Capitolo 13

7 0 0
                                    



***

-Alla lettera M- indica Aria non appena entrati nel grande archivio.

Sono giunti lì dopo qualche ostacolo e un paio di risposi e mangiate.

L'archivio odora di muffa e decomposizione, peggio di qualche tempo prima. Molti zombie giacciono sul pavimento. Avanzano stando ben attenti a dove mettere i piedi. Stewart afferra Aria per il braccio -Attenta- l'ammonisce, lo stesso fa Jason, facendo anche gli occhi a posto di Melanie.

-Stewart...- rantola Aria appoggiandosi al braccio del moro -Finirà?-

Se lo è chiesto molte volte e tutte le volte la sua testa ha risposto con un punto interrogativo. Ha acquistato un poco la memoria, ora il volto di Claire le è ben chiaro nella testa e anche quello di Shaw bene o male. Ricorda qualche avvenimento significativo della sua vita e perfino qualche dettaglio.

Stewart stringe la presa sul polso della ragazza e annuisce convinto.

-Certo, sono sicuro che finirà-

Aria non ne era troppo convinta. Non è mai stata lei quella pessimista. È sempre stato Stewart, che ora le dice che va tutto bene.

È sempre stata lei a far sorridere tutti.

È sempre stata lei, in quel periodo, a dare un po' di buon umore a Stewart e Shaw.

Ma ora, ora capisce che non c'era più speranza, capisce che tutto questo è reale.

Ma qualcuno, si sarà accorto delle condizioni di quella città?

In effetti, la città, è sempre stata un po' estranea al resto della nazione essendo circondata da mura.

Ma qualcuno prima o poi, un misero pazzo o qualcun altro, penserà a questa città e scoprirà l'orrore...

Se qualche zombie non li avesse uccisi, avrebbero sicuramente patito la fame e la sete.

Non era possibile vivere ancora a lungo.

-Si- risponde finalmente Stewart. Poi l'attira al suo fianco.

Stewart si ferma e guarda indietro -Siamo qui. Riconosco la macchia- e indica una macchia rossa sull'enorme libreria in mogano, aveva la forma di una vaga luna.

Ma Melanie e Jason, qualche metro più in là, non rispondono, troppo presi a litigare fra loro.

-Allora- esclama turbato Stewart -Volete smetterla di litigare o no?-

I due smettono di bisticciare e si avvicinano allo scaffale.

Aria cerca con lo sguardo il cassetto che aveva aperto giorni prima, lo trova era il terzo a partire dall'altro, più o meno all'altezza della sua fronte. Stewart apre il cassetto, infila una mano nel cassetto ed estrae la metà di marmo, la lancia a Jason che prende al volo l'oggetto.

-Perfetto- commenta -Ora ne mancano due-.

 ***

-Shaw stai attento, puoi cadere dalla sedia-

-Nah... Oh un pacchetto di merendine!-

Rumore di caduta su due piedi. Rumore di plastica stropicciata.

-Guarda la scadenza stupido- una voce, la più bella tra tutte.

-Hey, vacci piano- brontolò quello.

Si muove leggermente. Si sente legata. Le fanno male gli arti e lo stomaco. Le palpebre sono pesanti, non riesce ad aprirle.

Cerca lentamente di spostare mani e piedi, ma non ci riesce. Sente dei strusci di catena.

Sente la schiena premerle su una superficie piatta e dura, forse marmo?

Senza volontà, mugola.

Riprova ad aprire gli occhi. Ci riesce lentamente. Vede tutto sfocato.

Poi si ricorda.

Oh.

 ***

-No va bene, Claire! Ma tuo fratello è insopportabile- Shaw rivolge uno sguardo a Gabriel che lo stava fissando con aria scettica -Cos'è, siamo tornati all'asilo?-

-Ahah - ride finalmente Shaw -Su, da qua- e strappa il pacchetto dalle mani di Gabriel -La scadenza è della scorsa settimana, meglio che niente, no?-

Gabriel fa un cenno di noncuranza con la mano -Io cerco altro-.

-Ma un pacchetto basta per tutti- osserva timidamente Claire.

-Mangiatelo voi-

Poi sentono un lieve rumore di catene. Nessuno lo rivela agli altri per non allarmarli, sarà un'impressione. Ma poi, il rumore si fa più insistente, seguito da un mugolo e altri strusci di catene.

Immediatamente i tre si voltano allarmati verso la ragazza incatenata sul tavolo della cucina della casata dei pompieri, Shaw si para davanti a Claire, così come Gabriel.

Guardano le braccia della ragazza muoversi disconnesse sopra la sua testa, tentando si liberarsi.

Gabriel deglutisce e afferra il suo piccone appoggiato a terra poco più in là.

Guarda la ragazza.

La deve uccidere.

No, non può farlo.

-Gabriel...- chiama Shaw -Devi...-

Claire sta per piangere, è una scena così straziante.

-Gabriel!-

Quello annuisce e stringe il piccone. Si avvicina piano.

-Gabriel...-

Si blocca.

Alza la testa prima china.

Spalanca gli occhi.

Dilata le pupille.

Il cuore gli batte forte, anzi fortissimo.

E' incapace di compiere qualsiasi movimento.

Non riesce a veder il suo volto, le sta di spalle, per scoprire se è un'allucinazione o no.

-...Sei tu...-

No, non lo è. Troppo vero, troppo bello.

Deglutisce.

-Alison, sei...viva?- trattiene il fiato.

Stai bene? Non sei uno zombie?

-...Si...- sussurra flebile.

Claire scoppia a piangere e corre verso il tavolo in marmo pronta a liberare Alison dalle catene.

Anche Shaw si avvicina e aiuta la sua ragazza nell'intento.

Quando Alison si alza a sedere, con estrema calma, data la sua debolezza, guarda Gabriel e sorride. Poi corre verso di lui, ma inciampa a tre quarti di strada e gli finisce addosso, con le sue braccia al collo del ragazzo -Gabriel... Grazie...- e sorride ancora.

Gabriel è ancora sotto shock. Ma cerca di riprendersi. Scuote la testa -Devi ringraziare Claire-

Alison si volta e stringe le mani di Claire -Grazie...Grazie mille-

-Ho fatto quel che potevo- risponde lei.

-Sono in debito con te-

-T... Tranquilla-

Alison guarda poi il ragazzo biondo -Piacere- fa.

-Piacere Shaw- risponde. Poi le porge un sacchetto -Tieni, è qualcosa, noi mangeremo più tardi-

Alison guarda il sacchetto incerta. Ha di gran dubbio una gran fame, ma non può toglierle di bocca a loro.

Mette le mani avanti -Non posso...-

-Si che puoi- sbuffa Gabriel che afferra il sacchetto e glielo sbatte addosso -Mangia, quando avrai finito, andremo a cercarne altro-

Alison guarda Claire e Shaw che annuiscono.

-D'accordo...- dice ancora incerta.

28 DAYS IN HELL.  #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora