Ogni mattina mi sveglio con l'idea assordante che posso morire anch'io da un momento all'altro.
Da quando mio marito si è spento, lasciando il posto suo alla solitudine, sono un robot. Faccio sempre le stesse cose.
Al mattino mi preparo la solita colazione con latte bianco e mi preparo per uscire.
Non manca mai passare in qualche libreria a comprare un volume che mi possa distrarre da questa vita inutile e monotona.
In quelle parole trovo quel conforto che, non ho trovato più in nessuno.
Quando ho terminato di fare i miei acquisti, mi reco al mio lavoro. Quello si che mi aiuta davvero a trovare la gioia.
Ero una ragazzina quando mi resi conto che la mia passione fossero i capelli. Ebbene si! Sono una parrucchiera di professione.
Gioco molto con i colori, mi danno la serenità che è completamente assente.
Mi diverte creare acconciature per le spose, ma anche messe in piega di routine.Il gesto che faccio quando creo un boccolo è assolutamente rilassante e pieno di creatività.
Posso sbizzarrirmi con la fantasia.
Le mie clienti vanno via sempre soddisfatte, e non vedono l'ora di tornare di nuovo, nel mio salone.
Abbiamo una sala d'aspetto con divani in pelle rossa, morbidi e confortevoli. Tutte attendono il proprio turno leggendo qualche rivista. A loro piacciono molto soprattutto gli articoli che trattano cronaca mondana, così da poter spettegolare sui vip del momento, o per lo meno, di quello che fanno più scalpore.
Poi vengono chiamate, una ad una, da noi ragazze per iniziare così il loro relax.
Almeno loro.
Quando ricopro la mansione di shampista do il meglio di me.
Prendo i prodotti dalla mensola di vetro, dietro di me, e inizio a distribuire il prodotto sulla mano. Lo spalmo sulle tempie e poi nella parte centrale della testa, quella superiore.
Con movimenti circolare, e un po' d'acqua calda, faccio in modo che lo shampoo si adagi sulle radici, fino alle lunghezze.
Massaggio, delicatamente la nuca, facendo attenzione a non far sbattere la testa sul lavandino. Molte parrucchiere, inesperte, lo fanno.
Solo quando ho pulito bene la cute, inizio a sciacquare per poi mettere su il balsamo. Invece la maschera va tenuta un po' in più, ma la metto soltanto, sulle lunghezze. Risciacquo ed ora la cliente è pronta a sedersi, di fronte allo specchio per la fonatura.
In genere mi chiedono pettinature lisce, ma questa volta, dovrò fare un'acconciatura mossa, con un ciuffo che le cade sulle guance.
Ripeto questi movimenti per molte volte, giocando con la spazzola di legno. In questo caso, anche io mi rilasso.
Il calore del phon non mi fa pensare alla vita buia e desolata che mi aspetta, una volta a casa.
Mi chiamo Loredana Sermonti, ma tutti mi chiamano Lory. Sono di San Benedetto del Tronto, ma vivo a Narnia da un po' di anni. Sono venuta per amore, quell'amore che mi ha lasciata sola, lo stesso che mi da la forza per andare avanti.
Ho trent'anni e ho una passione per i musei. Infatti quando ho tempo, mi reco a qualche mostra, adoro viaggiare, ma ho paura degli aerei. Preferisco il treno e le navi.
Ma la mia passione assoluta sono i colori, sono proprio loro che mi hanno salvata.
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Pensieri Ribelli
RomanceLoredana Sermonti ha perso suo marito, vedova da poco più di qualche anno, decide comunque di non abbandonare la sua città, Narnia, dove si trasferì per amore del suo amato Giorgio. Parrucchiera di professione, lettrice per hobby e frequentatrice di...