È notte. Donnie ode nuovamente la voce di Frank. Egli lo invita nuovamente a seguirlo, questa volta verso la scuola. Frank porge a Donnie un'accetta e gli ordina di distruggere le tubature. Donnie esegue senza apparenti giustificazioni. Dopodiché disegna peni giganti all'esterno dell'istituto scolastico.
La mattina dopo, la scuola è completamente allagata. Agli studenti viene comunicata la sospensione temporanea delle lezioni. Tuttavia, vi sono seri motivi per sospettare che il colpevole o i colpevoli potrebbe o potrebbero celarsi fra i ragazzi stessi. Agli studenti viene pertanto richiesto di disegnare peni giganti su di una lavagna, a turno, per poter individuare eventuali sospetti.
All'uscita da scuola, Donnie incontra Jennifer, visibilmente importunata dai due bulli neonazisti; irrompendo nella conversazione, egli le chiede se desideri essere riaccompagnata a casa. Jennifer è profondamente contrariata, ma lo ritiene pur sempre preferibile, rispetto alla prospettiva di essere importunata dai bulli. Prima che i due possano allontanarsi, tuttavia, uno dei ragazzi agita minacciosamente un apri barattoli, e avverte Donnie di guardarsi le spalle. La ragazza, dal canto suo, è intimidita da Donnie; quando quest'ultimo comincia a fare domande sulla sua vita, ella lo neutralizza con dello spray al peperoncino e fugge chiedendo aiuto. Donnie si contorce sul marciapiede su cui tante volte era passata e sarebbe passata sua sorella maggiore; si chiede se il bruciore dello spray al peperoncino sia paragonabile alla sensazione che si prova quando si è innamorati.