my soon

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  POV Tony
mi sveglia prima io di lui, vidi che era appiccicato a me e mi alzai spostandolo, come avevo gia detto, odio le robe troppo appiccicose e poi il letto era troppo morbido per i miei gusti.
Guardai l'ora erano le 10.09 del mattino,presi le chiavi e andai piano fuori a farmi un giro in macchina, prima sarai passato dal cimitero e poi dal mare. Arrivai al cimitero e andai alla tomba di mamma e papà, a giro vedevo molti fiori rossi o cose natalizie, e al centro del cimitero un grande abete decorato,era così tutto disgustosamente allegro e dolce
-anche da piccolo ero così?...-
sembravo pazzo, aspettavo una risposta da dei morti, non è roba da me, ma in fondo un pò ci speravo ancora nel loro ritorno...
guardai le due bare una accanto a l'altra, papà con una rosa blu e un fiore di cui non ricordo il nome ma dal colore quasi spento e mamma invece un mazzetto di rose bianche e rosse belle fresche e vivaci come lo era lei,le guardai ancora inginocchiandomi leggermente dando peso tutto qeulle gambe, quasi accucciato
-a cosa serve veramente il Natale?-
-a stare con la famiglia, insomma con chi ami o con chi ti manca...-
sentii la voce di un marmocchio che conoscevo fin troppo bene ormai
-Peter, che ci fai qua?-
- oh em signor Stark, ero venuto a portare i fiori al mio caro zio che è laggiù-
sorrise puntando il dito due tombe in la rispetto alle due dei miei genitori
-capisco,Peter ti va di fare un giro con me?-
-certo signor Tony, cioè, scusi signor Stark-
risi leggermente, almeno una volta ogni tanto sorridevo, anche se questo succedeva con Peter e avvolte Steve
-chiamami Tony, non sono un vecchio di sessant'anni-
rise e io mi alzai accarezzandoli la teta
-dai avviati, io ti raggiungo -
sorrisi e vidi Peter scattare gioiosamente verso la macchina, mi dava uno strano senso di allegria, mi sentivo come un...come un padre che fa felice il figlio.
Passai un'intera giornata con Peter per poi riportarlo al "covo" per la festa
-Tony parteciperai?-
sorrise felice guardandomi con occhioni da ragazzino non ancora ben maturato
-no, mi dispiace Peter, ho da fare-
si rattristò di colpo e abbassò lo sguardo, li mi sentii in pena e mi abbassai per guardarlo in viso
-ey dai...passo da te dopo...promesso-
sorrise leggermente e annui correndo via, mi rialzai e lo riguardai andare via sorridente,solo li mi accorsi che Peter era l'unico per cui ne è valsa la pena abbassarsi, non era amore, non era amicizia, mi sentivo come un suo responsabile, tempo fa mio padre mi aveva detto che solo un padre può capire come ci si sente a vedere il figlio deludo per poi capire di volerlo rifare felice...ora mi sembrava di averlo finalmente capito...per me Peter era come un figlio.
Aspettai la fine della festa e e cercai di sgattaiolare in stanza di Peter senza svegliare Thor o chissà chi, ma ovviamente di mezzo chi è che viene a fermarmi? Il capitano in calza maglia americano
-Tony che fai? E cosa nascondi dietro di te?-
-non sono affari tuoi...-
-stai con Peter?! SEI UN PEDOFILO!-
-ma che ti urli?! E poi no non sto con lui Dio santo, guarda, ecco perchè ero venuto fin qua-
mostrai il pacchetto regalo a Steve e sospirai quando vide il suo sguardo quasi assassino
-a lui si e a me che sono un tuo amico no?!-
-Steve..-
-no,ora mi ascolti! Hai e preferenze?! P-E-R-F-E-T-T-O!-
-STEVE!-
sentii qualcuno che un pò singhiozzava e mi girai vedendo Peter
-s-scusate...i-io non volevo che litigaste per me...scusate-
perdeva lacrime a rondeman e si richiuse a chiave in camera
-grazie mille Steve...volevo solo rendere felice un ragazzo che amo si, ma come un figlio, grazie Steve davvero...-
-scusa Tony, io, io non so che mi è preso, il fatto è che, da un pò mi eviti...e stai sempre in laboratorio e quando stai lì cerchi sempre di cacciarmi-
-ho un regalo anche per te ok?! ora aiutami con Peter, non voglio farli passare una festività così male, con te parlerò poi-
-ok, scusa ancora-
sospirò e bussò alla porta vedendo un Peter in lacrime aprire la porta
-dai non è che è colpa tua, siamo io e Steve che di questi giorni siamo un pò stressati, tieni questo è da parte nostra, però aprilo il 25, chiaro?-
annuì e io feci un occhiolino a Steve, poi finalmente ognuno in camera propria a dormire o almeno loro, io dovevo ancora finire il mio lavoro per poi andare a letto ed averlo pronto per il 25, da darlo a Steve.  

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