Capitolo 30: New Orleans o Mystic Falls?

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La famiglia è il primo luogo in cui ci rifugiamo, il primo sostegno che riceviamo quando soffriamo. E credo che non esista legame più forte ed indelebile di quello fraterno. Certo non sempre le famiglie sono come noi desideriamo, spesso ci ritroviamo a vivere situazioni familiari davvero bizzarre, ed inconsuete. Ed io purtroppo di famiglie bizzarre sono una vera intenditrice. Era più di un secolo che desideravo ardentemente conoscere mia madre. E con tutta me stessa mi sforzavo di non credere alle parole di mio fratello Damon, lui l'ha sempre descritta come una fredda e crudele donna, ed io dovevo credere fin dal principio alle sue parole. Quello che doveva essere uno dei momenti più emozionanti della mia vita, è mutato nel giorno in cui ho compreso definitivamente di odiare la donna che mia ha messa al mondo. Però quella donna se pur crudele, fredda e manipolatrice, mi ha lasciata alle cure dei miei amati fratelli. Loro si sono presi cura di me sempre con amore e dedizione. A volte hanno sbagliato, credendo di fare la cosa più giusta per me, altre volte invece si sono sacrificati solo per donarmi un sorriso. Amo i miei fratelli e con tutta me stessa desidero passare altro tempo con loro, ed è per questo motivo che non voglio lasciare Mystic Falls. Kol vorrebe tornare a casa sua, dalla sua famiglia, ma io non sono ancora pronta a lasciare la mia. Ed ho tanta paura che questo piccolo disaccordo ci possa separare. E' infantile solo pensarlo, però conosco bene quel testardo di Kol, e lui detesta stare qui, dove tutti lo odiano, e non lo biasimo per questo, anch'io sarei evasa da un luogo dove non sarei la benvenuta. Non ho idea di cosa faremo delle nostre vite, forse io resterò qui con i miei fratelli per un po', almeno finché nostra madre non rimarrà qui in città, e lui magari tornerà dai suoi fratelli e dalle sue sorelle. Sospiro un po' esausta, e mi soffermo ad osservare colui che amo, mentre riposa tranquillo. "Voglio rimanere al tuo fianco amore mio. Ma non posso abbandonare i miei fratelli adesso"; gli sussurro dolcemente, baciando delicatamente la sua fronte. Velocemente mi rivesto, senza svegliare Kol, e con decisione scendo al piano inferiore, dove i miei fratelli discutono, insieme ad Elena, quali precauzioni prendere con nostra madre. "Buongiorno sorellina"; mi saluta Damon, sembrando pieno di energie. Sorrido debolmente a tutti loro, senza smettere di pensare a quanto sia lieta di vederli tutti e tre insieme, felici. "Allora, ci sono novità su quella pazza di Lillian?"; Chiedo avvicinandomi a Damon, che sta studiando la mappa dei sotterranei di Mystic Falls; "probabilmente è qui che si nasconde"; mi indica, tracciando con il pennarello rosso il punto più a sinistra della mappa. "Quindi che avete intenzione di fare?"; Domando un po' confusa; "pensiamo di prenderla e cacciarla via da Mystic Falls"; risponde Stefan; "io avevo proposto di ucciderla, ma come sempre nostro fratello non è d'accordo"; interviene Damon con aria seccata, roteando gli occhi. "Damon quella donna è pur sempre nostra madre"; precisa Stefan sospirando. "Perché non chiamate Bonnie?"; Ci propone Elena, che fin'ora è rimasta in silenzio; "perché?"; Le chiede Damon, corrugando la fronte; "lei è una strega, e potrebbe impedire a Lillian di entrare in città una seconda volta"; ci spiega brevemente, sorridendo con soddisfazione. Sono realmente colpita, Elena è davvero un'altra persona da quando è diventata un vampiro. "Chi è bonnie?"; Domando, dal momento che da quando sono qui non l'ho mai vista, eppure è più di un anno che sono ritornata; "è una mia cara amica, vive a Salem per il momento, sta cercando le sue antenate"; mi spiega brevemente Elena. Adesso mi è tutto più chiaro; "la mia ragazza è un vero genio"; commenta Damon, baciando con ardore Elena. Scuoto il capo ridendo, è davvero rincuorante vedere Damon così sereno. "Io propongo però una manovra diversa"; intervengo, interrompendo le effusioni dei due piccioncini. "Cosa?"; Chiede Stefan; "chiudiamo nostra madre in una bara, come fanno i Mikaelson quando..."; "Vogliono liberarsi di me"; la mia frase viene conclusa da Kol, che compare alle mie spalle, smagliante più che mai; "mi sembra un'ottima idea sorellina"; dice Stefan, entusiasta; "sei d'accordo Damon?"; Chiedo aspettando una risposta anche da parte sua; "e me lo chiedi anche?. Preferisco vederla semimorta, piuttosto che viva e felice in un'altra città"; esclama sogghignando. Sospiro profondamente, sorridendo. I Salvatore sono tornanti. E siamo più forti ed uniti di prima. Lascio la sala da pranzo insieme ad i miei fratelli, lasciando Elena insieme a Kol, che sembrano andare d'accordo adesso. "Avevo bisogno di parlarvi di una cosa"; gli dico uscendo in giardino, con loro al mio seguito. "Avanti parla sorellina"; risponde Stefan con aria rilassata. "Kol vorrebbe abitare a New Orleans, ha trovato un piccolo appartamento in centro, e desidera iniziare una vita del tutto nuova insieme a me"; gli rivelo, senza nascondere i miei dubbi e le mie paure. "Sai qual è il lato migliore dell'essere delle creature immortali?"; Mi domanda Stefan sorridendomi debolmente. Io scuoto la testa leggermente; "il tempo Lottie"; continua ridendo; "questa la sapevo anch'io"; ribatte Damon in tono sarcastico; "ciò significa che potrebbero passare altri cento anni o più, ma noi ci rivedremo"; precisa Stefan, con aria più malinconica; "sì lo so, il punto è che io non voglio"; ribatto esasperata. E' una scelta troppo difficile, perché devo scegliere tra colui che amo ed i miei fratelli. "Lottie ascoltami"; mi dice questa volta Damon, in maniera dolce; "è giusto che tu prenda la scelta che riteni più adatta a te. Non pensare a me o a Stefan. Noi ci saremo per sempre per te, nonostante il tempo e la distanza che ci separa. Ogni qual volta ci chiamerai, noi correremo da te. Esattamente come hai fatto tu più di un anno fa". Le parole di mio fratello mi commuovono, non mi aspettavo di certo tanta comprensione da parte sua, Damon non è abituato a lasciare andare le cose che ama. "Sentirò la vostra mancanza"; ammetto abbracciando entrambi, con un terribile nodo alla gola; "e noi sentiremo la tua"; risponde Stefan in un sussurro. Continuo ad abbracciare con vigore i miei fratelli, e mi lascio cullare dal loro abbraccio fraterno. Ed in un attimo, smetto di essere la Charlotte di centocinquantacinque anni, ritornando Lottie, la ragazzina di quindici anni che ha follemente bisogno dei suoi protettivi fratelli. "E poi esistono i cellulari ed il computer"; mi incoraggia Stefan che ha notato i miei occhi sul punto di piangere; "già quest'epoca mi piace per questo. Sai quante foto ho di Elena nuda sul mio cellulare?"; Scherza Damon, come al solito spezzando l'aria di malinconia che s'era creata intorno a noi. "Non volevo sapere"; preciso, spingendolo via. "Hai osato spingermi?"; Mi domanda fingendosi adirato; "Sì"; rispondo impettita; "corri sorellina"; mi consiglia osservandomi con un ghigno sul volto. Ridendo, inizio a correre per tutta la casa. Lui però è più veloce di me, e dopo pochi giri riesce ad afferrarmi; "presa piccola Lottie"; esclama, caricandomi sulle sue spalle; "lasciami, Damon"; lo supplico ridendo; "non ci penso neanche"; risponde continuando a camminare verso la mia camera, dove con forza mi getta sul letto. Senza smettere di ridere, gli faccio segno di sdraiarsi al mio fianco. "Allora facciamo il resoconto di quest'ultimo anno"; mi dice, cercando di essere serio. Io annuisco e fingo di essere seria come lui; "ti abbiamo chiamata per far innamorare Klaus, ma hai fatto innamorare il fratello sbagliato"; precisa guardandomi sottecchi, ridendo lievemente; "poi il tuo grande amore è finito in una bara. Mentre il mio grande amore è diventato un vampiro. Tu hai perso parte della tua memoria e ti sei fidanzata con Lorenzo. Ed infine tutto si è risolto"; conclude mettendo un braccio intorno alla mia spalla. Io istintivamente mi appoggio al suo petto; "ti chiedo scusa per essermi comportato come un vero egoista"; mi sussurra, stringendomi a sé; "avrei fatto lo stesso per te"; gli rivelo. In fondo è la verità, a volte si prendono scelte avventate, credendo di fare la cosa giusta, per coloro che amiamo. "Ieri ripensavo a quand'eri solo una bambina. E non potevo fare a meno di sentire la mancanza di quella bambina che correva come una piccola furia intorno la casa. Non ho mai accettato che quella bambina fosse cresciuta nel giro di pochi anni. Ti