capitolo 7

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Mai nella vita si era sentita così umiliata come in quel momento.
Si lasciò andare a un pianto liberatorio sotto l'acqua bollente, non avrebbe mai creduto che Travis si sarebbe rivelato un bastardo senza cuore.
L'aveva costretta a dipingere sotto l'acqua per togliere quella che lui definiva l'immagine di sua sorella da quella merda di murales come l'aveva definito.
Questo significava solo che lui l'aveva sempre presa in giro, che in realtà disegnava da cani e che l'aveva baciata solo per aggiungere un altro nome alla lista di ragazze che si era spupazzato.
Ma se Travis Mitchell pensava di poter distruggere la solida armatura che si era costruita fin dalle elementari quando la frequentavano solo per fingersi amici per arrivare a farsi una foto con la celebre modella Clare Mac Guire  si sbagliava di grosso.
L'aveva distrutta ma non lo avrebbe di certo dato a vedere, si sarebbe stampata il sorriso più finto che aveva in repertorio e sarebbe andata avanti.
Già appena uscì dal bagno usò la maschera dell'indifferenza davanti alle sue amiche,sapeva che loro non lo meritavano ma non poteva mostrare come si sentiva in quel momento,o non ne sarebbe uscita.
"Ragazze che ci fate ancora quì?"
Carol la guardò dritta in viso, era quella che la conosceva meglio e anche da più tempo.
"Come ti senti Red?"
"Sto bene Jess tranquilla. Era solo un po' d'acqua."
In realtà stava da cani.
"Sei sicura Madison? Non è che ti stai sforzando per non piangere?"
Si mise un pantalone e una felpa sperando di riuscire a ingoiare il rospo che aveva in gola.
"E per quale motivo dovrei farlo? In fondo non ha poi tutti i torti,neanche io mi spiego da dove sia venuta alla preside l'idea di farmi fare un murales. Ha ragione è una merda!"
Si strinse nelle spalle, legò i capelli a treccia e infilò delle scarpe asciutte.
Doveva andare alle lezioni,gli altri undici non avevano colpe.
"Ma dove devi andare?"
"Carol ho sempre lezione ricordi? Di certo un semplice raffreddore non mi fermerà ,a dopo ragazze."
Le lasciò lì a guardarla mentre se ne andava ,convinte che stesse cercando di non scoppiare.
L'aula 7A era già piena quando Madison arrivò, non guardò neanche una volta in direzione di Travis ,non le importava se c'era oppure no, per quello che la riguardava poteva anche non andare più alle ripetizioni.
Spiegò alcune formule di chimica e per non sforzare il polso dolorante dovette scrivere con la sinistra,era fortunata a saper scrivere con entrambe le mani.
Appena l'ora finì sparì dall'aula prima che i ragazzi potessero rendersene conto,sarebbe potuta andare a dipingere sul murales ma non ne aveva voglia non sapeva neanche se lo avrebbe portato a termine a quel punto.
Il polso le pulsava e andò da Helen in infermeria.
"Ciao Madison qual buon vento ti porta quì?"
"Ciao Helen,devo aver preso qualcosa di pesante e forse ho sforzato troppo il polso mi fa male."
"Dai vieni che lo vediamo. Devo farti i complimenti sai,stamattina ho visto il tuo murales è davvero molto bello"
Madison fece una smorfia.
"Grazie ma non credo che sia poi tanto bello. Anzi..."
Helen le tasto il polso e Madison saltò dal dolore.
"Santo cielo figlia mia quì è in corso un accavallamento di nervi ,bisogna fasciarlo stretto ,adesso devi stringere i denti sto per farti male"
Madison fece come le era stato detto e soffrì in silenzio.
Quando finì Helen le prescrisse una  pomata antidolorifica da mettere dopo  aver tolto la fasciatura e le chiese se avesse bisogno di aiuto per tornare in camera.
"Grazie Helen sto bene"
Uscì dall'infermeria e decise di fare quattro passi per calmare un po' il bisogno di urlare e spaccare tutto.
Non aveva voglia di fare nulla, voleva solo raggomitolarsi in un angolo e piangere,si sentiva strana e soprattutto sola,aveva bisogno di qualcuno che la abbracciasse e le dicesse che andava tutto bene.
Travis non aveva fatto in tempo a bloccarla alle lezioni,era sparita ancor prima che potessero dirle a domani,era andato a cercarla ma non l'aveva trovata a dipingere,ne sotto il suo albero,ne in biblioteca ,ne in camera ne in tutto il dannato campus.
