Untitled Part 9

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Alex era partito la domenica pomeriggio. Nel salutare Luca gli aveva detto.

<<Luca se tieni a Marco, devi chiarire con lui>>.

<<Va bene Alex, ci penserò>>


Erano passati pochi giorni dalla partenza di Alex , Luca era stato felice di averlo rivisto. Col tempo quel amore adolescenziale erano diventato una forte amicizia.

"Domani è il mio compleanno" Luca ripensava alla madre, che l'aveva chiamato chiedendogli che cosa volesse fare per festeggiarlo. Luca era stato categorico <mamma non voglio festeggiare casomai berrò qualcosa con gli amici, non sono più un bambino, preferisco così >. La madre non aveva insistito sapeva che se Luca aveva deciso così non sarebbe riuscita a fargli cambiare idea. Lui, non aveva certo voglia di festeggiare, anche Fabio voleva provato a proporgli qualcosa, ma lui, aveva detto no anche a Fabio < Luca non puoi continuare così, finirà che ti ammali, hai bisogno di non pensare di svagarti, di vedere qualcun altro> Luca aveva risposto <Fabio io sto bene! Ho soltanto bisogno di stare da solo. Il mio compleanno lo voglio trascorrere così>.

Così l'indomani aveva risposto alla telefonata di sua madre che gli chiedeva se avesse cambiato idea e volesse andare a pranzo da lei, Luca ribadì che si sarebbe incontrato con amici. Non gli andava, di raccontare la verità, sua madre non doveva sapere che stava male per Marco. In mattinata aveva lavorato al pub, sistemato fatture, servito clienti, insomma non si era fermato un attimo. Nel pomeriggio era tornato a lavorare, aveva bevuto una birra con alcuni clienti abituali e i collaboratori per festeggiare il suo compleanno. Verso le nove di sera, stanco era tornato nel suo appartamento, aveva acceso la tv ma l'aveva spenta subito, gli dava noia. Si era preparato qualcosa per la cena. Aveva cenato seduto sul divano poi, aveva spento la luce e aveva messo un cd con alcune delle sue canzoni preferite, quando iniziò "Stay di Hurts" Le lacrime gli rigarono il viso "E sappi che sto tentando di dirti che ho bisogno di te. Sono qui senza te.... Rimani .....Rimani". Il dolore che provava era intenso. Ogni fibra del suo corpo lo voleva. Lo amava. Lo amava ancora "Marco" il suo nome, gli usci dalle labbra come un lamento, la sua anima, la sua testa, il suo cuore urlava "Marco". Con il viso ancora umido, stretto ad un cuscino si addormento. Fu svegliato da una mano che gli sfiorava i capelli, aprì gli occhi e lo vide.

<<Marco>>

<<Si piccolo sono io>>

<<Mah! come hai fatto a entrare?>>

<<Shhhh! Non è importante questo, l'importante è che sono qui, amore sono venuto a farti gli auguri e dirti che mi sei mancato>>.

<<Mi hai chiamato amore?>>

<<Si piccolo, ma adesso stai zitto>>

Le labbra calde di Marco si posarono sulle sue, la lingua si impadronì di quella bocca che aspettava soltanto di essere baciata. Le sue mani erano ovunque il suo corpo caldo era sul suo, lo sentiva lo percepiva, il suo corpo era pronto a ricevere quello di Marco ... La vibrazione del cellulare sul tavolino ... Chi era, chi interrompeva quel momento. Luca allungo la mano, accese la luce ... Era solo ... Solo in quella casa ...solo in quella stanza.. solo sul divano ... solo. Marco era un sogno, anzi per meglio dire Marco era un messaggino sul cellulare < Auguri! >. Luca scagliò il cellulare che cadde sull'altro divano <<Auguri un corno, figlio di puttana>> <<perché non riesco a liberarmi di lui>>. Riprese il cellulare e rispose al messaggio <Grazie! Ma mi hai disturbato sto scopando>.

Era tutto il giorno che Marco si ripeteva che quel giorno Luca compiva 24 anni. Chissà con chi avrebbe festeggiato, forse con gli amici o chissà da solo col suo amichetto chiunque esso fosse. Come sarebbe stato quel giorno se fossero stati ancora insieme, cenetta a lume di candela lo avrebbe ricoperto di baci avrebbero fatto l'amore .. Gli mancava, doveva essere onesto con se steso gli mancava la sua confusione, la sua risata, i suoi occhi, le sue labbra, il suo corpo. Guardò l'ora, ormai era mezzanotte meno un quarto, prese il cellulare e senza pensarci su scrisse semplicemente <Auguri!> nel momento stesso che lo inviò si pentì. Chissà cosa stava facendo Luca in quel momento, dopo alcuni istanti gli arrivo la risposta che non avrebbe mai voluto leggere <Grazie!Ma mi hai disturbato sto scopando>.

LUCA E MARCO Una storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora