Untitled Part 11

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Qualche giorno dopo in tarda mattinata, Marco rispose al cellulare, era suo padre.

<<Marco>>

<<Ciao papa come stai?>>

<< Ora bene Marco, vedi Gianna ed io abbiamo avuto un tamponamento, siamo al pronto soccorso ma non è niente di grave, non spaventarti!>>

<<Papà, in quale ospedale, vi trovate? Come state! Arrivo subito!>>

<<Marco, va tutto bene veramente. Ho provato a chiamare anche Luca ma il cellulare deve essere spento. Puoi, provare a contattarlo, anche tu?>>

<<Ci proverò >>

Provò a chiamare anche lui più volte ma il messaggi vocali che ripetevano che il cellulare poteva essere spento lo irritarono . Arrivo in ospedale alle tredici , il padre visibilmente, scosso stava seduto in sala d'attesa, aveva la spalla dolorante ma per il resto stava bene.

<<Papà come stai? Gianna?>>

<<Bene Marco, stai tranquillo, anche Gianna ha soltanto un taglietto sulla tempia non hanno nemmeno usato i punti e una frattura al braccio, ora è andata dall'ortopedico perché le ingesseranno il braccio. Luca?>>

<<Ho provato a chiamarlo ma non risponde, proverò ancora, ora se tutto va bene vi accompagno a casa e dopo cercherò Luca>>

Circa un ora dopo Marco accompagnò Gianna e suo padre a casa. Stavano bene ma Gianna ora era preoccupata per Luca che ,continuava a non rispondeva. Era il giorno di chiusura del pub avevano chiamato più volte al fisso di casa, ma anche a quello Luca non rispondeva doveva essere fuori.

<<Gianna dove potrebbe essere che cosa fa di solito il giorno libero?>>

<<Beh! Alcune volte va al mare ....>>non finì la frase. Certo perché non ci aveva pensato prima. Luca gli aveva detto, che il mare lo calmava e andava li quando doveva pensare.

<<Ho capito, dove potrebbe essere. Voi state bene?>>

<<Si non preoccuparti, c'è anche Maria in casa se avessimo bisogno di qualcosa>>

<<Bene allora vado>>

Prese la macchina, si diresse verso il mare. Era in ansia, perché cavolo non teneva il cellulare acceso. Aveva ormai raggiunto il posto, vide sulla strada la moto di Luca. Parcheggio la macchina accanto alla moto scese, cercò di guardare verso il mare. Seduto, sopra uno scoglio vide Luca intento a disegnare qualcosa. Sullo sfondo il mare gli faceva da cornice. Marco si avvicinò lentamente, quasi temesse, potesse scomparire. Luca non si accorse di lui. Quella mattina, aveva preso il blocco da disegno ed era arrivato fino al mare aveva bisogno di pensare di trovare delle risposte alle tante domande che ora si poneva. Perché Marco era arrabbiato con lui? "Io si ho tutto il diritto di esserlo ma lui no" perché? Che cosa era successo? La rabbia finora non gli aveva fatto notare questo particolare.

<<Luca!>>

Sentì, chiamare il suo nome, per un attimo pensò fosse la sua immaginazione, alzò la testa,stupito, davanti a se vide Marco.

<<Che ci fai tu qui?>> chiese Luca quasi in tono d'accusa.

<<Se tu tenessi il cellulare acceso, non sarei dovuto venire fino qui a cercarti>>

<<Perché ti sei scomodato!>> poi un pensiero fulmineo<< Mia madre?>>

<<Luca, stai tranquillo, tua madre sta bene, ma insieme a mio padre hanno avuto un tamponamento. Sono stati al pronto soccorso ma ora stanno a casa, tua madre ha una frattura al braccio e una contusione alla testa ma niente di che, mio padre ha una spalla dolorante ma non ha riportato nessun trauma>>.

LUCA E MARCO Una storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora