I L L E G A L E

It's over

Quel piano non aveva bisogno di spiegazioni. Elena e Riccardo erano giustificati in quello che avrebbero fatto. Elena si sentiva con la coscienza a posto, non che fosse una cattiva ragazza, solo che sapeva che Stefano si era infatuato dell'idea che simboleggiava Giuia. Era un' adolescente spensierata  e senza problemi, ciò che voleva lui. Secondo Elena, Stefano pensava che stare con Giulia avrebbe potuto di nuovo riavere quella tranquillità di cui aveva così bisogno. E secondo Riccardo, Stefano rappresentava una figuara paterna che era assente nella vita di Giulia. E poi il fidanzato più grande attrae sempre le ragazze. Soprattutto se è un uomo. Ma Stefano non conosceva Giulia, mentre Riccardo sì. Pieni di presunzione e di un'arroganza mascherata da sicurezza, Elena e Riccardo potevano dare inizio al loro piano incuranti delle conseguenze serie che avrebbe portato.

E fu così che un pomeriggio mentre tutti stavano uscendo dagli studi, Elena baciò Stefano, così senza preavviso, e Giulia che era andata a salutarlo vide tutta la scena e scappando si rifugiò poi tra le braccia di Riccardo in cerca di conforto. Giulia cercava un abbraccio da un amico ma non sapeva in realtà che questo amico aveva causato un casino così grande solo per i suoi fini. 

Stefanon non riuscì neanche a parlare con Giulia. Il suo cellulare era staccato, sapeva che aveva visto tutto, ma lei era scappata. Si era così incazzato con Elena che le aveva detto che non la voleva più vedere. Lei non ci aveva creduto. "Stai scherzando vero? Preferisci una ragazzina a me?" Stefano non riconosceva più l'amica "Ci conosciamo da quasi otto anni e non credevo che tu fossi così arrogante. Non mi piaci Elena e ora che so che sei così non ti voglio più neanche come amica. Vattene" E lei se andò "Povero illuso! Non sai cosa ti perdi!" 

E se ne tornò a casa anche lui. Stefano era stanco, prima era lui che non si fidava di Giulia e ora era lei che era scappata e poteva anche aver indovinato dove fosse. Un forte mal di testa gli fece compagnia quella sera. L'unica compagnia che aveva.