Capitolo 34

21 2 2
                                    

POV MATTIA

Stamattina mi é arrivato un messaggio da Lucrezia. É una foto, la scarico e vedo che sono Maria e quella sottospecie di verme di Alessio che si baciano. Come didascalia c'è 'Ora Lena si sentirà come mi sono sentita io, stronzo.' Che ragazzina.

Mi sbrigo ad arrivare a scuola ma con tutto questo traffico riesco ad arrivare solo pochi minuti prima della campanella. Devo assolutamente parlare con Lena prima che lo scopra da qualcun altro, non so come potrebbe reagire. Entro trafelato e vedo Lena correre verso l'uscita sul retro e Alessio dirle di fermarsi, sono arrivato evidentemente tardi.

"Amore fermati, posso spiegarti." continua a urlarle inutilmente.

Mi ha stancato. Butto lo zaino per terra, prendo Alessio per una spalla, lo faccio girare e gli assesto un pugno dritto sul naso. Non aspetto di vederlo sanguinare, riprendo lo zaino e seguo Lena. Ho un'idea su dove potrebbe stare.

POV LENA

Non riesco più a trattenermi ed inizio a piangere. Non credevo che Alessio potesse arrivare a tanto, diceva di amarmi e invece non gli importava nulla. Corro verso l'angolo del parcheggio dove nemmeno mezzora fa ero felice e sicura della mia relazione. Ora non so più nulla. Mi siedo per terra, stringo le gambe con le braccia e mi sfogo.

Sento qualcuno che si avvicina, ma non mi importa più niente ormai.

"Hey piccola Lena, stai comoda lì per terra?"

Non rispondo e lui si siede accanto a me accarezzandomi i capelli. Inizio a singhiozzare e lui mi abbraccia per calmarmi.

"Non provare a dirmi che andrà tutto bene perché oggi ti meno." gli dico cercando di smettere di piangere.

"Beh, okay che sei pessimista, ma che vada peggio di così é un po' difficile. Quindi può solo migliorare." sorride asciugandomi le lacrime.

"Sai, mi ero ripromessa di non piangere più in pubblico, e invece ultimamente mi sto trasformando in una fontana."

"Non lo dirò a nessuno, sia mai che la reputazione di Lena la tosta venga intaccata da un piantarello."

Ridacchio e alzo lo sguardo verso di lui. Lui mi guarda con quegli occhioni azzurri che mi hanno fatto innamorare, quegli occhi che ora sono socchiusi perché lui si avvicina e mi bacia. É un semplice bacio a stampo, ma riesco a sentire sulle sue labbra quanto lui abbia aspettato questo momento, quanto io stessa lo abbia aspettato. Dopo un tempo che sembra non aver misura ci allontaniamo guardandoci negli occhi, occhi che sorridono.

"E ora che facciamo?" gli dico ridendo.

"Non ne ho idea."

"Già mi piace."

Be your own anchor.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora