Capitolo 30

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DYLAN'S  POV

La musica gli risuonava fortemente nelle orecchie, ma lui a stento la sentiva. 
Più forte di qualsiasi altra cosa, era la rabbia che gli si era insinuata dentro,dopo aver visto Hanna con "quella specie di bagnino super palestrato".
Non aveva altro modo di definirlo.

Era rimasto immobile, fermo nello stesso punto, senza mai staccare gli occhi dalla ragazza quasi del tutto ubriaca.
Non sapeva cosa fare con lei, nè tanto meno riusciva a definire il loro rapporto.

La sera della festa per il diploma -dopo che Hanna era stata quasi violentata- si era, come al solito, fatto assalire dalla rabbia e la sua debolezza più grande aveva preso il sopravvento.

Aveva chiamato Emily per farsi consolare, ma non riuscì quella notte ad andare oltre al bacio.

Così,aveva passato le ore a guardare Hanna dormire dolcemente, il trucco che le impastava gli occhi, la bocca semiaperta con il rossetto sbavato sui lati.
Rivede nella sua mente quell'immagine e non poté fare a meno di sorridere.
Tutte le piccole imperfezioni della ragazza per lui non erano niente, e, proprio in quel momento, quando la luna era più alta nel cielo, si era reso conto di quanto davvero significasse averla vicino.

Ma, non era  bravo nelle relazioni, e ogni volta che le stava vicino la paura familiare lo assaliva.

Soppresse un brivido che lo riportò bruscamente al presente.

Ora Hanna non si trovava sul suo letto a riposare, ma in mezzo a un gran numero di persone, e non poteva assolutamente starsene con le mani in mano.

Fece un passo in avanti per raggiungerla ma qualcuno lo afferrò per il polso.

《Valerie? Qualcosa non va》chiese squadrando la ragazza mora come se fosse un insetto apparso inaspettatamente.

《Si, Dylan credimi non ho nulla contro di te, ma voglio bene ad Hanna come una sorella e non permetterò che le rovini questa vacanza. È venuta qui per cercare di stare lontano dai problemi e sopratutto da te. Hai avuto le tue occasioni e le hai sprecate quindi adesso lasciala in pace》

In un minuto Valerie aveva riassunto tutto ciò che lui già pensava. Era tutto vero. Ogni parola.
Forse era davvero arrivato  il momento di lasciarla andare...

《Lo so Val,  sono stato un cretino e non so se riuscirò mai a rimediare. Ma non posso starmene senza far nulla mentre lei si lascia toccare dal primo che passa, non importa se per proteggerla mi farò odiare da lei e da te, mi importa che sia al sicuro.》 allontanò la mano di Valerie dal suo braccio lentamente e poi si voltò nella direzione in cui Hanna stava ballando.

Ma...lei non c'era più.

Cercò più volte là intorno, scansando i ragazzi intenti a scatenarsi, ma nulla.
Era scomparsa, insieme a Jordan.

Furente di rabbia ritornò verso il bar incerto sul da farsi.
Batté le mani sul bancone rovesciando un cocktails sul legno scuro, mentre cattivi pensieri gli affollavano la mente.

Non seppe quanto tempo passò seduto sullo sgabello,prima di vedere in lontananza la chioma rossa di Hanna sparire dietro un maestoso albero.

Si alzò e quasi correndo raggiunse il posto buio e sinistro. Udì due voci, una era senza dubbio quella di lei.

 《No Jordan ti prego ...》
《Dai piccola lasciati andare...》

Dylan strinse i pugni e svoltò trovando finalmente la ragazza desiderata.
Jordan si ergeva su di lei e la sua possente  corporatura la copriva per intero.

Wherever you will go ||DOB  [I PARTE COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora