Capitolo 6

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-Claire, preso- le fa Sophia tirandola per un braccio dietro a un secchione -Harry ha detto di aspettarlo qui-

Claire annuisce,incapace di fare altro.

Sono passati undici giorni da quando è iniziato quell'incubo, ha rivisto suo fratello ed è scappato.

Claire non gli dà torto,probabilmente non la vuole in mezzo ai piedi, porta solo guai, lei.

Però almeno sa che stava bene, il suo amato fratello. E' stato l'unico che l'ha compresa almeno un po' ,nella sua pessima infanzia.

Scrutò il cielo grigio, sta per piovere.

Undici giorni tre ore e sette minuti.

E lei non ne può più. Perché non morire, adesso, subito e mettere fine alle sofferenza. Guarda Sophia, concentrata sull'ambiente,tesa.

"Devo farlo non per me, per Aria, Sophia e Gabriel che mi hanno aiutata".

Sente un movimento dietro di sé, si allontana un poco per vedere cosa fosse. Sospira, quando vede che è solo il vento che ha fatto spostare una busta di plastica. Ritorna ai secchioni,ma Sophia non c'è, neanche Harry.

Il cuore le si stringe, era rimasta sola.

Sophia non l'avrebbe mai abbandonata, si sedette a terra,nella postazione di prima,aspettando che Sophia tornasse a recuperarla.

Ma non viene.

Non viene nessuno.

Così decide che forse è meglio andare via da quel posto e rifugiarsi da qualche parte.

***

-Harry!- raggiunge di corsa il ragazzo che le tappa prontamente la bocca. Scocca un'occhiata alle sue spalle -Claire! Dov'è?! Dov'è'?!-

-E' sparita!- ansima quella una volta che le libera la bocca. Harry Smith impreca un poco sottovoce. Sophia gli si aggrappa al braccio,con le lacrime agli occhi -Harry, dobbiamo cercarla, ti prego-

-Adesso no- ribatte.

-Ti prego!- piange contro il petto del ragazzo.

Le prende dolcemente la mano e la costringe a guardarlo negli occhi -Farà buio a breve,Sophia. Per ora andiamo, domani mattina la cercheremo, va bene?-

Silenzio -Ma, Claire...- cerca di protestare con la voce rotta.

-Claire se la caverà, solo per una notte- Sophia finalmente si fa trascinare via, con la testa china.

-Solo per una notte?- domanda dopo un po'.

-Solo per una notte.- e la cinse col suo braccio forte e rassicurante.

***

-Lasciami stare- urlò una rossa.

-Non essere burbera Melanie, ti voglio aiutare- fa un ragazzo. La ragazza in questione incrocia le braccia al petto -Chi mi dice che mi posso fidare?!-

Il ragazzo si spalma una mano tra i capelli chiari -avanti, ci conosciamo dalle elementari,stavamo insieme prima di tutto questo...-

-Stare insieme è una parola grossa- brontola la ragazza.

-....e ti sembro uno zombie per caso?- continua lui,ignorandola.

-Forse...Comunque Jason, stammi alla larga- e gli voltò le spalle.

-Posso aiutarti, Melanie. Non sono né stato mosso ne uno zombie a quanto puoi vedere quindi...- sorrise -pare che dovremo collaborare..-

-Neanche tra un milione di anni!- urla lei. Jason l'afferra per il polso e l'attira verso di sé, le stampa un cauto bacio sulle labbra -Dobbiamo uscirne, Melanie- e nei suoi occhi c'è una scintilla che la ragazza conosce bene.

28 DAYS IN HELL.  #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora