Roller Skaters

Capitolo 13

[TAEHYUNG POV]

Mi ero risvegliato in un ambiente sconosciuto, e non sapevo nemmeno perché quella circostanza mi sembrava così famigliare.

Forse perchè, rivalutando la stanza intorno a me, ero nello stesso punto in cui mi ero ritrovato -sicuramente- qualche ora prima, quando Yoongi e Jimin avevano deciso di cercare Jungkook.

Avevo camminato tanto in quel bosco, spaventandomi a morte per qualsiasi minimo rumore, ed ora ero di nuovo al punto di partenza.

Ironia della sorte, vero?

Strizzai gli occhi per l'ennesima volta, mentre cercavo di sfocare qualsiasi minuscolo particolare del tavolino davanti al divano del salotto.

Avrei tanto voluto venire a casa di Jungkook con altre intenzioni, magari per guardare un film e coccolarsi, oppure per fare l'amore fino allo sfinimento, ma non ero ancora riuscito in nessuno di questi intenti.

O quasi.

Se Yoongi non fosse entrato nella stanza di Jungkook, perlopiù mentre gli stavo facendo qualcosa di altamente perfetto e scandaloso, tutto questo, magari, non sarebbe mai successo.

O forse sì.

Jimin mi aveva raccontato di una profezia che affermava che un licantropo dissimile, quindi come Jungkook, secondo la sua specie, avrebbe incontrato un umano e che, dopo aver assunto la forma completa, avrebbe cominciato ad odiare qualsiasi essere vivente di questo pianeta.

Certo, tutta questa situazione era ancora più strana di quanto mi immaginassi, ma dopotutto non dovevo più sorprendermi di nulla, giusto?

Imprecai internamente, realizzando subito dopo cosa mi era successo prima di svenire: Avevo visto Jungkook, dopo di che, forse per lo spavento, avevo perso i sensi.

Ma ora, rivalutando il tutto, perchè mi trovavo proprio nella casa di Jungkook e Yoongi?

Era assurdo, quale grande malvagio porterebbe la sua preda nel posto più scontato di tutti?

Accennai un piccolo sorriso ironico, senza dare importanza al fatto che stavo parlando e facendo espressioni contorte nonostante ero da solo.

"Ma è ovvio, Jungkook è un perfetto idiota, é palese che mi porterebbe proprio a casa sua, nel posto più prevedibile al mondo"

Non sapevo se disperarmi per il fatto di essere stremato e privo di energie, oppure pensando a quanto fosse stupido il mio -sempre se potevo chiamarlo ancora così- ragazzo.

Un piccolo rumore mi fece sussultare, e voltandomi verso la fonte di quest'ultimo, senza spaventarmi troppo, vidi Jungkook seduto su una sedia.

-Da quanto tempo si trovava lì? E perchè non me n'ero accorto prima?-

La sua espressione era qualcosa di maniacale, ma nonostante questo cercavo di tenere un certo autocontrollo.

"Finalmente ti sei svegliato"

Persino la sua voce pareva diversa, era sbiascicata e cupa, di una nota più bassa rispetto al solito.

"Jungkook..."

"Sssh"

Mi zittì con un ulteriore espressione sadica, per poi alzarsi e avvinarsi a me con un andamento lento, necessario per farmi provare un brivido di terrore lungo la schiena.

-Continuavo a non capire come fosse possibile che la persona che adoravo di più al mondo, ora, fosse quella che mi recava più paura in assoluto-.