5) L'alba di un nuovo giorno

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"DON DONN DONNNN"
Il suono del gong echeggiava nell'aria e svegliava animali, persone e il buon animo del sommo maestro Yong: quella era la sveglia al tempio Yong e per tutti gli abitanti della valle, dove erano sparse cinque case attorno a una piazza comune. Il tempio dove si era recato il ragazzo il giorno prima era la "casa neutra" dove i nuovi arrivati si stabiliscono per il tempo necessario a scoprire quale delle cinque virtù posseggono e poterli indirizzare a una delle case dove stanno tutti gli allievi.
"È l'alba! Sveglia, è ora di alzarsi!!"

Come un lampo, Amane entrò nella stanza del nuovo arrivato, spalancò le tende e lo chiamò:
"Buongiorno ragazzo, oggi inizia la tua prima parte di ''allenamento" qui da noi"

"Allenamento?!? Sì, andiamo andiamo!"

"No no no, non avere fretta, più tardi capirai a cosa si sottopongono i nuovi arrivati, sia chiaro, nulla di umiliante o leggero, dovrai sudare, poi il Sommo Maestro Yong ti spiegherà"

Con queste parole Amane lo accompagnò verso la sala dove mangiavano i residenti al palazzo, una sala ornata in stile orientale, con il parquet di legno e le pareti di tela che si aprono come porte e finestre, una stanza non molto grande, sufficiente a contenere venti o trenta persone; al centro vi era un tavolino e seduto a bere il suo te alle erbe c'era il Sommo Maestro che attendeva il mio arrivo.

"Caro ragazzo, ti aspettavo, prego, vieni a magiare con noi... vuoi un po di natto, zuppa di miso, uova, alghe, serviti pure, che avrai da intraprendere una prova molto difficile"

"La ringrazio, Sommo Maestro" e con un inchino rapido, il ragazzo di mise a mangiare insieme ad Amane, che intanto sembrava non essere più scontroso come il giorno prima...

A fine colazione, stranamente silenziosa e pacata, Amane chiama il ragazzo per condurlo alle sue prove:
"Maestro Amane, dove mi porti?"
"Considerando che il Sommo Maestro mi ha nominato tuo tutore e maestro, suppongo che sarò io a decidere di cosa dovrai sapere, come e quando, quindi... sappi che stiamo andando dove molte persone sono tornare indietro".
"Indietro? Cioè si sono arrese...?"
"C'è chi si e c'è chi no, alcuni si sono dovuti tirare indietro perché non possedevano i poteri di un elemento e una delle cinque virtù, altri proprio per la difficoltà"
"Non capisco"
"Capirai presto, figliolo".

Per tutto il viaggio non fu detto altro e l'impazienza continuava a crescere, "quali prove dovrò superare?", pensava il ragazzo... "se non ne fossi all'altezza?".
Camminrono per una buona mezz'ora ancora, finché a un certo punto Amane si bloccò davanti a lui: "bene ragazzo, ci siamo. Dietro questa porta ti attenderà una prova iniziale e poi altre quattro, per mezzo delle quali tu sarai destinato a una casa e a una certa vita.
Ora ti spiegherò come funziona: gli allievi di questa accademia si distinguono per cinque virtù: coraggio, lealtà, astuzia, perseveranza e giustizia; inoltre hanno anche delle capacità particolari con le quali dominano i quattro elementi: fuoco, acqua, terra e aria.
Per mezzo di queste prove si risveglierà in te il tuo elemento, mentre nella prova iniziale ti verrà data una pergamena per mezzo della quale, nelle prossime cinque settimane tu scoprirai la tua virtù... ora và, e non deludere l'occhio del maestro."

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