Untitled Part 3

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Luca si alzo alle 9, cosa insolita per lui, era euforico, forse aveva troppe aspettative, ma in quel momento non voleva pensarci. Fece colazione, entrò in doccia inizio a prepararsi per l'incontro con Marco diede maggiore attenzione a ciò che avrebbe indossato niente jeans rotti, mise una camicia sportiva a quadri, scarpe "normali" marrone chiaro, mise il suo profumo preferito, (quello porta fortuna) cercò di sistemare i capelli ribelli che gli ricadevano sugli occhi, ma lì niente da fare, avevano vita propria. Mise un giubbotto, in pelle ed aspettò che lui chiamasse.

Marco si era svegliato presto, aveva controllato alcuni documenti fatto colazione, si era, ripetuto cento volte che, doveva essere matto, a uscire con Luca che era solo un ragazzo. Il fatto era che lui ora lo vedeva con occhi diversi, d'altronde aveva la responsabilità del pub dei suoi dipendenti, viveva da solo si gestiva la vita come credeva insomma un adulto e che adulto.. con quelle spalle, quei jeans stretti che fasciavano quel corpo. Come avrebbe voluto averlo li, con lui, mentre faceva la doccia, pensiero pericoloso lo scacciò per evitare inconvenienti reazioni. Andò nell'armadio per decidere cosa mettere, vediamo jeans marrone chiaro, camicia nocciola, scarpe e giubbotto marrone scuro, mise un po' di profumo e inizio a vestirsi, si guardo allo specchio e pensò "ma, cosa sto facendo mi preoccupo del mio aspetto per Luca ", ma ancora, non voleva analizzare fino in fondo ciò che provava aveva paura di scoprirlo.

Alle 9 e 20 usci di casa prese la macchina e parti verso il pub. Forse era un po' in anticipo, oppure no, il traffico lo avrebbe aiutato, d'altronde non poteva arrivare da lui toppo presto, gli avrebbe dato l'impressione, che non vedeva l'ora d'incontrarlo, il che era vero, ma non lo avrebbe mai ammesso.

Alle dieci meno cinque minuti Luca, senti ,squillare il telefono. Era Marco.

<<Ciao Luca, sei pronto? Ti aspetto qui di fronte al pub>>.

<<Ok arrivo al volo>> rispose Luca e chiuse la telefonata. "Che coglione" pensò "dovevo proprio dire arrivo al volo, tanto valeva che dicessi amore aspettami, speriamo che Marco non abbia colto la mia voglia di corrergli in contro".

Uscì dal portone attraversò la strada e salì in macchina.

<<Ciao Marco dove andiamo?>>.

<< Speravo me lo dicessi tu, vedi avrei bisogno di oggetti d'arredo, particolari tu hai qualche idea?>> .

<<Sì. Conosco alcuni negozi di designer, la tua casa ha bisogno di colore >>

<<Basta che non mi proponi i colori dell'arcobaleno, sai tipo la bandiera, non è il mio genere.>>

<<Immaginavo, beh non e nemmeno il mio, comunque possiamo andare da un mio amico che ha delle cose interessanti >>. Cosi dicendo gli indico la strada.

Durante il tragitto squillò il cellulare di Luca, era sua madre.

<<Ciao Luca amore ti disturbo?>>.

<<No mamma che c'è?>>

<<Sai, pensavo di invitarti domani a pranzo. Giulio lo chiederà anche a Marco cosi possiamo passare un paio d'ore insieme. Non ci vediamo quasi mai.>>

<<D'accordo mamma, ora ti devo lasciare sono impegnato>> non gli andava di farle sapere che era con Marco.

<< Ciao, amore allora a domani.>>

<<Ciao mamma.>>

<<La mamma ci ha invitato a pranzo domani ti chiamerà tuo padre per dirtelo. Ci sarai?>> chiese a Marco che nel frattempo si era fermato, a un semaforo.

LUCA E MARCO Una storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora