Dietro uno specchio

Capitolo 13

Elisa, però, aveva deciso di fidarsi.

Quella notte avrebbe dovuto fare qualcosa di importante.
C'era in ballo la sua vita.
Non poteva commettere neanche un errore.

Si sveglio durante la notte, aveva fatto un sogno.
C'era un corridoio buio e si udivano delle voci, non era ben chiaro ciò che dicessero.
Alla fine del corridoio c'era una luce fioca.
Elisa arrivò fino alla luce e poi cadde nel vuoto.

<Era solo un sogno, nulla reale, ora devo sbrigarmi.>

Elisa si alzò, scese in giardino e prese una pietra.
Tornò in casa e si diresse verso la stanza.
Aprì lentamente la porta, accese la luce.
Non c'era nessuno.
Elisa fece un sospiro profondo.
Si fermò di fronte lo specchio.
Indietreggiò.
Esitò un momento, e poi scagliò la la pietra contro lo specchio.
Lo specchio si ruppe in mille pezzi.
Elisa stava pensando al peggio, ma non successe niente.

Tornò in camera sua.
Per l'ansia non riuscì ad addormentarsi.

La mattina dopo la nonna venne da lei portandole la colazione.
<Hai fatto ciò che dovevi?>
<Sì, ho tanta paura.>
<No tranquilla!>
<Mi spieghi come faccio ad essere tranquilla?!C'è in gioco la mia vita!>
*Bussano al campanello*
<Mi sono svegliata ora!Nonna vai tu.>
<Va bene>

Era Simone, voleva chiedere scusa ad Elisa.

<Eliii c'è Simone.>
<Simone?Cosa??> pensò Elisa.
<Sono qui per parlarti, posso entrare?>
<Hem...mi sono appena svegliata ma ok entra.>
Lui si siede sul divano.
<Dimmi.>
<Elisa...io ci tengo tanto a te.So che ti ho lasciata sola, ma sono qui per chiederti scusa.
Ah le "tue amiche", loro...sembra non ti conoscano più.
Sembra siano possedute, da un giorno all'altro non ti conoscono più.
Ma io sono riuscito a capire che qualcosa non andava.>
La nonna spunta da dietro e grida <Non può essere!>
<Nonnaaa!Vai via che non c'entri in questa discussione.>
<Vado, vado ma poi parliamo.>
Capisco che ciò che mi deve dire è una cosa seria.
<Va bene Simo...>
<Allora tutto ok?>
<Sì>
Lui mi abbraccia.
Mi sento un po' strana, non lo ha mai fatto.
<Ora ti devo parlare, ieri mi è apparsa una bambina in camera.Io ti credo, credo a ciò che dicevi.>
<NON PUÒ ESSERE! NO!>
<Calma!>
<Calma?Col cavolo!>
Simone mi guarda stupito.
<Quella è mia sorella, è un fantasma!Lei mi vuole uccidere.>
<A parte gli scherzi...io ti credo fino ad un certo punto.>
<Credile...ragazzo credile.> disse con un filo di voce la nonna.

Simone viene messo a conoscenza dei fatti.

<Non resta che procedere!>
<Come?Cosa devo fare ora?!>
<Tesoro...hai rotto lo specchio!Non pensi mica sia finita?>
<Lo specchio?>
<Sì Simone lo specchio.>

Lo specchio

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