Incontrò le sue amiche e chiese loro se sapessero dove fosse ,ma fu assalito da una furibonda Carol che gli intimò di non cercarla e di lasciarla in pace. Aveva fatto fin troppi danni.
Il giorno dopo la situazione era peggiorata ,Madison cercava di andare avanti nonostante la febbre alta ,Travis che cercava in tutti i modi di parlarle, Carol e Jessica gli intimavano di stare lontano da Madison mentre tutti i ragazzi della squadra lo esortavano a risolvere la situazione perché loro erano abituati al viso di Madison sorridente e non come la vedevano da due giorni.
Si perché la notizia di quello che lui le aveva fatto era circolata in tutto il campus.
Dopo le lezioni andò in camera a riposare un po' prima dell'ora di recupero,si sentiva stanchissima e non aveva intenzione di misurare la febbre.
Le amiche rimasero di stucco quando si rifiutò di andare in mensa, ma lei le rassicurò che sarebbe andata a prendere qualcosa da Stacy dato che in mensa era riso.
A un quarto d'ora dalle sedici prese la borsa e i quaderni con gli appunti e stanca si incamminò verso l'aula 7A ,purtroppo però non fece in tempo a sedersi,le forze le  vennero meno e si accasciò al suolo.
Fu così che la trovarono Travis ,Jackson e Jens quando entrarono in classe.
"Madison!"
Travis urlò il suo nome e si precipitò al suo fianco.
Il viso pallido e le occhiaie marcate lo fecero impallidire, la prese tra le braccia e si alzò per portarla via.
Aveva la pelle bollente.
"Jack recupera le sue cose ,Jens tu aspetta gli altri e avvisali che le lezioni sono rimandate a quando Madison starà meglio. Dio perché?"
La portò in camera e la mise sul letto,mandò Jackson a chiamare Helen e lui prese un asciugamano bagnato per poggiarglielo sulla fronte.
"Che succede? Oh Madison che hai combinato?"
Helen mandò i ragazzi fuori e visitò Madison accuratamente.
Quando li fece rientrare si erano aggiunte anche Jessica e Carol.
"Come sta?"
Travis si informò subito ,guardando il corpo inerme sul letto, i capelli rossi si erano sciolti e stavano sparsi sul cuscino intorno al viso rendendolo ancora più pallido.
Carol le tolse le scarpe mentre Jessica piangeva tra le braccia di Jackson che cercava di tranquillizzarla.
"Ha la febbre molto alta, e credo che abbia la gola infiammata. Certo l'averla costretta a dipingere sotto l'acqua non è stata una bella idea Mitchell. Le ho somministrato un antinfiammatorio ,stasera sul tardi tornerò a vedere come sta. Mi raccomando Carol continuate a bagnarle le labbra potrebbe disidratarsi!"
Helen se ne andò lasciando sei paia di occhi a linciare e accusare Travis della febbre di Madison.
"Posso fare qualcosa?"
"Si,scomparire!"
"Carol!"
"Carol cosa Jess? Ti rendi conto che è tutta colpa sua se Madison è in queste condizioni? Lui l'ha costretta a dipingere sotto l'acqua, lui le ha detto che il murales è una merda. Guarda nel cestino della carta, Madison ha buttato il blocco e i colori. Non lo avrebbe mai fatto, lei ama disegnare tanto quanto ama i biscotti al cioccolato!"
Carol era sopraffatta dalle lacrime e Jessica si premurò di consolarla.
"Io... lo so ho fatto un gran casino. Permettetemi di stare con lei."
Travis si sentiva uno straccio ,era davvero tutta colpa sua, per cosa poi? Kimberly era stata entusiasta dell'idea di essere stata messa su un murales di una scuola prestigiosa come la Northwestern dove probabilmente lei non sarebbe mai andata.
Rivoleva la sua Madison acida e litigiosa,ma anche sorridente e divertente che aveva imparato a conoscere e ad amare.
"Forse non sono stata chiara, tu devi sparire da quì. Lei non ti vorrebbe intorno."
"Carol non puoi impedirglielo. E comunque c'è bisogno di qualcuno che stia con lei durante le lezioni. Sai che tra dieci giorni staremo a casa ,quindi compiti e verifiche a non finire. "
Carol sembrò pensarci su ,tutto sommato il discorso di Jessica non faceva una piega e loro dovevano studiare molto.
