17. Party Planner

1.8K 91 1
                                    


17) Party Planner

POV. IAN

Mi alzai dal letto cercando di fare il meno rumore possibile mentre guardavo mia moglie che dormiva abbracciando mio figlio teneramente. Era bellissima.

Sorrisi e mi misi un paio di pantaloni della tuta e una felpa grigio con il cappuccio. Faceva abbastanza freddo e l'ultima cosa che mi potevo permettere era ammalarmi.

Presi il cellulare e scendendo al piano di sotto composi il numero che ormai conoscevo a memoria. Non aveva nemmeno senso guardare la tastiera dello smartphone.

-sono io! Tutto pronto vero?-

-cristo santo Ian mi chiami alle 8:00 di mattina per una cosa che succederà stasera a cena? Ma hai un senso del tempo tu?- mi domandò con voce assonnata.

-scusa tanto se ci tengo a fare le cose perbene dopo tutto quello che ha passato!- esclamai leggermente incavolato.

-scusami! Hai ragione e non ti aiuto così.. si è tutto ok! Ho prenotato tutto il ristorante e mi sono assicurato che vengano tutti.. ma proprio tutti!- disse scusandosi il mio migliore amico.

-tutti tutti?-

-ci sarà anche Brad! Ha detto a Sally che verrà per placare gli animi degli ultimi giorni.. ci sarà, ma non assicuro che arrivi pulito!- replicò.

Sospirai mentre mettevo dei cornetti alla cioccolata nel forno a microonde. Sapevo che erano quelli preferiti da Lola. Oggi doveva essere tutto fottutamente perfetto e avrei staccato diverse teste per riuscire ad ottenere la perfezione.

-ok! Ti ringrazio Greg!-

-di nulla amico! Ci vediamo stasera.. stai tranquillo ok?-

-si si.. a dopo!- riattaccai mentre facevo il caffè.

Nero senza zucchero. Il caffè da quando era tornata era migliore. Sicuramente era una cazzata che la mia testa mi diceva, ma sembrava davvero così.

Oggi era il suo compleanno e volevo che tutto fosse perfetto. Tutto doveva andare come lei desiderava. Tutto. Proprio tutto. Avevo organizzato una cena al suo ristorante preferito con tutti i nostri amici. Volevo che almeno questa sera, riuscisse a svagarsi e a rendersi conto che tutto quello che desidera è a portata di mano.

Era un modo per me per farle capire quanto mi era mancata e quanto avevo perso durante la sua assenza. Io da quando aveva fatto il suo ritorno ero completamente rinato. Avevo ripreso le redini della mia vita e avevo finalmente ritrovato il motivo per vivere.

Misi i cornetti che nel frattempo erano pronti, sopra un vassoio e corsi al portone di casa, dove fortunatamente c'era sempre il mazzo di fiori che avevo comprato ieri sera. Erano un mazzo di rose rosse. Passione e amore.

Salì al piano di sopra dove Lola e Dylan continuavano a dormire beatamente. Sembravano distaccati dal mondo. Bellissimi.

Ancora non riuscivo a credere che tutto si fosse sistemato nel migliore dei modi. Avevo avuto una grande possibilità e questa volta avevo promesso a me stesso di non sprecarla. Avrei organizzato il compleanno perfetto. Il più bello della sua vita.

Don't Call Me a Lolita 2 {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora