Roller Skaters

Capitolo 12

[TAEHYUNG POV]

Percepivo un dolore persistente alla testa, un piccolo tremolio al livello delle gambe e un forte pulsare alle tempie.

Non riuscivo a sfocare bene l'ambiente intorno a me, ma dal colore dei muri, ovvero di un giallo pallido, capii che quella non era la mia stanza, tantomeno casa mia.

In quel momento ero troppo intontito per poter formulare qualsiasi tipo di pensiero, e la sagoma scura davanti a me sembrava soltanto una delle tante ombre presenti tra quelle quattro mura.

"..Taehyung"

I suoni arrivavano ovattati, ma nonostante questo ero riuscito comunque ad udire il mio nome.

"Taehyung.."

Strizzavo gli occhi ripetutamente, quasi mi aiutasse a delineare meglio i lineamenti offuscati della persona davanti a me: vedevo soltanto che era molto, davvero molto vicino, quindi era sicuramente qualcuno che mi conosceva.

Poi, rimanendo alcuni istanti a riflettere, pensai ad una possibile teoria; tutto quello che era successo, dal momento in cui Jimin mi aveva impedito di uscire fino a quando Jungkook era entrato in casa mia, era soltanto un sogno e di conseguenza il ragazzo davanti a me era proprio Jungkook.

"Amore..."

Esordii con un filo di voce, notando che la vista stava tornando graduatamente.

Strinsi la mano sul suo braccio, per poi tirarlo verso di me e soffermarmi sulla sensazione creata dal suo fiato che si infrangeva sul mio viso.

-Appariva un po' rigido, ma forse era soltanto una mia impressione-.

Più passavano i minuti, più sentivo il mio corpo acquistare maggiore forza, i pensieri erano nuovamente lucidi e le immagini intorno a me nitide.

Chiusi gli occhi per alcuni istanti, prima di soffermarmi nuovamente sui lineamenti dolci di Jungkook e sui suoi...capelli verdi?!

"Hai finito di spupazzarmi?!"

Rilasciai un piccolo urlo dallo spavento e mi scostai rapidamente dal proprietario di quella voce, accorgendomi che insieme a lui c'era anche un Jimin visibilmente preoccupato.

"Che cosa-"

Jimin mi intimò di fermarmi, e seguii il suo consiglio.

Nello stesso momento l'altro ragazzo, che si chiamava Yoongi -sempre se non ricordavo male-, si schiarì varie volte la voce, per poi rivolgermi l'attenzione.

"Ora ti spieghiamo tutto, non traumatizzarti e non metterti a piangere come ha fatto questo vampiretto sensibile...quando l'ho medicato piangeva e mugugnava ogni volta che gli sfioravo le ferite-"

"Stai zitto! Io non ho pianto!"

Jimin, in sua difesa, diede una piccola sberla sul braccio di Yoongi, facendolo ridere ancora più forte.

-Non capivo come facevano ad ironizzare così tanto questa situazione, e non capivo nemmeno perchè apparivano così 'intimi'-.

Inarcai un sopracciglio quando i due iniziarono una sorta di lotta, ovvero tirarsi i capelli e farsi il solletico, apparendo totalmente disinteressati alla mia presenza.

"Volete spiegarmi cosa sta succedendo?"

Yoongi mi rivolse uno sguardo strano, quasi offeso dal fatto che li avessi interrotti, e si leccò il labbro inferiore.

"Stavo dicendo, Jimin mi ha raccontato che Jungkook gli ha fatto del male e che voleva farne anche a te, poi ha detto di essere svenuto..."

Si soffermò per qualche istante sulle proprie dita, ora intente a torturarsi.