Leggete la nota a fine capitolo e commentate. ❤
Dylan Povs.
Nella stanza si sentono solo i nostri battiti e i nostri respiri irregolari. Il pianto della bambina arriva ovattato e lontano e, sentirla dopo una settimana, mi fa sperare tanto.
Se quel figlio di puttana le ha fatto del male giuro sul bene che voglio alla mia famiglia che lo ammazzo a mani nude, senza bisogno della pistola.
Il pianto non cessa, continua e continua e questa cosa mi preoccupa. Le mani mi iniziano a sudare e Alyssa trema e piange. Mi maledico per non essermi accorto prima che qualcosa non andava.
Il pianto ripete, uguale e identico come all'inizio. Non capisco, qualcosa non va, maledizione!
Un suono sordo proviene dal piano di sopra e copre per un istante il pianto incessante.
<Shawn ti prego non farla salire.>
<Va bene.> La guardo e corro su per le scale con la pistola ben salda nella mano destra. Il corridoio è lungo e ci sono ben sei porte. Mi metto in ascolto per cercare di capire dove possa essere mia figlia. Penultima porta sulla sinistra.Cerco di camminare il più velocemente possibile ma senza fare rumore, è un'impresa, cazzo. Sono un fascio di nervi.
Arrivo davanti alla porta e poggio la mano sulla maniglia fredda, abbassandola lentamente. Spero, prego e nello stesso tempo impreco.
Spalanco la porta.
Cazzo.
No.
Ho fallito di nuovo.Un uomo supino su un letto è ricoperto di sangue, ha la faccia tumefatta, irriconoscibile. Sul comodino un registratore che riproduce il pianto di mia figlia all'infinito.
<Cazzo!> Urlo prendendo a pugni lo specchio. Il sangue schizza sulla parete e delle schegge di vetro restano cinficcate nelle mie nocche.
<Dylan.> Alyssa e Shawn sono sull'uscio, il suo sguardo è perso, cade in ginocchio urlando e piangendo. Sbatte le mani sul pavimento e i capelli neri le ricoprono il viso. Mi avvicino e la stringo contro il mio petto, singhiozza e la mia maglia si impregna delle sue lacrime. In questo momento non so come tranquillizzarla, sono un vegetale anch'io.
<Non è....> sussurra tra un singhiozzo e l'altro.
<Cosa piccola?> Le accarezzo i capelli.
<Martin. Quello non è Martin.><Vicino al morto c'era questo.> Shawn l'ha preso con un fazzoletto perché è intriso di sangue. Un bigliettino.
'Il passato non passa mai.'
Mi alzo dal pavimento portando con me Alyssa, che mi stringe sempre più forte.
<Dylan cosa vuol dire?> Le sue guance sono rigate dalle lacrime che hanno fatto colare il trucco che aveva sugli occhi. Con il pollice cerco di pulirla alla meglio. <Non lo so piccola. La troveremo.>Non può essere andato lontano, ha avuto il tempo di far partire la registrazione con il pianto e non ho sentito rumore di auto. Questo vuol dire che è a piedi, non può scapparmi.
<Tienila d'occhio.> Esco in corridoio e mi guardo attorno, non può essere sceso giù altrimenti lo avremmo visto, deve esserci qualche altro modo per uscire da questa casa.Tasto il muro con i palmi delle mani ma è un buco nell'acqua, poi qualcosa sopra la mia testa attira la mia attenzione. È semiaperta e a causa del vento cigola, un bastone è per terra e credo serva per tirare giù la scala.
Come immaginavo, una scala marrone e malandata mi si para davanti, la salgo velocemente trovandomi in una soffitta sporca e piena di polvere. Teli bianchi coprono alcuni mobili datati e anch'essi impolverati. Una sedia a dondolo si muove lentamente come se qualcuno si fosse appena alzato, mi avvicino e la tocco, come immaginavo è ancora calda.
È quello cos'è? Mi piego sulle ginocchia, sporcandomi i pantaloni, e raccolgo l'oggetto sotto la sedia.
Un ciuccio rosa.
Il cuccio della mia bambina.
Sopra c'è il suo nome. Calrissa.Una finestra è spalancata e le tende svolazzano a causa del vento forte che soffia. Questa è l'unica via di uscita alternativa.
Mi affaccio chiudendo leggermente gli occhi, il vento pizzica sulla mia pelle e mi scompiglia i capelli. Mi siedo sul davanzale e cammino sul cornicione che si affaccia sull'entrata principale. Parecchi metri mi separano dal suolo.
Cammino lentamente verso il lato opposto, lo spazio si riduce parecchio man mano che avanzo. Una scala a pioli intralcia il mio percorso e una scarpetta è impigliata su un gradino.
<Cristo.> Scendo velocemente ma non c'è anima viva. Il cuore minaccia di uscirmi fuori dal petto tanto che batte all'impazzata.
Non può essere andato molto lontano. Se stesse correndo lo vedrei senza ombra di dubbio, non ci sono alberi nel raggio di chilometri, non può essersi nascosto, non c'è un'altra casa, nulla.
Sento che così rischio di impazzire, non ci capisco nulla, non sono nelle condizioni per pensare lucidamente.
Giro su me stesso memorizzando ogni singolo dettaglio di quel luogo, fotografo con la mente tutto ciò che mi circonda. Dove si nasconderebbe un uomo nel bel mezzo del nulla?
Da nessuna parte. Semplice.Spalanco la porta principale precipitandomi di nuovo in casa.
Sapeva che tutti e tre eravamo al piano superiore ed è rientrato in casa per depistarci.
Questa è la mia teoria folle, ma in fin dei conti stiamo parlando di un uomo con problemi psichici.La maggior parte delle case americane hanno uno scantinato, posto perfetto per nascondersi. Spalanco tutte le porte e finalmente trovo quella che cercavo.
È come giocare ad un gioco senza regole, o per lo meno ad un gioco il quale le regole ci sono, ma tocca a te scoprirle.Questo posto puzza in una maniera indescrivibile, con la manica della maglia copro la bocca. L'aria è irrespirabile, pesante e puzza di morto in putrefazione.
Il buio è di un nero deprimente. Caccio il telefono dalla tasca e accendo la torcia, ma non appena la fisso in un punto ben preciso sobbalzo, salto praticamente dal suolo indietreggiando.
La nausea invade il mio corpo e il vomito minaccia di uscire come un fiume dopo una settimana di pioggia.
Cosa avrà visto mai Dylan?
Riuscirà a trovare la sua bambina?
E quale sarà mai il nome del cadavere sul letto?Alla prossima 💋
STAI LEGGENDO
Adrenalina 2
RomanceSequel di 'ADRENALINA'. Prima di iniziare a leggere questa storia, consiglio la lettura del primo libro. Segreti, delusioni e nuove sfide. Dylan e Alyssa riusciranno a mantenere in piedi il loro matrimonio? Riusciranno ad uscirne intatti anche que...