<A me quel tizio non piace.> Dylan sta guidando verso casa dopo aver accompagnato Shawn in comunità e aver preso Clarissa al nido.
<A te non piace mai nessuno. E poi cosa erano tutti quei baci?>
<Ho marcato il territorio.> Si mette gli occhiali da sole in testa e parcheggia l'auto nel garage di casa nostra.
<Papà a volte è scemo. Vero amore?><Ascolta Aly, a parte gli scherzi. A me quel ragazzo non piace.>
<Da stamattina hai ripetuto questa frase milioni di volte.>
<Devi stargli lontano.> Sputa acido mentre accende il computer per lavorare.
<È sotto la mia responsabilità, Dylan. Non puoi obbligarmi a fare una cosa del genere.>Quando assume questo attegiamento non lo sopporto! Non puoi vietarmi di vedere Shawn solo perché a lui non sta a genio. Allucinante. È un mio paziente e come tale devo occuparmi di lui.
Io non gli vieto mai niente, ormai non siamo più due ragazzini, siamo marito e moglie e abbiamo una bambina. Essere genitori non è una cosa da poco.
Vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua ma il frigo è aperto.<Quando apri il frigo abbia la decenza di chiuderlo, grazie!> urlo acida per farmi sentire.
<Non ho aperto un bel niente.> Ribatte dall'altra stanza.
<E scommetto che il liquore l'ha preso Clarissa!> La credenza è in disordine e manca una bottiglia. Entra in cucina con le mani sui fianchi guardandomi perplessa. <Cosa ho preso io?> Gli indico il mobile e lui, perplesso, si gira.<Non apro la credenza da una vita. Lo sai che i liquori li tengo solo per gli ospiti. C'è qualcosa che non va.>
Corre in salotto e armeggia con il computer, impreca e sbatte i pugni sul tavolo. Si agita e si passa le mani nei capelli.
<La telecamera non si vede cazzo!>
<Sai che novità.>
<No Alyssa! Adesso non si vede. Non la registrazione. Qualcosa sta facendo intermittenza ora.> Carica la pistola e lancia una sedia a terra, mi chiede di stare ferma qui ma non lo ascolto, di sopra c'è la bambina e devo andarla a prendere.
Sale le scale due a due e lo seguo correndo pe stargli dietro.
<Cazzo aspettami qui.> Sto tremando e lui è in preda all'ira, è rosso in volto e potrebbe fare qualche cazzata.La bambina inizia a piangere e aumentiamo il passo. La porta della camera da letto è chiusa e la bambina non si sente più, ha smesso di piangere. Mi sento sollevata.
Dylan apre la porta e corro subito verso la culla. Urlo, urlo forte. Mi aggrappo a Dylan e credo di avergli fatto male. Piango e non riesco a capire come sia successo, mi maledico e vorrei morire.
Un rumore ci distrae e usciamo di nuovo in corridoio, la porta del bagno adesso è aperta. Dylan è fuori di sé.
<Cristo!>
Scendo in salotto e la porta finestra è spalancata. Corro a piedi nudi sull'erba morbida e fresca in cerca della mia bambina, ha due anni e non può essere sparita da sola, c'è qualcuno dietro. Non capisco. Non riesco a collegare. La mia mente non ragione. Non sono lucida.Corro ancora e i miei piedi toccano la ghiaia, mi faccio male, ma continuo a correre, ho il cuore impazzito e la gola mi brucia.
Qualcuno grida, mi da fastidio, ma quel qualcuno sono io, quasi non ho più voce.
Arrivo sulla strada sudata e senza fiato, i piedi sono indolenziti e sanguinano.Chiamo la mia bambina ma nessuno risponde, urlo invano, nessuno mi sente.
Chi ha potuto fare una cosa del genere?
Mi accascio a terra e prendo a pugni l'asfalto, sono una nullità. Non valgo nulla né come madre né come donna. Mi faccio schifo.Continuo a chiamare Clarissa.
I passanti mi guardano perplessi, alcuni ridono, altri mi urlano 'torna a casa stracciona'.<Rivoglio mia figlia! Ridatemi mia figlia!> Urlo ancora con tutto il fiato che ho in corpo, delle braccia mi sollevano e inizio a colpire.
<Lasciami! Rivoglio la mia bambina!>
Ma non mi lascia, non vedo dove andiamo, ho gli occhi appannati dalle lacrime.
<Chi cazzo ha preso mia figlia!> Continuo a prendere a pugni quella figura, credo sia Dylan, riconosco l'odore.
Mi aggrappo al collo e lo abbraccio, lo stringo, gli ficco le unghia nella pelle fino a fargli uscire il sangue.<Ti prego, dimmi che l'hai trovata.> Piange, mi abbraccia e soffoca un urlo sul mio collo. Capisco che è un no. Non l'ha trovata. Cosa vogliono da una bambina indifesa? I bambini sono innocenti, non hanno colpe, non possono difendersi. Resto immobile tra le sue braccia, non piango, non respiro, non parlo.
Vorrei solo morire.
Ciao a tutti ☺ scusatemi se il capitolo è un po' corto ma ho avuto poco tempo ed è già tanto che ho aggiornato. Apprezzate lo sforzo ahAh.
Vi aspettavate questo colpo di scena?
Chi avrà rapito Clarissa?
Alla prossima 💋
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Adrenalina 2
RomanceSequel di 'ADRENALINA'. Prima di iniziare a leggere questa storia, consiglio la lettura del primo libro. Segreti, delusioni e nuove sfide. Dylan e Alyssa riusciranno a mantenere in piedi il loro matrimonio? Riusciranno ad uscirne intatti anche que...