e mi volto verso il finestrino ritornando a meditare su quando la mia vita sia un disastro totale. Dopo pochi minuti lo sento sussurrarmi "Mi dispiace, non ho pensato a quanto la situazione potesse pesarti. E no, Giusè non mi ha detto niente però l'ho sentito vantarsene con Stefano durante la lezione con Andreas". Mi volto ancora più sconcertata per ciò che ha detto "Non ci credo quindi ero solo una ragazzina da portarsi a letto per poi essere ostentata come un trofeo." quasi urlo, istintivamente mi butto tra le braccia di Marcello e lui mi sussurra "Va tutto bene, ci sono io con te" accarezzandomi dolcemente i capelli.

HI THERE!

Dopo tantissimo tempo sono riuscita a scrivere il nuovo capitolo! In questi giorni ho avuto/ ho ancora la febbre quindi avrò più tempo per tentare di terminare la storia. Al massimo vorrei finirla per Marzo visto che mi aspetta la #maturità2017 quindi non riuscirei a scrivere nulla. 

Come sempre se avete dei consigli o delle critiche costruttive scrivete pure nei commenti! 

Alessia

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 14, 2017 ⏰

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