ho vista muovere i primi passi e cadere, e senza pensarci ti ho rialzata. Ti ho insegnato a leggere e scrivere, e poi sei diventata molto più intelligente di me. Ti ho consolata quando piangevi per nostra madre, e poi tu hai consolato me quando Kathrine ha scelto Stefan. E poi sei andata via ed il mio cuore s'è spezzato, perché tu eri l'unica cosa bella della mia vita. Ogni volta che ti guardavo pensavo che forse non ero così pessimo come credevo. Tu eri il mio orgoglio e lo sei ancora, perché ogni volta che ti guardo vedo un pezzo di me, ed un pezzo di Stefan. Ti abbiamo donato le nostre parti migliori". Stringo la sua camicia blu, e lascio che le lacrime scivolino via sul mio viso. "Ti voglio bene Damon. E non passerà giorno in cui non vi penserò, verrò a trovarvi almeno una volta al mese. Ma non vi abbandonerò mai più"; singhiozzo, mentre la mano di mio fratello mi accarezza dolcemente. Neanche una volta mi ero soffermata a pensare quanto avessi fatto soffrire i miei fratelli con la mia partenza. Ed è strano come i sensi di colpa di un secolo fa mi stiano divorando solo adesso. Dopo aver parlato a lungo con Damon, ho deciso di raggiungere Kol, per comunicargli che ho scelto di vivere insieme a lui, in quell'appartamento. In casa però non c'è, quindi inizio a cercarlo vicino ai boschi della mia tenuta. Lo scorgo vicino a lago, ha lo sguardo perso nel vuoto, ed è seduto sul terriccio, e continua a tirare delle piccole pietre contro il lago davanti a sé. Lentamente mi avvicino a lui, ammirandolo. "Che ci fai tutto solo qui?"; Gli chiedo, sedendomi di fianco a lui. Lo sento sospirare, per poi voltarsi verso di me; "qui c'è tutto ciò che ami, ed io non posso chiederti di abbandonare tutto"; dice guardandomi con aria un po' triste e malinconica. E' davvero premuroso da parte sua preoccuparsi di questo, ma non deve perché io ho scelto lui. "Kol io ho scelto te, e sceglierei sempre te. In un centinaio di vite, in un centinaio di mondi, io ti troverei e sceglierei te"; affermo con decisione, prendendo il suo viso fra le mie piccole ed affusolate mani. "Io vivrò insieme ad i miei fratelli, invece tu dovrai rinunciare a loro". Quasi si odia per questo, è completamente travolto dai sensi di colpa, e non deve affatto essere in lotta con se stesso a causa mia. "Kol, continuerò a vedere i miei fratelli, loro faranno sempre parte della mia vita, sempre e per sempre. Questo l'ho imparato guardando la tua famiglia, che per quanto sia sadica e folle, ha un grande senso d'unità familiare"; gli confesso guardandolo piena d'amore; "ti amo Kol Mikaelson, e ti amerò per sempre"; dico, congiungendo le nostre labbra, in un idilliaco bacio. Uno di quelli dolci e pieni di fragilità. Ad un tratto, mentre le nostre labbra si sfiorano con amore, Kol prende il mio corpo fra le sue braccia, caricandomi sulla sua schiena. "Che diavolo vuoi fare?"; Urlo dimenandomi. "Un bel bagnetto"; Risponde con aria beffarda. Spalanco i miei occhi, e continuo a calciare, cercando di liberarmi; "siamo vestiti"; gli faccio notare gridando; "lasciati andare Lottie"; mi consiglia, ormai vicino al lago. Vicino alla riva, decide di immergersi, insieme a me. "Sei un vero imbecille"; gli dico, scoppiando a ridere, schizzandogli l'acqua sul viso. "Devo abituarmi ai tuoi adorabili e dolci nomignoli"; replica con sarcasmo; "dovrai abituarti anche a questo"; ribatto, afferrando con violenza il suo collo, premendo le mie labbra alle sue. Ci baciamo con passione, le nostre lingue giocano fra loro, e non m'importa più di essere in un lago, completamente zuppa. Kol immerge i suoi occhi nocciola nei miei. Mi guarda con insistenza, come se stesse cercando di leggermi nella mente. Mentre io lo sto solamente ammirando, felice di essere sua. E' sempre stupendo. Il riflesso dell'acqua illumina la sua pelle ed i suoi occhi brillano come piccoli filamenti di luce. Kol muove i nostri corpi delicatamente attraverso l'acqua. Il suo tocco è delizioso, il calore del suo corpo contrasta con la temperatura dell'acqua, che è decisamente fredda. "Credo che dovremmo rientrare in casa, per scaldarci"; sussurra al mio orecchio, con voce roca e sensuale, riscaldando il mio intero corpo. Una volta entrati dentro casa, percepisco che la mia eccitazione è ormai incontenibile. Kol