CAPITOLO 40

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ROSHELLE'S POV 

Canzone: The Scientist - Coldplay

Meno uno. 

Ventiquattro ore ci separano da quell'aereo che la porterà a più di seimila chilometri da me e voglio solo piangere. Non c'è davvero nient'altro che potrei fare ora, voglio sfogarmi prima che Gaia arrivi, fra un paio d'ore, per passare con me la sua ultima giornata in Italia. 

*

Mi sveglio nel bel mezzo della notte, Gaia non è qui. 

Scendo in cucina perché questa camera mi sta opprimendo: c'è il suo profumo nelle lenzuola, i suoi vestiti sono sulla sedia, le nostre foto appese alle pareti, e non posso più sopportarlo. 

"Non riesco a dormire." 

"Nemmeno io." 

Non diciamo altro, ma il silenzio non è più imbarazzante per noi. In questo momento nessuna di noi due ha più nulla da dire e, sinceramente, non c'è davvero niente da aggiungere a tutte le parole che hanno riempito le giornate precedenti. Non abbiamo bisogno di dirci che ci amiamo dopo che ce lo siamo ripetuto centinaia di volte, dopo avere scritto milioni di messaggi solo perché credevamo che magari ci avrebbe fatto bene, sul momento, sentirci amate. Ma la verità è tutt'altra: ci fa solo stare peggio sapere che ci amiamo. Tutto sarebbe più facile se non provassimo questi sentimenti l'una per l'altra, sarebbe così semplice salutarci sapendo che non feriremmo l'altra e noi stesse. C'è una citazione che amo che dice "Quanto sono fortunato ad avere qualcosa che rende così difficile dire addio", ma sinceramente non credo proprio di sentirmi fortunata ora. Affezionarsi così tanto a qualcuno ha fin troppi lati negativi. L'amore ha troppi lati negativi. Spesso, da quando io e Gaia siamo tornate insieme, mi sono chiesta perché la nostra relazione sia così difficile, ma non sono riuscita a trovare una risposta plausibile. All'inizio ho pensato che magari non siamo fatte per stare insieme, magari stiamo sbagliando tutto, ma è ridicolo anche solo pensarlo. Poi ho pensato che magari non ce la stiamo mettendo tutta in questa relazione, forse non le diamo abbastanza importanza, ma queste motivazioni sono una più ridicola dell'altra. Alla fine, credo che la risposta sia molto più semplice, e quella risposta è la vita. La vita ci mette continuamente davanti un sacco di ostacoli e forse è questo il prezzo da pagare per la felicità. Che frase fatta. Forse è il karma che mi ripaga per ciò che ho sbagliato nella mia vita, ma non so nemmeno io se ci credo davvero. 

Gaia e mia mamma si stanno abbracciando e mia madre piange: mi fa male vederla così, ma almeno questo è un segno che apprezza davvero la mia ragazza, anche se è appunto una ragazza. 

Le guardo salutarsi e mi vengono in mente tutte le cose sono cambiate in così poco tempo: ho trascorso un anno negli Stati Uniti, mi sono messa con Gaia, ci siamo lasciate e rimesse insieme, sono arrivata in finale a XFactor, ho fatto uscire un singolo che è stato primo in classifica per settimane... Eppure queste cose, sebbene così fantastiche, non hanno alcuna importanza ora. È triste avere così tante ragioni per essere felici e non riuscire ad esserlo perché un'unica cosa non sta andando come vorremmo. 

"Rosh, dobbiamo andare." 

"Certo, andiamo." 

Saluto mia madre con un piccolo cenno della mano, ma lei mi viene incontro e mi abbraccia. 

"Sii forte." Mi sussurra all'orecchio. 

Annuisco ed esco senza riuscire a dire neanche una parola. 

Best Mistake: Roshaia (SOSPESA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora