***
-Alla lettera M- indica Aria non appena entrati nel grande archivio.
Sono giunti lì dopo qualche ostacolo e un paio di risposi e mangiate.
L'archivio odora di muffa e decomposizione, peggio di qualche tempo prima. Molti zombie giacciono sul pavimento. Avanzano stando ben attenti a dove mettere i piedi. Stewart afferra Aria per il braccio -Attenta- l'ammonisce, lo stesso fa Jason, facendo anche gli occhi a posto di Melanie.
-Stewart...- rantola Aria appoggiandosi al braccio del moro -Finirà?-
Se lo è chiesto molte volte e tutte le volte la sua testa ha risposto con un punto interrogativo. Ha acquistato un poco la memoria, ora il volto di Claire le è ben chiaro nella testa e anche quello di Shaw bene o male. Ricorda qualche avvenimento significativo della sua vita e perfino qualche dettaglio.
Stewart stringe la presa sul polso della ragazza e annuisce convinto.
-Certo, sono sicuro che finirà-
Aria non ne era troppo convinta. Non è mai stata lei quella pessimista. È sempre stato Stewart, che ora le dice che va tutto bene.
È sempre stata lei a far sorridere tutti.
È sempre stata lei, in quel periodo, a dare un po' di buon umore a Stewart e Shaw.
Ma ora, ora capisce che non c'era più speranza, capisce che tutto questo è reale.
Ma qualcuno, si sarà accorto delle condizioni di quella città?
In effetti, la città, è sempre stata un po' estranea al resto della nazione essendo circondata da mura.
Ma qualcuno prima o poi, un misero pazzo o qualcun altro, penserà a questa città e scoprirà l'orrore...
Se qualche zombie non li avesse uccisi, avrebbero sicuramente patito la fame e la sete.
Non era possibile vivere ancora a lungo.
-Si- risponde finalmente Stewart. Poi l'attira al suo fianco.
Stewart si ferma e guarda indietro -Siamo qui. Riconosco la macchia- e indica una macchia rossa sull'enorme libreria in mogano, aveva la forma di una vaga luna.
Ma Melanie e Jason, qualche metro più in là, non rispondono, troppo presi a litigare fra loro.
-Allora- esclama turbato Stewart -Volete smetterla di litigare o no?-
I due smettono di bisticciare e si avvicinano allo scaffale.
Aria cerca con lo sguardo il cassetto che aveva aperto giorni prima, lo trova era il terzo a partire dall'altro, più o meno all'altezza della sua fronte. Stewart apre il cassetto, infila una mano nel cassetto ed estrae la metà di marmo, la lancia a Jason che prende al volo l'oggetto.
-Perfetto- commenta -Ora ne mancano due-.
***
-Shaw stai attento, puoi cadere dalla sedia-
-Nah... Oh un pacchetto di merendine!-
Rumore di caduta su due piedi. Rumore di plastica stropicciata.
-Guarda la scadenza stupido- una voce, la più bella tra tutte.
-Hey, vacci piano- brontolò quello.
Si muove leggermente. Si sente legata. Le fanno male gli arti e lo stomaco. Le palpebre sono pesanti, non riesce ad aprirle.
Cerca lentamente di spostare mani e piedi, ma non ci riesce. Sente dei strusci di catena.
Sente la schiena premerle su una superficie piatta e dura, forse marmo?
Senza volontà, mugola.
Riprova ad aprire gli occhi. Ci riesce lentamente. Vede tutto sfocato.
Poi si ricorda.
Oh.
***
-No va bene, Claire! Ma tuo fratello è insopportabile- Shaw rivolge uno sguardo a Gabriel che lo stava fissando con aria scettica -Cos'è, siamo tornati all'asilo?-
-Ahah - ride finalmente Shaw -Su, da qua- e strappa il pacchetto dalle mani di Gabriel -La scadenza è della scorsa settimana, meglio che niente, no?-
Gabriel fa un cenno di noncuranza con la mano -Io cerco altro-.
-Ma un pacchetto basta per tutti- osserva timidamente Claire.
-Mangiatelo voi-
Poi sentono un lieve rumore di catene. Nessuno lo rivela agli altri per non allarmarli, sarà un'impressione. Ma poi, il rumore si fa più insistente, seguito da un mugolo e altri strusci di catene.
Immediatamente i tre si voltano allarmati verso la ragazza incatenata sul tavolo della cucina della casata dei pompieri, Shaw si para davanti a Claire, così come Gabriel.
Guardano le braccia della ragazza muoversi disconnesse sopra la sua testa, tentando si liberarsi.
Gabriel deglutisce e afferra il suo piccone appoggiato a terra poco più in là.
Guarda la ragazza.
La deve uccidere.
No, non può farlo.
-Gabriel...- chiama Shaw -Devi...-
Claire sta per piangere, è una scena così straziante.
-Gabriel!-
Quello annuisce e stringe il piccone. Si avvicina piano.
-Gabriel...-
Si blocca.
Alza la testa prima china.
Spalanca gli occhi.
Dilata le pupille.
Il cuore gli batte forte, anzi fortissimo.
E' incapace di compiere qualsiasi movimento.
Non riesce a veder il suo volto, le sta di spalle, per scoprire se è un'allucinazione o no.
-...Sei tu...-
No, non lo è. Troppo vero, troppo bello.
Deglutisce.
-Alison, sei...viva?- trattiene il fiato.
Stai bene? Non sei uno zombie?
-...Si...- sussurra flebile.
Claire scoppia a piangere e corre verso il tavolo in marmo pronta a liberare Alison dalle catene.
Anche Shaw si avvicina e aiuta la sua ragazza nell'intento.
Quando Alison si alza a sedere, con estrema calma, data la sua debolezza, guarda Gabriel e sorride. Poi corre verso di lui, ma inciampa a tre quarti di strada e gli finisce addosso, con le sue braccia al collo del ragazzo -Gabriel... Grazie...- e sorride ancora.
Gabriel è ancora sotto shock. Ma cerca di riprendersi. Scuote la testa -Devi ringraziare Claire-
Alison si volta e stringe le mani di Claire -Grazie...Grazie mille-
-Ho fatto quel che potevo- risponde lei.
-Sono in debito con te-
-T... Tranquilla-
Alison guarda poi il ragazzo biondo -Piacere- fa.
-Piacere Shaw- risponde. Poi le porge un sacchetto -Tieni, è qualcosa, noi mangeremo più tardi-
Alison guarda il sacchetto incerta. Ha di gran dubbio una gran fame, ma non può toglierle di bocca a loro.
Mette le mani avanti -Non posso...-
-Si che puoi- sbuffa Gabriel che afferra il sacchetto e glielo sbatte addosso -Mangia, quando avrai finito, andremo a cercarne altro-
Alison guarda Claire e Shaw che annuiscono.
-D'accordo...- dice ancora incerta.
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28 DAYS IN HELL. #Wattys2016
HorrorCosa succederebbe se un pazzo sganciasse una bomba contente un virus letale che trasforma tutti gli abitanti di Wakefield in zombie? I protagonisti ci faranno ripercorrere tutta la loro avventura. Buona lettura. -L. xx Ditemi cosa ne pensate con un...