«Ma dove sono?»
Cerco di mettere a fuoco il mio campo visivo e mi trovo circondata dalla natura, da fiumi di sangue e corpi privi di vita, abbandonati a terra.
Probabilmente mi avranno presa per morta quando hanno iniziato la strage: persone dell'autorità, che ci spingevano verso quest'arena, ci davano i "migliori auguri" per le prossime settimane a Bloodfire e tanti di loro, come me, hanno iniziato a correre e spingere, buttandomi a terra, facendomi battere al testa e ricordo di aver visto una bambina, di soli dieci anni, morire davanti ai miei occhi.
Credo che non dimenticherò mai il suo urlo di dolore e vedere il suo corpo a terra, con uno spadaccino, conficcato nella schiena, mi fa solo pensare a quanto faccia schifo l'umanità.
I suoi occhi sono ancora aperti e la fronte aggrottata fa capire come si sentisse spaesata, timorosa, spaventata.
Non stava capendo nulla e il tempo di ragionare, le hanno strappato la vita, come un gelido soffio.
È bastato solo un secondo.
Era solo una bambina indifesa, no? Meritava di vivere..<<C7, sei viva allora!>>
Indietreggio e alzo, leggermente, le mano al cielo.
<<Ti prego, non uccidermi>>
Il ragazzo moro alza un sopracciglio, con un sorrisetto beffardo punta l'arco verso di me, prendendo la mira.
<<Stai giù!>>
Qualcuno mi butta a terra e lancia una freccia, centrando il cuore del ragazzo.
<<Stai bene C7?>>
<<C.. C7?>> domando confusa.
Prendo la mia mano e mi fa notare il mio "tatuaggio" sul dorso.
Con un oggetto di metallo avevano marchiato la nostra pelle a vita, lasciando una brutta bruciatura.<<Grazie..>>
<<Chandra>>
Guardo la ragazza di fronte e non posso far almeno di notare la sua espressione seria ma allo stesso tempo simpatica.
I ricci ribelli le ricadono dolcemente sul viso e i suoi occhi verdi cercano di leggere i miei azzurri.
«Tutto bene?» domanda rompendo il ghiaccio.
Si, io sto bene è solo che mi ero persa nei suoi occhi, nei suoi lineamenti.
Credo di non aver mai visto cotanta bellezza!
«Si. Si, sto bene»
Forse sto cercando di convincere più me che lei, infatti alza un sopracciglio e fa una piccola smorfia.
«Forse dovresti imparare a mentire» Finisce la frase facendosi scappare una piccola risata, mostrandomi una bellissima dentatura.
«È solo che mi sento ancora un po' spaesata. Ho battuto la testa quando mi hanno spinta a terra e ho rischiato di morire dopo neanche un giorno. Poi sei arrivata tu e mi hai salvata. Perché l'hai fatto?»
«Mi sembravi un cucciolo indifeso, tutto qua!»
Ci guardiamo ancora negli occhi, ma forse un secondo di troppo, infatti distolgo sguardo, abbassandolo imbarazzata.
«Meglio andare, qui si è troppo esposte»
Si passa una mano tra i capelli e inizia ad andare, ma poco dopo torna indietro e mi fa un fischio, indicando il sentiero con la testa.
«Vuoi per caso morire»
Scuoto la testa, raccolgo l'arco e le frecce del ragazzo ucciso poco prima da Chandra, e con passo svelto la raggiungo.
«Ricorda di stare sempre in agguato..Ehm, come ti chiami?»
«Calliope»
«Ohw» si ferma e mi guarda rivelando una faccia sorpresa «Come la musa»
«Si. In greco il mio nome vuol dire "Dalla bella voce"»
«Il mio in Hindi significa Luna. Amo il mio nome. Trovo che la luna sia affascinate, allo stesso tempo tempo misteriosa..»
Continua a parlare, ma io mi perdo nei suoi occhi luccicanti.
Nella sua voce soave, nel suo modo di gesticolare.
Finisce il suo discorso e io mi sento talmente imbarazzata, non avendo ascoltato neanche una parola.
Si, è un po' logorroica Chandra ma tutti abbiamo dei difetti.Arriviamo davanti ad una specie di grotta e senza dire nulla, la rossa entra e si guarda intorno.
«Possiamo usarlo come rifugio, che dici? In fin dei conti dobbiamo allenarci no?»
«Ma non sarà pericoloso? Se crollasse?»
«Ma va là, Callie! Secondo te è più pericoloso stare fuori circondata da animali o passare una notte tranquilla» mima delle virgolette con le dite «e arrivare al giorno dopo?»
In effetti ha ragione.
Fuori è peggio che dentro.
«A che pensi, Calliope?»
«Se solo avessi una bacchetta con me potrei fare..»
«Protego Maxima?»
Alla sua domanda i miei occhi si illuminano e la guardo come se la stessi venerando.
«Si, potresti, ma non siamo in Harry Potter e questa è la vita reale!»
«Hai rovinato il momento. Cioè ti stavo per fare una statua mentalmente! Sei una potterhead?»
«Può essere»
Ammicca l'occhio e subito dopo mi fa la linguaccia, continuando a sistemare le pietre per il fuoco della nostra cena.Per il resto del tempo nessuna delle due proferisce parola, ci limitiamo ad affilare delle pietre, legarle con lo spago a dei bastoni e infilzare i pesci, per non so quanto tempo, con un pessimo risultato.
«Si sta facendo buio, torniamo dentro Calliope!»
Chandra prende i due piccoli pesci catturati da lei e prova a cucinarli.
«Spero che domani mi vada meglio per il pranzo»
«Lo sai che non abbiamo nulla per colazione vero? Hanno creato un'alleanza, il capo branco tiene nascoste quasi tutte le provviste di cibo. Domani mattina, tu fai da preda e poi arrivo io a salvarti, uccidendolo.
Lo so, è pericoloso, ma non possiamo rischiare di morire di fame, saremmo deboli e quindi delle facili prede»Mi spiega per filo e per segno il suo piano, ripetendolo nuovamente prima di darci la "buonanotte" e volgere al termine la faticosa giornata.
Il mattino seguente, mi sveglio a causa del cinguettio di alcuni uccelli ed emetto un mugolio, stropicciandomi gli occhi.
«Chandra, svegliati» sussurro al suo orecchio.
«Buongiorno» risponde con la voce impastata dal sonno.
Si stiracchia leggermente e si mette subito in piedi.
Prende arco, frecce e due coltelli ed esce fuori controllando la situazione.
Mi dà permesso di uscire e ci incamminiamo verso la nostra preda.
Dopo un bel po' di camminata nella foresta, udiamo dei rami spezzarsi sotto i piedi di qualcuno.
Con estrema agilità, Chandra si arrampica su un albero, portandomi su con lei.
«È uno di loro» mima con la bocca.
Prende arco e freccia e una volta di spalle, tira, centrando in pieno il bersaglio.
Lancia un grido strozzato e attira l'attenzione di alcuni suoi alleati.
Sento la situazione farsi brutta, ma Chandra sembra solo divertirsi.
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Bloodfire
AventuraBenvenuti a Bloodfire, un posto orribile, dove se vuoi sopravvivere, devi uccidere, senza avere pietà di nessuno. Il nuovo presidente americano ha ricominciato questo gioco, mandando coloro che non rispettano i canoni degli USA, per il colore della...