Introduzione

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"E' tardi, alzati! Farai tardi a scuola!"

Premo il cuscino sulla faccia illudendomi che non avrei sentito mio padre urlare. È sempre così la mattina, tutti i santi giorni. Odio la routine. Ti illudi che ogni giorno sia nuovo e diverso, ma in realtà è sempre lo stesso schifo.

"Ti sto chiamando da mezzora, muoviti!"

'Si, arrivo, dammi un secondo per riprendermi dallo schifo di sogno che ho fatto' avrei voluto rispondere, invece mi limito a mugugnare e a coprirmi il piumone. Cavolo, faceva davvero freddo. Guardai lo schermo del telefono: erano le 7:07 di venerdì 17 dicembre. Ci fanno i film su date del genere, ti sconsigliano di uscire. Io a queste cose ci credo e provo a mormorare "Ho mal di testa, altri 5 minuti..." ma niente, i miei mi obbligherebbero a uscire anche con la malaria.

Metto i piedi giù dal letto e mi sforzo di cancellare quel sogno. Non era brutto, anzi, era probabilmente il sogno più bello e realistico di sempre. Ma ora è finito, si torna alla vita reale, e questo fa schifo.

Corro, scappo via. E lui mi segue, urla il mio nome. Chiudo la porta dietro di me e mi siedo appoggiandomi al muro di fronte ad essa. Spero che lui apra la porta, ma spero anche che non lo faccia. Aspetto qualche secondo prima di piangere.

Scuoto la testa. Dimentica Lena. Dimentica. Non puoi permetterti di pensarci ancora. Non adesso.


MY SPACE

Ciao a tutti! E' la prima volta che scrivo una storia, siate clementi! Questa storia è ispirata a un fatto davvero accaduto nella mia vita, molti personaggi sono reali e si, io sarei Lena. Fatemi sapere se vi piace, lasciate commenti e stelline <3





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