9. New Beginning

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9) New Beginning

-ma tu pensi davvero che io sia così cretina?- domandai parlando a bassa voce ma abbastanza incazzata.

-continuo a ripeterti che non so di cosa tu stia parlando!-replicò la voce attraverso la cornetta del telefono.

Sospirai profondamente e mi passai una mano tra i capelli. Sicuramente se non ci fosse stato Dylan che dormiva nella stanza accanto, avrei urlato come un'ossessa.

Ero stanca di tutto questo e non potevo far niente per impedirlo.

-lasciamo perdere che rischio solo di aumentare il mal di testa che già mi ritrovo!- esclamai facendo un passo verso la finestra.

Ero arrivata a New Orleans da circa due mesi.

Mi piaceva come città, anche se il caldo della Louisiana era abbastanza diverso da quello della mia vecchia New York.

Avevo partorito mio figlio dopo poche settimane dal mio trasferimento. Era nato precisamente il 29 ottobre alle 13:20. Un pargoletto di tre kilogrammi e mezzo. Il mio piccolino.

Ovviamente avevo rispettato la scelta di Ian, e non gli avevo nemmeno annunciato la nascita di mio figlio, anche se dopo quello che sta succedendo, credo proprio che lo sappia ormai.

Presi un respiro profondo e mi sedetti sul bracciolo del divano; logico che sapesse che Dylan era nato. Mi mancava poco più di tre settimane a fine della gravidanza quando me ne sono andata.

Mi guardai intorno e ricordai per un secondo, la prima volta che ero entrata in questa casa, quasi due mesi fa.

***

-questa casa è confortevole e ben agiata nel centro della città signora! Non credo che troverà altre offerte come questa nei paraggi!-

Guardai l'uomo che mi stava facendo vedere la casa e mi ritrovai ad annuire. Era decisamente molto diversa da quella che avevo a New York. Somigliava molto a quella che dividevo con Sally due anni fa. Aveva un ingresso piccolino ma ben strutturato, con un appendiabiti e un tavolino accanto alla porta.

Il soggiorno era proprio davanti alla cucina che era leggermente più grande di quella del mio vecchio appartamento. Istintivamente pensai alle pappine che avrei preparato a Dylan.

-se vuole seguirmi le mostro subito anche le due camere da letto e il bagno!- esclamò pimpante l'uomo mente oltrepassava il soggiorno.

Mi ritrovai nuovamente ad annuire all'allegro signore, e lo seguì mentre oltrepassava nuovamente il soggiorno dove c'era un altro piccolo corridoio che aveva tre porte. Due dovevano essere le camere e una il bagno. Da una parte ero abbastanza felice che dentro casa non ci fossero scale..sarebbe sicuramente stato più sicuro così per il mio piccolo.

-allora signora questa qui subito sulla destra e la stanza padronale, quindi la principale della casa, quella che potrà dividere con suo marito!-

Sentì una fitta dritta al cuore ma cercai di ricacciare indietro le lacrime e mi concentrai solamente sulla camera che avevo davanti.

Don't Call Me a Lolita 2 {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora