Capitolo 6

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Capitolo 6

Trey si scostò un poco, spaventato, più vicino alla testata del letto.

<< Come è entrato qui? >> sussurrò, continuando a guardare con una sorta di timore e terrore la creatura.

<< Stai calmo >> lo istruì, acquattandomi.

Allungai cautamente una mano, verso il lupetto, ma questo prese a ringhiare, mostrando i denti.

Aveva il pelo scuro, tendente al rosso sulle orecchie e il muso.

Si poneva in posizione d'attacco, scrutando noi e la stanza.

Mi protesi ancora di più verso il piccolo cucciolo.

Questo rizzò il pelo, continuando a emettere un basso latrato.

Dovevo cercare di calmarlo, se qualcuno lo avesse sentito e fosse salito a controllare sarebbe stata la fine.

<< Amira, cosa stai facendo? >> domandò il ragazzo, senza riuscire ben a mascherare la sua paura.

<< Non agitarti, non vuole farti del male. >> gli assicurai, cercando di raggiungere il muso del cucciolo.

Come accidenti era riuscito a uscire dalla stanza?

L'anima del canide aveva completamente preso il sopravvento sul bambino, tanto che questo non pareva in grado di riconoscermi.

Neppure lui però sembrava sapere bene come agire. Era guardingo, pronto ad affrontarci, ma pareva quasi indeciso sul da farsi. Come se stesse avendo una lotta interiore.

Dovevo farlo tornare in forma umana.

<< allontanati, non sembra amichevole. >> mi intimò.

<< Non è come sembra, sta cercando... >>

Solo allora notai le narici dilatate e il modo in cui lo sguardo saettava verso il carrello contenente il pasto, non ancora toccato.

Mi si strinse il cuore. Quanto doveva essere stata la fame, per farlo trasformare, attivando il suo istinto?

Ero una pessima mamma, mi rimproverai, sapevo quanto odiasse quel tipo di trasformazioni.

<< Come se stesse cercando cosa? >> mi imbecco Trey.

<< Da mangiare, ha fame. >> dissi, << riesci a raggiungere qualcosa, senza fare movimenti bruschi? >> gli chiesi, senza però girarmi nella sua direzione.

Per quanto sapessi che Haru non era un reale pericolo, non potevo comunque permettermi il lusso di dargli le spalle, al momento.

<< Credo di sì, ma non sarebbe preferibile chiamare aiuto? >> mi domandò, intanto che lo sentivo muoversi, verso il piatto più vicino.

Con una gamba immobilizzata non doveva essere semplice.

<< No, assolutamente, lo ucciderebbero. >> sentenziai.

Il lupo parve capire le mie parole e agitarsi maggiormente.

<< Va tutto bene, Haru. Calma, nessuno ti farà del male. >> presi a dirgli, nel tempo in cui lentamente mi avvicinavo a lui, strisciando le ginocchia sul pavimento.

L'animale cominciò ad annusare l'aria, forse iniziando a realizzare che il mio e il suo odore erano uguali.

Mi feci coraggio e tornai ad allungare verso di lui una mano. Questo adesso non lasciava più vagare il suo sguardo nella stanza, ma concentrava i suoi occhi gialli su di me.

Amira - A fated relation- [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora