Dietro uno specchio

Capitolo 8

Elisa si ritrova di fronte una bambina che piange.

Indossa un vestitino azzurro con dei leggings neri, ha i capelli bruni raccolti in delle trecce spettinate.
Il suo viso è un po' graffiato e i vestiti sporchi.

<Mi sono persa aiutami> dice con un filo di voce.
<Piccola non piangere, come ti chiami?Stai tranquilla! Ti aiuto io> la rassicura Elisa.
<Non ti dico il mio nome ma se tu mi aiuti te lo dico>
<Va bene, ma sai dove abiti?>
<no> risponde piangendo.

In realtà Elisa era tanto sconvolta, ma era una bimba sola e indifesa, non poteva ignorarla.
Elisa si sentiva felice quando dava un aiuto a qualcuno che ne aveva bisogno.
Sapeva che era la cosa giusta da fare quindi pensò di portare a casa sua la bimba.
Penserà prossimamente a quanto accaduto.

A casa non c'è nessuno, Elisa decide di far mangiare la bimba e lasciarla un po' riposare.
I suoi genitori le hanno lasciato un biglietto sul frigo:
TORNIAMO DOMANI POMERIGGIO, SIAMO VIA PER LAVORO.
Quando la bimba si sveglia chiede di poter vedere la camera di Elisa.
Elisa acconsente, ma nota che è anche interessata alla "camera di fianco alla sua".
La cosa infastidisce Elisa, ma non ci da molto peso.
Passano le ore e dei genitori della bimba non c'è traccia.
Dopo svariati tentativi tutti i numeri che Elisa ha chiamato non rispondono.
Insomma rimarrà a dormire da lei.

Durante la notte Elisa si sveglia a causa di un rumore.
Non riesce a capire da dove provenga e da chi sia causato.
Inizia a cercare la bimba che però non trova.
Si inizia a preoccupare un po'.
Improvvisamente sente delle grida provenire dal suo cortile.
Scende giù e avverte una strana sensazione.
Come se quel momento lo avesse già vissuto.
Improvvisamente si sente male, come svenire ma riesce a rimanere in piedi.
Pian piano inizia a girarle la testa e vededere sfocato.
//
Il prossimo capitolo sarà molto importante per la storia, riuscirete a capire qualcosa in più della storia.
Se ci tenete leggetelo mi raccomando!!