Sette anni

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Da quel giorno le cose cambiarono velocemente. Erano avvenute troppe cose. Giulia non sopportando più di stare nella stesse aule con Elena e soprattutto con Stefano, aveva deciso a malincuore di mollare la scuola. Sì era meglio così e come se non bastasse aveva deciso di lasciare l'Italia. Il suo insegnante era riuscito a iscriverla ad un'importante selezione per l'ingresso di una nota accademia di danza moderna che si trovava in Francia, a pochi chilometri da Parigi. E Giulia passò la selezione. La sua vita cambiò radicalmente: imparò vari stili di danza, perse il modo di ballare da ginnasta (come molti continuavano a dirle), forgiò il suo carattere diventando una ragazza sicura e più serena. Gli anni passarono e Giulia crebbe in una bellissima giovane donna. No, questa non è una favola perché se apparentemente Giulia sembrava che fosse serena nel suo cuore c'era ancora l'ombra di un amore finito male. Stefano. Lo seguiva constantemente su ig, di nascosto dopo qualche concorso o stage. Sembrava che avesse avuto qualche flirt ma quando veniva paparazzato era sempre solo o in compagnia di suo figlio. Stefano sembrava triste. Giulia avrebbe voluto pensare perché sentiva la sua mancanza ma sperare creava poi delle illusioni che urtavano la sua sensibilità. Non l'aveva cercata, lei non l'aveva cercato. Non si erano cercati, sì era meglio non vedersi. Illudersi poi perdersi.                     Era meglio far finta che era stato solo un grande sbaglio.                                                                          "Non devi niente ed io non devo a te. E allora resti tutto lì com'è" La canzone di Arisa era diventata la colonna sonora di Giulia. Dopo aver visto qualche foto di Stefano, lei ascoltava quella canzone. Bene se ti sta bene, sta bene pure a me. Ogni parola era una lama che trafiggeva il suo cuore. Non riusciva neanche a piangere. 

Poi venne il giorno, un altro giorno che sembrava apparentemente ordinario invece si sarebbe rivelato sconvolgente soprattutto per Giulia. Fu chiamata per fare uno stage a Roma. Era da un po' che era stata notata proprio da una certa insegnante che in passato l'aveva criticata. La Celentano chiamò Giulia un giorno che stava provando con la sua nuova compagnia di danza e le aveva proposto una serie di stage da fare a Roma. Giulia era rimasta senza parole. "Scherza?" La Celentano le rispose che aveva tutto l'interesse di collaborare con lei e inoltre c'era anche Veronica Peparini con delle proposte di lavoro. Convinta dalla madre, Giulia era ritornata in Italia. Quanti anni erano passati? Sette anni. All'aeroporto trovò le sue ex insegnanti. L'abbracciarono forte. "Vogliamo vederti ballare. Sappiamo che sei migliorata tantissimo" E fu così che presso la palestra dove di solito Veronica insegnava, Giulia ballò. Sembrava di vedere una persona nuova, quella non poteva essere Giulia di Amici 16. "Dov'eri finita?" le chiese Alessandra. "Devi tornare. Assolutamente" le disse Veronica. "Solo per degli stage o se avete in mente delle coreografie nuove. Ma la mia casa a Parigi." disse risoluta la ballerina. 

E la sera tornando in hotel passò davanti agli studi televisivi della Mediaset e sentì delle voci. Erano gli allievi della nuova edizione di Amici. Fu come tornare indietro nel tempo. Giulia ebbe dei flashback. Poi arrivarono altri ballerini, erano più grandi e poi...e poi quella voce, una voce familiare, non era una voce nuova. Una voce non dimenticata ma che era rimasta memorizzata, custodita nel suo cuore. Lui. Un uomo con la barba che stava ridendo insieme ad un altro ballerino, che era Marcello. E lui era Stefano. Giulia con il borsone di danza e lui pure. Giulia era ferma come paralizzata. Lo vide passare, era quasi vicino a lei. Ma lui non la riconobbe. Un secondo e Giulia sentì un tonfo al cuore. Aveva pensato, sì era sicura di averlo dimenticato. Via cancellato dal suo cuore, dalla sua testa. Invece, invece il ricordo ora era una visione reale. Non era morto l'amore che sentiva per lui, era come un fiume che aveva abbattuto la diga, come l'alta marea. Giulia amava ancora Stefano. E cos'erano sette anni se era come se fosse ieri che si abbracciavano nel suo letto che si baciavano. Ora toccava a Giulia capire cosa fare. Non poteva più fingere. Vedere se lui l'amava ancora o ritornare a Parigi? 

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