"E va bene, starai quì la mattina e quando noi avremo da studiare. Noi faremo i turni di notte e ci occuperemo di cambiarla quando ce ne sarà bisogno. Inoltre quando starà meglio dovrai scusarti con lei e convincerla che il suo murales è un opera d'arte. Se Madison si rifiuterà di portarlo a termine sarai tu ad occupartene ,lei non passerà il natale quì a causa tua."
Carol dettava legge in modo perentorio facendo sembrare Travis un inetto deficiente.
"Aspetta un attimo,io non so disegnare!"
Carol si strinse nelle spalle.
"Non è un problema mio. Avresti dovuto pensarci prima,ti avevo detto di non farla soffrire ,lei non è come quelle a cui sei abituato . Hai voluto fare di testa tua e questo è il risultato. Non me ne frega un accidenti se tu non sai disegnare o se ti sei reso conto di aver fatto un macello. Queste sono le condizioni prendere o lasciare e sappi che per quello che mi riguarda sono stata molto clemente. Ora fuori dobbiamo cambiare Madison."
Lui e Jackson furono sbattuti fuori dove pochi minuti dopo si era riunito tutto il gruppo di ripetizione.
"Ehi capitano come sta la nostra rossa?"
Chiese Matthew .
"Ha la febbre alta ragazzi,non so quando riprenderanno le lezioni."
"Si ma siamo sicuri che vorrà continuare a darci una mano? Mi spiace dirlo capitano ma hai combinato un bel casino!"
Clarke parlava poco e molto raramente,ma con Madison era entrato molto in sintonia e la trattava quasi come se fosse sua sorella ,quindi in quel momento nonostante avesse usato parole amichevoli Travis avrebbe potuto giurare che volesse picchiarlo.
"Oh ragazzi non siamo quì a fare il processo a Travis. Madison si rimetterà presto e di sicuro non ci lascerà senza ripetizioni. Ora che ne dite di sgomberare? Non possiamo occupare tutto il corridoio."
Le parole di Jackson servirono a mitigare un po' gli animi.
Intanto che i ragazzi se ne andavano Jessica aprì la porta e Travis si apprestò a rientrare nella camera.
"Io e Carol dobbiamo andare a studiare marketing. Resterai tu con lei fino a dopo cena poi una di noi verrà a stare quì per la notte."
Le ragazze se ne stavano andando e Travis a malapena le ascoltò troppo preso dal pallore di Madison e ancora una volta si maledì per essere stato così stupido.
Restò con lei fino alla sera bagnandole la fronte e le labbra,quelle labbra che lo avevano rapito.
Le teneva la mano ,notò il polso fasciato e si domandò cosa avesse fatto, le accarezzava il viso, era stanco e aveva bisogno di dormire così si stese al fianco di Madison per pochi minuti.
La abbracciò e inalò il profumo della sua pelle delicata e morbida.
Alle dieci passate Carol e Jessica arrivarono con Helen.
"Owwwn guardateli non sono carini insieme?"
Jessica vedeva rosa sempre e comunque nonostante tutto.
"Io lo legherei a un palo e lo farei beccare dai corvi!"
Helen e Jessica guardarono allibite Carol che a sua volta guardava Travis con istinto omicida.
"Black credo che tu e Leo dovreste guardare meno horror. Comunque Helen credi che stanotte Madison possa peggiorare?"
Helen aveva preso la temperatura a Madison senza che Travis si svegliasse.
"Potete stare tranquille ragazze,stanotte Madison dormirà come un ghiro e soprattutto starà bene, il suo viso è già più rilassato come se sapesse che lui la tiene stretta a se. L'amore è una strana malattia . A domani ragazze,andate a dormire Madison è in buone mani."
Se ne andarono lasciandoli soli insieme e addormentati.
La mattina dopo Travis si svegliò e si rese conto che aveva dormito tutta la notte abbracciato a Madison, le toccò la fronte e la sentì ancora calda si allungò su di lei per prendere il bicchiere con il succo d'arancia per bagnare appena le sue labbra.
Non resistette, quelle erano le labbra che lo mandavano fuori di testa, la baciò dolcemente e le accarezzò il viso guardandola bene.
Si chiese come mai essendo entrambi al secondo anno non l'aveva mai notata,era di una bellezza autentica e spettacolare,non si truccava non ne aveva di bisogno inoltre i suoi capelli erano quanto di più morbido e setoso Travis avesse mai toccato.
