Ragione o cuore

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SONO TORNATAAAAAAA!!!
Questo capitolo lo voglio dedicare ad una ragazza che stava morendo di tachicardia dopo averla conosciuta😂
Comunque, molte di voi si sono commesse alle lacrime di Blake, anche se altre invece lo voglio ancora cadavere.
Alla fine vedremo chi avrà prevalso😈
Buona lettura

Il tempo sembra essersi fermato, da quando Blake ha iniziato a versare le prime lacrime e a stringermi a sé.
Le sue parole sono sempre state di scuse e perdono, ma sembra come se il mio corpo si sia paralizzato.
Le emozioni che provo sono così confuse da farmi desiderare ardentemente di sparire da questo universo ed immergermi nel vuoto totale.

Sento le sue mani sulla mia schiena far pressione, mentre le mie sono rimaste a penzolanti lungo i miei fianchi.

Come ad un fulmine a ciel sereno, tutti i momenti che ho passato con lui, invadono i miei ricordi, ma tra nessuno di questi ci sono lacrime, o almeno, le volte in cui l'ho visto piangere sono quando ero io a combinare qualche idiozia e lui rideva talmente tanto da aver male agli addominali, ma tra questi ricordi vi sono anche quelli dolorosi.

La poca fiducia che aveva in me, sua madre, la sua rabbia che distruggeva me e poi, l'abbandono.

Poggio le mie mani sul petto di Blake e faccio una leggera pressione per allontanarmi.

Ho bisogno d'aria.

Con la testa china, rallento il mio respiro, non è il momento adatto per avere un attacco di panico.

"Lasciami."

Blake non parla, ma toglie le sue mani dai miei fianchi.
Stendo le braccia e sempre con la testa piegata in avanti cerco le parole da dirgli.

Non so cosa ascoltare, se la ragione o il cuore, ma in tutta la mia vita, ho capito e sperimentato sulla mia pelle che il cuore porta a dolore.

"P-portami al l-la-voro"

La voce inizia a tremare, ma devo rinunciare a lui, all' amore che provavo, alla felicità che non potrò mai più avere.

Gli iniziano a diventare lucidi e la vista appannata, ci manca solo che scoppi a piangere davanti a lui.

"Erika..."

"Ti prego."

Le mani iniziano a sudare e tremare, mentre mordo il labbro inferiore con i denti.

"Dammi un' altra possibilità."

Stacco le mani dal suo torace e cerco di assumere una posizione dritta.

"Tsk, per cosa? Eh? P-per farmi soffrire ancora? O-oppure per avere un, un maledetto passatempo Blake."

Dolore, rabbia, delusione, poco alla volta riesco a ricostruire il muro che era crollato intorno al mio cuore.
Voglio dimenticare.

Basta amore.
Basta felicità.
Basta lacrime.

Desidero solo, solo non averlo mai incontrato.
Ha costruito lui il mio mondo, è stato lui a fare una scenata per una maglietta sporca di lasagna e a tormentarmi.
Lui.
Lui.
Lui.
È soltanto lui la causa di tutto.

"Erika."

"Basta, io, non c' è la faccio più. Prima sparisci nel nulla, poi ti ritrovo qui, a Boston, dopo che sono scappata da Seattle.
Sai cosa significa camminare per strada e ricordare ogni minimo particolare di quando ti ero lì, con me.
Io non c' è l'ho fatta.
Eri dappertutto, perfino nella casa dei miei genitori, tanto che alla fine ho abbandonato tutti.
Mi sono chiusa nel mio guscio, allontanando tutti.... per cosa poi?
Alla fine sei apparso anche qui per farmi soffrire ancora."

Le lacrime di rabbia e dolore, fuori controllo, bagnano il mio viso, fino a scendere al collo.

Blake invece se ne sta lì, fermo ad osservarmi, mentre ormai delle sue lacrime non è rimasta altro che una scia ormai quasi asciutta.

"Ho buttato io quello che c'era tra noi, hai ragione, non merito di avere un' altra possibilità."

Lo fisso, mentre lui si raddrizza con la schiena e fa un respiro profondo.

"Non sono in grado di amare qualcuno e proteggerlo. Ho sempre distrutto chiunque si avvicinasse a me, ed adesso, non ho il diritto di averti di nuovo con me."

Perché non sono felice... sta rinunciando a me, come volevo, ma tra tutte le risposte che avrebbe potuto darmi, questa è quella che fa più male.

"Farò in modo che tu abbia un telefono nuovo, abbandonerò la proposta della Sungry e finalmente, sarai libera di frequentare chiunque tu voglia."

Un corpo vuoto, ecco cosa sono adesso.

"Però sappi Erika, che io non smetterò mai di amarti"

Si avvicina a me di qualche passo e sfiora una mia guancia con un tocco quasi impercettibile, ma che riesce lo stesso a far attraversare il mio corpo da miliardi di brividi.

Non ho io coraggio di guardarlo negli occhi, sono una codarda che scappa sempre, ma quando poggia le mie labbra sulla mia fronte, una parte di me urla, all'interno sembra quasi che due forze contrastanti cerchino di prevalere.

"Addio puffetta."

La rottura finale è avvenuta.

Quel poco che rimaneva del mio passato, si è rotto e lentamente sta diventando polvere.

Con un andatura calma, risale in macchina e dopo pochi attimi di silenzio, il rumore del motore mi riporta sulla terra.

La camaro dopo poco sparisce dalla mia visuale, mentre i miei capelli coprono il viso.

Cado sulle ginocchia.

"Sei un i-idiota Blake"

***

Chissà per quanto tempo sono rimasta a fissare il cielo, sembra quasi che la mia pazzia stia prendendo il sopravvento.

"Finirò in un manicomio ben presto."

"Come scusi?"

"Niente, parlavo da sola."

Ho avuto la forza di prendere un taxi per tornare all' atelier.
Di sicuro qualcuno avrà chiesto di me in giro, provato a chiamarmi o forse avrà per fino pensato che qualche mentecatto mi rapisse, ma ora non importa.
Devo fare tante cose per la collezione e forse, stasera mi concederò una bottiglia di cognac, di fronte a qualche film strappalacrime magari o semplicemente non penserò a niente sdraiata sul mio letto.

"Sono venticinque dollari."

"Tenga."

Gli passo i soldi, recupero le mie carte, controllo che non mi scordi niente, e scendo.
Appena tocco terra sembra che il cervello inizii a riconnettersi di nuovo.

Forse posso farcela a non sembrare un automa assassina.

Cammino, saluto qualcuno che esce dall' atelier e mi dirigo verso la mia auto.

"Ho davvero troppe cose da fare ancora."

Bisogna preparare i vestiti, prenotare delle modelle, affittare una sala e tanto tanto altro.

Accendo il motore e sono pronta a partire.

Adesso non devo più preoccuparmi di essere rapita, stuprata da qualcuno.
Non ci sarà più nessuno a dar fastidio a Zeus e sopratutto niente lancio del telefonino.

Va tutto bene, sono libera, e Blake non tornerà più.

"E allora perché le lacrime continuano a scendere? Maledette b- bastarde, sm-ettela, non né posso più."

Ora il guscio oltre che ad essere chiuso, ha ulteriori crepe, profonde e dolorose ad addonarlo.

Beh l' ammetto ho una scarsa percezione del lieto fine.😂
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Manu

Innamorata del mio peggior nemico 2 "Non tutti i mali vengono per nuocere" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora