Capitolo 9

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Sono passati un paio di giorni, ormai è venerdì, sia ringraziato Zeus. Alessio entra in classe e mi abbraccia, come ha fatto anche le scorse mattinate, e poi senza alcuna cura per la privacy urla: "Ma tu mi devi una pizza!!". Io lo guardo facendo finta di nulla e lui comincia a solleticarmi, finché non sono costretta ad accettare di offrirgliela la sera stessa.

Finita la lezione decide di portarmi a casa con la moto, stavolta lo sento più sciolto alla guida. Arrivati sotto casa mi bacia sulla guancia e mi da appuntamento alle 20:00.

"Hey ma aspetta, dovrei darti io appuntamento ebete! So io dove sta la pizzeria!"

"Va bene", sorride lui, "allora decidi tu l'orario."

"Alle 20:00, puntuale mi raccomando!" e rido.

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Alle 20:00 scendo sotto casa. Non ho curato troppo il mio look, ho un paio di jeggins scuri e una maglia larga, stivali e borsetta. In fondo quel ragazzo mi ha visto ballare preparando la carbonara, non può aspettarsi troppo da me.

Lui è lì, indossa una camicia blu scura e i suoi jeans preferiti. Ha un sorriso che si nota persino nel buio della sera e non mi serve avvicinarmi per sapere che i suoi occhi stanno brillando. Lo bacio sulla guancia, monto sulla moto e andiamo alla mia pizzeria preferita.

"Allora, perché proprio questo posto?" mi fa Alessio dopo avermi fatto sedere al tavolo che avevo prenotato.

Io rispondo a bassa voce: "Ci sta un cameriere, lo vedrai, che ti giuro è identico a Dan Humfrey di Gossip Girl. Ogni volta che vengo qua rotolo dal ridere e lo saluto con 'xo xo'.".

Vedo Alessio confuso e provo a spiegargli meglio, ordiniamo le pizze (io una diavola e lui una margherita con patatine fritte, bambino fino in fondo) e cominciamo a chiacchierare. Ci raccontiamo dei nostri anni precedenti al liceo, delle nostre speranze per il futuro. Io vorrei prendere ingegneria aerospaziale, lui quella meccanica, progettiamo di andare alla stessa università e di prendere una casetta insieme vicina alle aule. Ridiamo, scherziamo. Più parliamo più sento crescere la sensazione di conoscerlo da sempre e, soprattutto, di volerlo conoscere per sempre.

Finita la cena mi alzo per andare a pagare e scopro che aveva già pagato quando aveva finto di andare al bagno. Questa te la farò pagare Alessio. Usciamo dalla pizzeria, sono le 22:00, e gli do un calcio sullo stinco. "Ehi! La prossima volta paghi tu, non lo faccio più promesso, basta che non mi maltratti!".

Mi fa salire in moto e prende la strada opposta rispetto a casa mia, ma non mi preoccupo perché mi fido di lui. Mi porta alla Fontana di Trevi e lì i miei occhi si illuminano: adoro quel posto. Ci sediamo ai bordi della fontana e continuiamo a raccontarci la nostra vita. Ad un certo punto, dopo la sua imitazione di un'attrice, io scoppio a ridere e quasi cado di schiena. Alessio mi riprende al volo e mi guarda intensamente. Vorrei ricambiare lo sguardo ma non riesco a smettere di ridere. Allora mi prende il viso tra le mani dolcemente e mi bacia.

Avevo ragione su quelle labbra, sono la cosa più morbida del mondo. Ricambio il bacio aggrappandomi a lui, mordicchio quelle labbra carnose e mi stringo a lui. Il mondo attorno non c'è più, sento solo lui, ed è bellissimo.

SPAZIO AUTRICE:

Toc toc. Sono io. Sono scappata in un angoletto dopo questo capitolo troppo zuccheroso.

Vi prometto tanta azione e tanto bel casino nei prossimi capitoli.

Spoiler: qualcosa mi dice che Mattia non approva...

Stellinate e commentateeeeeee. <3

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