Per non parlare del profumo delicato che aveva, la pelle lattea e perfetta ,nonostante portasse sempre felpe enormi e ingombranti quando l'aveva stretta tra le sue braccia aveva sentito che aveva un bel seno.
Rendendosi conto che si stava eccitando cercò di alzarsi senza svegliarla ma Madison si schiarì la gola nel sonno e gli disse una frase che fu peggio di una doccia gelata.
"Darren, amore sta buono ho bisogno di dormire.."
Chi cazzo era Darren? E per quale motivo lo chiamava amore? Ma soprattutto perché aveva dormito con la sua ragazza?
Spalancò gli occhi quando riflettè su quello che aveva pensato, in quel momento si aprì la porta e Carol e Jessica seguite da Helen entrarono nella camera e lo cacciarono via.
Andò in camera sua e senza svegliare Jackson prese della roba pulita e si fece una doccia, doveva sbrigarsi perché Madison lo aspettava.
Quando arrivò nella stanza di Madison le amiche avevano aperto le finestre per far circolare l'aria e l'avevano cambiata e pettinata,era bellissima con quel pigiama con i gufi rosa.
"Si è svegliata?"
"Si ma solo per pochi minuti, la gola ancora le fa male e non riesce a parlare come si deve."
"Mmh ok. "
Sperava che almeno quel giorno si svegliasse e riuscisse a parlare con lei,doveva scusarsi e cercare di farsi perdonare.
Aveva chiesto consigli anche a RossoRubino ma non aveva avuto alcuna risposta .
"Noi andiamo,vedi di non combinare altri guai!"
Carol gli dimostrava apertamente di non sopportare la sua presenza vicino alla sua amica.
"Aspettate. Stamattina presto si è lamentata nel sonno e ha rimproverato un certo Darren, voi ...ecco...si insomma sapete chi è questo Darren?"
Era da un paio d'ore che quel nome gli ronzava nelle orecchie e anche se non l'avrebbe mai detto gli rodeva che questo tipo avesse già dormito con lei.
Carol e Jessica si guardarono negli occhi e senza pronunciare parola decisero che doveva pagare per quello che aveva fatto alla loro Madison.
"Non credo debba interessarti ,comunque Darren è una persona molto importante nella vita di Madison."
"Già proprio così. Potremmo quasi dire che sono uno l'ombra dell'altra vero Black?"
Carol annuì e gongolò nel vedere l'espressione di Travis farsi scura e delusa.
"Beh adesso però dobbiamo proprio andare . Andiamo Jess."
Quando rimase da solo ribaltò la poltrona con rabbia spargendo a terra tutti i cuscini colorati di Madison, cominciò a fare su e giù nell'angusto spazio , non riusciva neanche a spiegarsi perché stesse reagendo a quel modo, lui era Travis Mitchell .
E Travis Mitchell non si legava a nessuna e soprattutto non era geloso.
Fino a che non aveva conosciuto Madison O-Connell.
Una rossa tascabile che lo aveva intrigato e spiazzato, era acida e antipatica quando si impegnava ma era anche disponibile e capace di mettersi contro il mister ,ma anche bella e dannatamente sensuale, e baciava come nessuna.
E lui era fottutamente preso da lei.
Rimise a posto la poltrona e i cuscini e iniziò a guardarsi intorno per capire qualcosa in più su di lei.
Trovò vari blocchi da disegno tra i libri sullo scaffale, erano tutti perfetti, adorava disegnare e lui l'aveva offesa. C'erano dei portafoto sulla scrivania ,in uno c'erano due bambini ,uno biondo e uno bruno,erano uno più grande e uno più piccolo ma entrambi erano sdentati e vicino al terranova che era nella foto con loro sembravano dei puffi.
L'altra foto ritraeva un uomo e una donna ,entrambi sorridevano ,dovevano essere i genitori di Madison ,la donna aveva gli stessi occhi verdi e lo stesso sorriso ,mentre i lineamenti del viso erano quelli del padre.
C'era un carillon con una ballerina  con tanti braccialetti colorati e un portapenne ricavato da una lattina di coca che conteneva solo matite colorate.
Andò in bagno e quando vide il lavandino e la doccia scoppiò a ridere.
Il portasapone era a forma di tavoletta di cioccolata,un muffin di ceramica conteneva i batuffoli di cotone, gli asciugamani erano con le ciambelle e nella doccia sulla mensola c'erano solo prodotti per bambini e neonati. Non vide ombra di trucchi o profumi, si chiese che tipo di profumo usasse, era molto delicato.
Decise che se l'aveva finito lo avrebbe comprato lui .
Tornò nella stanza e si sedette sul letto le accarezzò il viso e ancora una volta si chiese come mai non avesse lentiggini.
La sveglia sul comodino lo fece sorridere , Dino dei Flintstones , tutto quello che riguardava Madison gli piaceva e anche se era strano data l'età che aveva non gli importava.
Aprì il cassetto del comodino sperando di trovarci un diario ma per l'ennesima volta restò sorpreso, il cassetto era colmo di biscotti e tavolette di cioccolata.
Scosse la testa incredulo e divertito.
Quella ragazza era unica in tutte le sue cose.
La giornata trascorse tranquilla,Madison si era lamentata un po' quando Helen era passata per visitarla ma poi aveva continuato a sonnecchiare.
Verso sera passarono Carol e Jessica che erano state impegnate per tutto il giorno e gli portarono un panino poiché non aveva pranzato. Ma non poterono dargli il cambio dovevano andare a studiare l'indomani entrambe avevano compito.
Ma a Travis non dispiaceva ,chiamò Jackson e gli chiese di portargli un cambio ,la biancheria pulita e lo spazzolino da denti, aveva bisogno di rinfrescarsi un po'.
"Ehi amico ti sei messo quì in pianta stabile eh?"
"Sto solo assicurandomi che stia bene. In fondo in un certo senso è un po' colpa mia."
"Solo un po'? Andiamo Trav hai fatto un bel casino. Per cosa poi? Comunque quì c'è tutto quello che mi hai chiesto. Speriamo che si rimetta presto."
"Lo spero anche io, Helen dice che sta già meglio. "
Sbuffò contrariato.
Jackson gli diede una pacca sulla spalla.
"Non l'avrei mai creduto possibile ma mi manca la sua voce anche se a volte è proprio stronza!"
"Non ti manca la sua voce amico . Ti manca lei è diverso. E spero davvero per te che riesca a passarci sopra. Non è come le altre ragazze, lei non ama essere al centro dell'attenzione e non avrebbe mai fatto niente per ferire qualcuno. Ti sei mai chiesto perché è sempre stata sola? Oltre Jess e Carol quì non ha altri amici. "
Travis iniziò a sentirsi di nuovo male per come l'aveva trattata.
"In realtà Jack devo essere onesto, non l'ho mai vista prima della pallonata e mi chiedo come mai, è così bella."
Jackson sapeva parecchie cose perché Jessica si era confidata ma non voleva tradire la fiducia che la ragazza stava mettendo in lui.
Era da tempo che gli piaceva Jessica ma non l'aveva mai avvicinata perché la vedeva irraggiungibile,ora finalmente grazie a Madison si stavano frequentando e non avrebbe rovinato tutto.
"Amico pensaci bene, se hai intenzione solo di giocarci lasciala perdere. Ora vado dobbiamo andare con Jens a prendere le pizze per stasera ,vediamo una partita. Ci vediamo amico."
Tutti gli intimavano di lasciarla stare, ma lui non aveva di certo intenzione di ferirla.
Andò a farsi una doccia e si rese conto che per lui quello spazio così stretto era claustrofobico ,ma lavarsi con il bagnoschiuma di Madison e asciugarsi con il suo telo con le ciambelle lo fece rilassare.
Quando tornò in camera Madison si era scoperta forse per il caldo, il suo pigiama sarebbe stato definito da bambine o antistupro ma addosso a lei Travis lo trovava seducente, la maglia si era alzata lasciando scoperta la pelle candida della pancia ,si avvicinò per coprirla e vide le labbra chiuse a broncio.
"Accidenti a quel pallone, se non ti avesse colpita forse non ti avrei notata e adesso non ti starei tra i piedi!"
Disse toccandole la fronte per sentire se era calda.
Sospirò e si allontanò borbottando.
"Chi diavolo vuoi prendere in giro Trav? "
In realtà ringraziava chiunque avesse guidato la traiettoria di quel pallone, era contento di starle tra i piedi e di prendersi cura di lei.
Parecchio più tardi si stese al suo fianco per dormire un po'.

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