Il bacio

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Giulia continuava a guardare l'ora, sul cellulare, sugli orologi appesi nelle aule della scuola, e contava le ore, i minuti, i secondi che passavano e che la dividevano da quel momento importante, fatidico che avrebbe segnato una grande svolta nella sua vita, nella sua vita sentimentale. Era come se avesse una mela in gola, faceva fatica a deglutire, le orecchie tappate e non sentiva altro che il battito del suo cuore. Lui l'aspettava quella sera. Aspettava solo lei. E le mani le sudavano.

Poi arrivarono le sei e mezza. Gli studi chiudevano, i ballerini professionisti tornavano a casa, pure gli insegnanti e gli allievi si dirigevano verso l'hotel. Giulia prese le sue cose, si mise il cappotto ma lei aveva un'altra direzione. La casa di Stefano. Arrivata all'hotel tornò indietro e prese il bus. Seduta guardava fuori dal finestrino. La gola secca e ora le mani erano gelate. Cosa doveva dirle? Era proprio arrivato il momento tanto desiderato e tanto temuto? Doveva parlarle dei suoi sentimenti verso lei oppure voleva dirle che non poteva stare con lei perché non ricambiava ciò che lei provava?

Scese e vide il bus andare via, voleva rimanere seduta là. Poi si fece coraggio e suonò il campanello. La porta si aprì subito. Salì le scale lentamente contando i gradini uno ad uno. E se la scala non potesse finire?! E se improvvisamente si svegliava ed era solo un incubo? Ma perché un incubo?

Finalmente giunse alla porta. La porta della sua casa. Era aperta. Entrò piano e piano ed eccolo. Era seduto sul divano e la vide. Non disse niente. Quanto era bello! Chiuse la porta e rimase in piedi con ancora il cappotto.

"Giulia, sei venuta" le disse sorridendo.

Sì, voleva proprio farla morire. 

Lui si alzò e venne verso di lei sempre piano piano. Mentre il cuore di Giulia batteva veloce veloce. Un martello pneumatico. Si fermò a pochi centimetri da lei. 

"Sai pensavo che non venissi. Mi dispiace di averti fatto venire fino qua, sarai stanca dopo un'intera giornata di prove e di lezioni e poi...

Lo baciò, così all'improvviso. Prese il suo viso tra le mani e lo baciò. Poi si staccò e lo guardò negli occhi. Era fatta. O la va o la spacca. Aveva fatto la prima mossa. Fece un passo indietro ma Stefano le prese le mani e la avvicinò a sè. Poi fu lui a baciarla. Non un semplice bacio a stampo. No, no proprio un signor bacio. E Giulia si lasciò trasportare da tutte le emozioni che aveva soppresso, nascosto e di cui si era vergognata. 

Stefano la strinse forte e continuò a baciarla. Come poteva ancora resistere se da giorni pensava solo a lei?

E così il tempo per Giulia si fermò perché finalmente poteva permettersi di essere felice. 


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