Incalzato dal coniglio, Donnie carica in macchina il corpo di Jennifer, il quale urta ripetutamente la testa contro la portiera. Il ragazzo si avvia lungo un percorso in un certo senso familiare: egli è certo di averlo già percorso da nottambulo, la prima notte. Donato ferma la macchina; è giunto in cima ad una collina. Jennifer è come assopita sul sedile, bella come era sempre stata. In alto, nubi nere come pece cominciano a predisporsi in forma di cerchio, con estenuante lentezza. Il cielo pare come in procinto di aprirsi. Manca poco. Il coniglio è proprio lì, di fianco a Donnie, nel freddo bagliore del giorno appena nato. Gli indica un punto, verso l'alto. L'aereo di ritorno da Las Vegas sarebbe passato di lì a brevissimo. Donnie si affretta a salire in macchina, accanto a Jennifer. Le carezza il viso un ultima volta. 'Si torna a casa' pensa. Un incontrollabile senso di euforia s'impossessa di Donnie, il quale non può trattenere parole di gaudio:
-Bella raga! ***** Dio, sto tornando, merde! Con questo super pezzo in autostrada: 130; Martin Garrix, Animals. Si volaaaaa! Dio ****! Wooooh! Mi vado a schiantare!
Po! Po po po po po*** Dio!
Po po po po po*** Dio!
Po po po po po*** Dio!
Oggi ho vinto 30 euro alle macchinette!
Po po po po po*** Dio!
Po po po po po*** Madonna!
Po po po po po po, po po po poooooo!'