mi trascina in camera, ed accende la piccola luce, illuminando fiocamente una parte della mia camera. Si toglie velocemente la camicia bagnata, per poggiarla con noncuranza sulla sedia della scrivania. "Non riuscivo più a sopportare quella roba appiccicata sulla mia pelle"; commenta ghignando. Un Kol a petto nudo è indecente di suo, ma un Kol nudo e completamente bagnato è la tentazione in persona. Adesso anche la mela di Adamo ed Eva sembra insulsa al suo confronto. "Ti preferisco decisamente così"; affermo ammirando il suo corpo tonico e scolpito. Si avvicina arrufandosi leggermente i capelli, alcune gocce d'acqua gli scivolano sul viso, e mi sorride in maniera irresistibile. Non saprei dire con certezza, se in in tutta la mia lunga vita, io abbia mai visto qualcosa di più eccitante. Lui rappresenta il concetto di virilità, nessuna donna potrebbe resistergli, ed io mi sento fortunata ad aver conquistato il suo cuore oscuro. Le mie gambe tremano ed il mio cuore batte furiosamente. Kol è a pochi centimetri dal mio corpo. Mi divora con lo sguardo, inclinando leggermente la testa di lato. E con il dorso della mano, sfiora le mie forme. Il mio corpo trema, sono in fiamme. Preme il palmo della mano contro la mia nuca, per attirarmi a lui, e poggiare le sue labbra sulle mie. Il bacio è tenero, ed intenso al contempo. I nostri corpi sembrano avere un incontenibile bisogno di possedersi. "Sei davvero una bambina cattiva"; mi sussurra fra le labbra, per poi continuare a baciarmi lungo il collo. "Dimenticavo che tu sei un modello di castità"; Commento ridendo difronte alla sua reazione da finto offeso. "Sfido chiunque a rimanere impassibile difronte ai tuoi vestiti bagnati ed il tuo corpo incredibile"; replica in tono sensuale e carismatico. Alzo un sopracciglio, mentre lui mi osserva con tenerezza. "Sai che c'è?, Tu parli troppo. Mi aspettavo più azione da un Originale forte e potente come te". Kol mi fissa, adoro provocarlo, ed evidentemente, il gioco piace anche a lui. "La signorina vuole dell'azione?"; Domanda sfregandosi il mento; "cercherò di essere più esplicita". Afferro il bordo del mio top e lo sfilo velocemente dalla mia testa, gettandolo leggiadramente sul pavimento. Arrossisco lievemente quando gli occhi di Kol si scuriscono, mentre li fa vagare lungo il mio corpo. Mi afferra con facilità, avvolgendo le sue braccia attorno alla mia vita, per premermi contro di lui. Mi ritrovo faccia a faccia con lui, il mio respiro è pesante, esattamente come lo è il suo. Potrò anche essere bagnata, ma dentro di me sono cocente. Si sposta verso il mio letto e mi mette giù, senza mai smettere di baciarmi. Inizia a liberarmi dai jeans bagnati, i quali hanno deciso di rimanere appiccicati alla mia pelle, rendendogli le cose più complesse. Mi affretto ad aiutarlo ad abbassarli. Quando riesce a toglierli, si china di di me ed il mio cuore si ferma. E' incredibile come riesce a farmi tremare con un solo sguardo, potrei perdermi nei suoi occhi scuri. Mi afferra per la vita, sollevandomi un po'. Le sue mani toccano le mie cosce ed i miei fianchi, mentre continua a baciarmi. Mi abbandono a lui, assaporando questo momento dove la tenerezza si mischia alla passione più pura e sfrenata. Non potrei mai più fare a meno di Kol Mikaelson. Con lentezza ipnotica, i suoi fianchi si muovono contro le mie cosce. Sentire la sua virilità contro la mia pelle mi fa sentire debole. Ricopre il mio collo di baci, per poi scendere progressivamente. Il mio corpo trema dal piacere e si tende sotto il suo tocco. Le sue mani vagano su ogni centimetro di me, come se stesse cercando di studiare a memoria ogni mia più piccola piega. Passo le mani fra i suoi capelli e, quando le sue labbra raggiungono il mio punto più sensibile, la mia schiena si inarca dal piacere che inebria il mio corpo. Voglio di più, desidero lui adesso. Con fremente desiderio, afferro il suo collo, e avvicino il suo viso al mio; "prendimi adesso"; gli ordino respirando spasmodicamente. Kol ghigna compiaciuto, e senza farselo ripetere una seconda volta, entra lentamente dentro di me. Il piacere è intenso e mi abbandono a lui, completamente. E' comprendo che ciò che voglio per l'eternità è lui. Sempre e per sempre.

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