I s u oi s g u a r d i

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La foto di Stefano, l'atteggiamento di Elena e l'interesse di Riccardo nei suoi confronti avevano lasciato Giulia molto confusa. Da una parte i gossip che avevano ripreso a sostenere l'esistenza di una relazione segreta tra Stefano e Elena e dall'altra invece gli sguardi che lui le lanciava mentre provavano insieme, da soli, le coreografie. Non riusciva proprio a capire e a capirlo. Era fidanzato? Se sì, cosa voleva da lei? O era tutto nella sua testa, nei suoi sogni più proibiti?

Stefano era proprio nella melma più alta. Desiderava Giulia e più lo faceva e più si sentiva in colpa e la voleva di più. Inoltre il sapere che c'era un altro che la voleva, non faceva altro che renderlo possessivo. E come faceva ad esserlo e a farlo? La guardava di pù. Sguardi nel corridoio, sguardi durante le prove del pomeridiano di sabato. E quando sapeva che lei aveva lezioni con i professori, ogni pretesto era buono per entrare nelle varie sale per vederla. Fingeva di chiedere cose tecniche riguardo alle coreografie, fingeva di ascoltare o la Celentano, Garrison e gli altri e poi gettava lo sguardo sulla persona per cui faceva tutto questo. 

Giulia non era stupida. Lo vedeva entrare con nonchalance, in pantaloni corti, tshirt che mostrava le sue braccia muscolose e i suoi tatuaggi e quel sorriso maledetto, le altre potevano svenire, ma lei no. Aveva capito che era un  gioco, una sfida. Reggere il suo sguardo. Lui parlava con i professori e poi tac! la guardava, la fissava. E lei ricambiava. Potevano stare anche lì a fissarsi intensamente per ore e ore.

Stefano poteva morire lì dal desiderio e dallo sforzo continuo che faceva per controllarsi, voleva correre, abbracciarla e soprattutto baciarla. Baciarla e continuare a baciarla.

Giulia ritornava nell'hotel con gli altri stanca, ma anche molto turbata. Fino a quanto poteva reggere gli sguardi di Stefano?

I   L   L   E   G   A   L   EDove le storie prendono vita. Scoprilo ora