Marco arrivò a casa quasi in trance, si butto sul divano, cercò di capire, di dare delle risposte alle emozioni che provava. Tutto era nuovo per lui. La sua vita, fino a quel momento era stata povera. Povera di sentimenti, di esperienze, di rischi.
Aveva capito di essere gay a 18 anni. Era sempre stato un bel ragazzo e le ragazze lo corteggiavano, ma lui non aveva mai sentito interesse per loro. Aveva anche provato ad avere dei rapporti, ma non si era mai sentito coinvolto o attratto. Attrazione che invece provava per i ragazzi, ma tutto si limitava, al'attrazione sessuale.
Aveva comunque preferito buttarsi a capofitto negli studi. A venti anni aveva detto ai suoi genitori di essere gay, solo perché voleva essere chiaro con loro, ma aveva anche aggiunto di non preoccuparsi, perché nella sua vita non ci sarebbe stato spazio per futuri fidanzati. Era stato con alcuni ragazzi ma era sempre scappato, subito dopo il rapporto sessuale. Teneva alla larga quelli che volevano qualcosa in più.
Ora tutto era cambiato, improvvisamente si era reso conto di quanto fosse solo. Si guardò attorno, pensò che la sua vita, come la sua casa era senza calore.
Aveva scelto di studiare diritto internazionale perciò era stato in molti Paesi, ma non aveva mai goduto neppure dei posti che lo ospitavano. Sentiva che doveva cambiare, anche il suo lavoro non gli sembrava poi così importante. Improvvisamente, sentiva il bisogno di condividere, le sue emozioni con qualcuno, o per meglio dire con Luca. "Luca, " il suo pensiero lo riempiva di emozione, il suo sorriso, la sua allegria, il suo modo di vivere, senza parlare del suo corpo, persino i tatuaggi che ricoprivano parti del suo corpo, gli piacevano."Oh! Dio!" Che cosa erano queste sensazioni che provava, perché proprio per Luca. Quella sera era stato incredibile sentiva ancora la sua bocca sul suo corpo. Oh celo! Lo desiderava il suo corpo lo voleva ancora. La ragione gli diceva che era sbagliato pensare ad una storia con lui così giovane, così diverso e sopratutto era il figlio della compagna di suo padre, ma ogni cellula del suo corpo lo voleva. Non era preparato a tutto ciò, non riusciva a tenere sottocontrollo il desiderio, la voglia di stare con lui. In fatto di sentimenti era come un adolescente alla sua prima cotta. Allora, perché non provare a lasciarsi andare? Non sapeva dare un nome, ai sentimenti che provava per Luca, forse era soltanto una forte attrazione e magari tra un paio di mesi tutto sarebbe finito. Non sapeva cosa fare, lui che aveva sempre tutto sotto controllo, non sapeva come gestire quest'ondata di emozioni, ma aveva 30 anni e per la prima volta nella sua vita voleva seguire le sue emozioni e non la ragione.
Luca, era rimasto a guardare la porta che si era, richiusa dietro Marco. "che cazzo è successo", avevano fatto l'amore ed era stato bellissimo, sentiva ancora il profumo della sua pelle. Poi si era rivestito ed era corso via senza dare una spiegazione. Avrebbe voluto chiamarlo subito, ma sapeva che Marco aveva bisogno di tempo e lui voleva lasciarglielo. Ripensò, a quando fecero l'amore, Cazzo, forse non gli era piaciuto o forse era stato troppo per lui . E adesso? Non poteva stare lì ,ad aspettare la sua telefonata, che forse, quella sera non sarebbe neppure arrivata. Andò in bagno, si fece la doccia, si vestì e andò al pub.
Quando lo videro entrare i suoi dipendenti lo presero in giro.
<<Alla buon ora capo! Com'è andato il tuo appuntamento?>> chiese Fabio suo amico e vice.
<< Ti ho già detto che non era un appuntamento vero e proprio.>>
<<Sì ma com'è andato>>chiese con insistenza, Fabio.
<<Bene>> disse laconicamente Luca.
<<Solo bene, niente particolari?>>
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LUCA E MARCO Una storia d'amore
RomanceLuca ha 23 anni è gay ed ha un pub, ama dipingere, ha avuto alcune storie ma niente di importante, è simpatico e bello. Marco ha 30 anni è avvocato civilista, non ama la vita mondana ed è sposato al suo lavoro. L'incontro con Luca cambierà la sua vi...