Capitolo 17

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"É che ho paura"

Quelle parole le risuonavano nella testa mentre cercava di frenare le lacrime ormai scese.
Sentí dietro di se dei passi che si avvicinavano e poi una mano prenderle  il viso per voltarla.

Dylan le scostó delicatamente i capelli per guardarla negli occhi, poi con la punta del pollice le asciugó la guancia bagnata.
《Mi dispiace averti portato a questo. Dovrei allontanarti ma non voglio.》
《Neanche io 》le loro voci erano un sussurro e le loro bocche ad un centimetro di distanza.   
Quando lui rispose le mandò un brivido lungo il corpo e senza sapere perché sorrise.
《Se vuoi starmi accanto lascia almeno che io ti protegga. Credimi se ti dico che meno sai sul mio conto, meglio è.》
Hanna voleva poter fuggire, sapendo che quel ragazzo avrebbe continuato con i suoi soliti misteri, ma non poteva. I corpi erano così vicini e il suo viso si stava avvicinando finché lei allungò una mano per toccargli il petto e...

Accadde tutto molto velocemente lui fermò la sua azione allontanandola con forza. Il suo volto era quasi spaventato e la sua espressione la allarmó.
《che succede?》
《Nulla. Io...nulla...》 si allontanò verso la moto《 Allora vieni?》di nuovo il suo solito modo di fare, la sua solita voce.
《Sono stanca del tuo improvviso cambio di atteggiamento.》
《Hanna fatti accompagnare a casa o ti prendo con la forza》
《Non oseresti》
Come se niente avesse detto, lui la prese in braccio issandosela sulla spalla. Hanna scalciò ma senza risultati. La mise in sella e poi salì anche lui accendendo l'apparecchio e partendo, portandola lontana da quel bar e da Theo che stava ancora fermo con gli occhi bassi.

Quando arrivò scese senza degnarlo di uno sguardo, ignorando il suo richiamo corse fino alla porta di casa e la sbattè dietro di se.
《Dove sei stata.? Sei uscita da più di...》Jeremy intanto era comparso infondo alle scale che portavano al piano superiore, non appena la vide si bloccò interdetto.
 《Che ti è successo?》
Hanna sapeva di avere un aspetto orribile, del resto aveva appena smesso di piangere. 《Nulla Jeremy davvero sto bene.》
 
Salì le scale e una volta in cima fece per sorpassare il fratello ma lui la bloccò per un braccio.
《Hai pianto. Che ti hanno fatto? È stato Micheal?》
《No davvero non c'entra lui. Sono solo stanca quindi non penso di scendere a cenare.》
Provò a staccarsi ma il ragazzo era irremovibile.
《Me lo diresti se ti fossi messa in qualche casino vero?》
《Certo》 provò a fare un sorriso forzato e poi gli stampò un bacio fraterno sulla guancia. 《Buonanotte》
Jeremy la lasció e la vide scomparire dentro la sua camera.

Una volta sola diede finalmente sfogo a tutte le lacrime trattenute. Non sapeva neanche lei il motivo di quel pianto ma Dylan le faceva provare sempre troppe emozioni diverse e alla fine scoppiava.
Non riusciva a sopportare i suoi cambi di atteggiamento ma ancor di più non sopportava il fatto di essere tanto legata a lui dopo così poco tempo.
Per un attimo risentì su di se la sensazione del suo tocco delicato ed ebbe un brivido, poi senza neanche accorgersene,presa dai molti pensieri, si stese sul letto e si addormentò...

《Tesoro, è tardissimo, non hai messo la sveglia ieri》
Aprì lentamente gli occhi e vide sua madre seduta accanto a lei che la guardava con apprensione.
La donna aveva un viso così dolce e pieno di amore che per la prima volta-di mattina- Hanna sorrise.

L'attimo di serenità tuttavia terminò subito quando si rese conto che non sarebbe mai arrivata in orario.
Si alzó in tutta fretta scusandosi con la madre e si andò a vestire.
Portava ancora gli abiti della sera precedente, e il suo aspetto era inguardabile.
Cercò di aggiustarsi al meglio nel minor tempo possibile e senza fare colazione si catapultò fuori correndo verso la fermata. "Non ce la farò mai"

E infatti arrivò con pochi secondi di ritardo. Vide davanti a se il pullman allontanarsi e nonostante i suoi sforzi non riuscì a farlo fermare.
"Cazzo..mi beccheró un altra punizione. Quest'anno sta andando di bene in meglio. Grande Hanna"
I suoi pensieri la fecero sentire ancora di più con il morale a terra ma non aveva scelta se non andare a piedi, così sbuffando si incamminò.

Mentre attraversava il parco, vide che sdraiato su una panchina, tutto accovacciato, con la felpa stretta intorno al corpo, c'era Theo.
Sembrava avesse dormito lì tutta la notte come un senza tetto. 
"E se fosse davvero così? Non so nulla di lui dopotutto, ieri abbiamo parlato soltanto di Dylan."
Sentendosi un emerita egoista Hanna si avvicinò al ragazzo e si sedette accanto a lui quando quest'ultimo aprì gli occhi.
《H-Hanna? 》si alzò con fatica  stiracchiandosi. Era proprio stupendo, con quei bellissimi occhi azzurri che sembravano leggerle dentro.

《Theo...cosa ci fai qui?》
《Oh beh...quando sono andato via da Cambridge non ho portato con me molti soldi e non posso permettermi un albergo.》fece uno sbadiglio, la sua voce era ancora piena di sonno. 《 Pensavo di venire soltanto per dare una lezione a quel bastardo di Dylan ma, dopo ieri, ho deciso di rimanere per saperne di più. C'è qualcosa che non quadra in tutta questa faccenda.》
《E hai intenzione di dormire per strada finché non avrai delle risposte?》
《Quella era l'idea》si toccò il collo facendo una faccia indolenzita.
《oppure》continuò 《provare a cercare un lavoro così da accumulare qualche spicciolo. Dopotutto Londra è una bella città, non mi dispiacerebbe affatto soffermarmici》

Hanna controllò l'orologio era in ritardissimo ma non poteva andarsene senza fare nulla. Doveva aiutarlo.
《Ti aiuterò io a trovare un lavoro.》disse alzandosi.
《Davvero?》
《Certo. E se vuoi oggi potrai restare a dormire da me》 non sapeva da dove venisse quell'assurda idea, suo fratello l'avrebbe di sicuro ammazzata. Ma cosa poteva fare? Andarsene e farlo dormire per strada? No. Lei non era fatta così.
《Grazie Hanna io non so cosa dire..》
《Non c'è problema. Devi solo darmi il tuo numero così posso contattarti quando esco da scuola.》
Theo le consegnò il telefono ,la batteria era al minimo e ovviamente non aveva nessun luogo per ricaricarlo.
Si accordarono per ritrovarsi all'uscita e una volta salutato si mise a correre verso la sua destinazione.
 "Ho fatto un ottima azione"si disse mentre proseguiva senza interruzioni fino al familiare edificio ormai silenzioso.

《Tu sei pazza....ora che lo scopre Jeremy...》
Le lezioni erano finalmente finite e Hanna e Valerie si stavano dirigendo in cortile. Il professore era stato clemente e l'aveva lasciata libera senza punizioni. "Ringraziando il cielo"

《Tu al posto mio che cosa avresti fatto? Dovevi vederlo mi faceva tenerezza...》
Valerie la guardò per poi scoppiare a ridere. 《Ospiti in casa tua l'acerrimo  nemico di Dylan. Secondo me ti stai creando un bel triangolo amoroso》
Hanna la spinse sbuffando. Erano solo assurdità l'aveva fatto per gentilezza e nient'altro.
《Anzi...più che triangolo...quadrangolo》 indicò verso Michael che in quel momento era insieme ad un gruppo di amici, e,  la stava guardando con occhi feriti. Non aveva ancora avuto modo di parlarci e si sentì davvero una stupida.
《Smettila val mi stai facendo salire sensi di colpa e poi...》 Si interruppe vedendo la faccia sconvolta dell'amica. Stava fissando un punto alle sue spalle, così Hanna si girò trovandosi di fronte a Dylan.

《Vieni con me》
《Scusami? No, sono impegnata se non l'avessi notato. Cos'è adesso vuoi di nuovo prendermi in braccio? Davanti a tutte queste persone...》
《Subito.》 Il suo tono non ammetteva repliche tuttavia Hanna non si mosse.
Fu Valerie a spingerla ad andare e alla fine acconsentì.
La portò in un angolo lontano dalle urla degli studenti e vedeva nei suoi bellissimi occhi marroni la rabbia crescente.
《Come ti è saltato in mente di invitare Theo a casa tua?》
《Come lo sai?》
《Non importa rispondi alla domanda》
《Aveva bisogno di aiuto》
《No lui mente.  Vuole....ahh Perché non riesci a capire》
《Senti...Non mi importa se tu hai un problema con Theo,io ho fatto la persona educata e nè tu né nessun altro potrà impedirmi di dargli una mano. 》
《Bene》 urlò talmente forte da far girare alcuni ragazzi poco più avanti a loro.
《fa come cazzo ti pare ma poi non venire da me a dirmi "avevi ragione"》 così dicendo girò i tacchi e andò via lasciandola lì furente di rabbia.

**SPAZIO AUTRICE
Lo so questo capitolo fa un po' schifo ma fa da tramite quindi era inevitabile.
Comunque un piccolo avviso.
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Wherever you will go ||DOB  [I PARTE COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora