28 DAYS IN HELL. #Wattys2016

Capitolo 19

*Qualche anno dopo*

Si sfila i guanti da boxe con abilità, li getta al centro della palestra e si dirige in bagno.
Si fa una doccia veloce.
Guarda il segno sul suo braccio destro, era l'unica cosa che gli era rimasta come ricordo di quei giorni, quando Claire l'ha curata.
Non è stato facile cambiare vita, per tutti.
Soprattutto se sei riconosciuta in giro come "la sopravvissuta agli zombie".
Si lega i capelli in due ciocche.
Alison e gli altri si sono trasferiti nella nebbiosa Londra, tranne Jason che ha deciso di tornare dai suoi genitori in Alaska.
Sbuffa e prende la sua sacca. Poi vede una persona.
Lo vede lì, seduto come sempre ad aspettarla. Gli sorride teneramente.
E' veramente bello.
-Come va star?- saluta
Gabriel sorride e si alza per affiancarla nell'uscita dalla palestra poi le porge un giornale -Leggi questa- dice.
Alison fa ciò che le è stato detto.
 

"I sopravvissuti non rilasciano interviste, che nascondano qualcosa? Oltretutto uno di loro, Benson Stewart, ha litigato con dei giornalisti"
 
Li vedono sempre, sanno sempre tutto. Ciò accade da un mese.
Passerà presto è solo una novità .
-Mi fanno paura- dice la ragazza guardando avanti a se e vedendo la massa di fotografi.
un'onda di domande li travolge.
 
-Ti alleni Alison? Vuoi andare come militare in una spedizione?-

-Accetterà la proposta di entrare nell'esercito?-

-Ma lei e Hyde siete fidanzati?-

Gabriel si irrigidisce. Finora ha ignorato tutte le domande. Però si ferma e guarda un giornalista.
-Bella domanda. Io direi di si- e circonda Alison con un braccio. Lei ridacchia.
-Avrei dovuto saperlo prima io che la stampa- afferma lei poi salendo in macchina. Gabriel fa la stessa cosa e accende il motore.
-Il bacio sull'elicottero non ti è bastato?-

***

Cammina svelta. E' terribilmente in ritardo. Tutta colpa della sua macchina che quella mattina ha deciso di rompersi.
E per di più i suoi capelli quella mattina non volevano stare a posto per colpa del vento.
Il telefono le squilla lo prende e sta per cadere ma lo recupera in tempo.
Impreca e risponde.
"Pronto?!".
"Aria!" trilla Sophia al telefono.
"Sophia, non rompere. Devo essere al tirocinio tra cinque minuti e sono in ritardo. Non hai un ragazzo a cui rompere le scatole tu?"
"Oh, Harry è dai suoi zii ".
"Oggi è il mesiversario della morte di Melanie" ricorda Aria "Sophia, ci saranno tutti?"
"Si. Ho già chiamato tutti. Alle 17 davanti alla sua tomba. Peccato che James non c'è "
"Non vuole affrontare questa cosa. E' naturale, come avresti reagito tu? Se una persona che conosci da anni e che ami, muore sotto i tuoi occhi, come reagiresti? "
"Hai ragione" aggiunge Sophia "Però è un ragazzo difficile. Comunque a proposito di ragazzi. Ho saputo, anzi, letto quello che ha fatto Stewart".
"Oh, su Sophia" lagna Aria.
"Una figuraccia tremenda " continua Sophia "Comunque il matrimonio tra un mese giusto?"
"Sei tu che mi hai aiutato col matrimonio" sottolinea Aria. Infatti Sophia l'aveva aiutata in tutto.
L'amica ridacchia "Ok. Scherzavo. Comunque in bocca al lupo per il tirocinio,ora vado che ho l'esame di Turismo"
"Anche a te,ciao"
"Salutami Claire!"
 

***

"Ciao Jason:) Gli altri mi chiedono sempre di te, io rispondo sempre che sei triste per tornare in Inghilterra alle prese dei paparazzi e poi stanno zitti.
Manchi anche a me, sai?
Londra è bella, vienici a trovare.
Credo che non ti ho ancora aggiornato delle ultime novità .
-Stewart e Aria si sposeranno, ma questo lo sai. (Spero di vederti quel giorno).
-Claire e Aria stanno entrando nel campo della medicina.
-Sophia ha deciso di fare la guida turistica.
-Harry vuole andare all'università insieme a Stewart.
Ogni tanto ci vediamo tra di noi, anche se non siamo poi così uniti.
Per quanto riguarda me e Gabriel, ci hanno offerto di entrare nella squadriglia militare. Non sappiamo che fare, sinceramente.
Poi, i paparazzi rompono, eppure tanto.
Devo andare, Gabriel mi aspetta.
Fatti vivo amico.
Tua Alison (:".

 
Jason ride leggendo il messaggio della sua amica. Chiude la posta elettronica e prende la valigia.
Scende dal treno e sorride.
Finalmente a casa. Legge il cartello che recita :
 
"Welcome to London".

THE END.