4) Il maestro

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Il sogno di quella notte non turbò molto il ragazzo, che invece era pieno di energie e voleva diventare quel guerriero che ha sempre sognato.
Intanto suo padre era già ripartito per il palazzo lasciando una lettera al figlio:"Non sono potuto restare, sono necessario al comando del popolo, sii perseverante e tutto sarà chiaro..."
"Sicuramente più chiaro di questa lettera... ma non importa, devo andare nella sala magna"

Nell'aula magna c'era un uomo anziano e uno più giovane, una coppia strana: l'anziano era vestito con un kimono bianco un po logoro, seduto in equilibrio su una canna di bambù che sonnecchiava; mentre l'uomo, molto più giovane e attento, aveva un'armatura da Ronin che avrà di certo visto momenti migliori, il suo sguardo età fisso sulla porta d'ingresso come gli occhi di un falco, sembrava che aspettasse proprio l'arrivo del futuro re.

"Ti aspettavo, sesto erede", a parlare fu l'anziano, molto più sveglio di quanto dava a vedere, mentre l'uomo in armatura sembrava non prestarmi la minima attenzione.
"Mi hanno detto di recarmi nella sala magna, per incontrare una persona..."
"Sì ragazzo, ho mandato io a darti quel messaggio, non ho nulla da dirti di fondamentale che tu non sappia già, ma ci sarebbe un mare di cose che dovresti sapere, ma tutto a tempo debito... ora, prima è meglio che mi presenti: io sono Shalu Yong, il "primo maestro" di questa accademia delle altri marziali, ho 137 anni e conosco la storia della tua dinastia come le mie tasche, perché li ho visti nascere, crescere, allenarsi con me e... fino a tuo nonno... morire.
Mentre con me c'è... no presentati tu, avrete molto tempo per conoscervi bene voi due".

Con questa ultima affermazione l'uomo gli lanciò un'occhiataccia che gli fu rimandata indietro come una freccia che lo colpì in pieno petto.
"Maestro, io dovrei..."
"Sta' zitto, capirai presto la mia decisione, ho mai sbagliato io?"
"No maestro, avete ragione, perdonatemi...
Bene, ragazzo, io sono Amane, il primo allievo del maestro Shalu Yong, il suo più valoroso e fidato ninja Ronin e sarò il tuo maestro.
Sappi che, nonostante io sia secondo solo al maestro, tra il mio e il suo insegnamento c'è una voragine immensa, imparerai da me tutto ciò che so e che ho potuto apprendere dagli insegnamenti del maestro Yong, il mio insegnamento è molto più facile da seguire, anche io, prima di te, ho seguito gli insegnamenti del migliore, ai suoi tempi, prima del Maestro".
Le ultime parole furono pronunciate con un tono altezzoso, ne era fiero e questo lo si notava, ma il ragazzo vedeva che non c'era molta intesa tra loro due, come sarebbero potuti divenire amici?
"Quindi tu...", cominciò il ragazzo," mi insegnerai tutto ciò che sai?"... con un po di speranza nella voce e un po di titubanza, il ragazzo era allo stesso tempo felice e triste, come se avesse davanti il suo sapere e non sapeva se ne sarebbe stato all'altezza...

"Ragazzo, so cosa pensi, e ti dimostrerò che puoi.
Anche io avevo i tuoi stessi dubbi e ho scoperto che la strada è lunga e molto tortuosa, spesso avrei voluto arrendermi, ma non l'ho mai fatto,perché feci una scelta che sapevo di voler portare fino in fondo, nonostante le tentazioni."
"Beh... grazie, davvero, io ci tengo... sì, lo voglio fare!"
Questa volta era convinto, ci sarebbe riuscito, costi quel che costi... e aspettava solo gli insegnamenti del suo maestro.
"Bene, allora..."

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