"Apprendista e Maestro"

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Su Tatooine, pianeta natale dell'amato e decaduto Maestro Anakin, Ahsoka, con gli occhi rivolti verso l'orizzonte viene continuamente assalita da pensieri e preoccupazioni. Sa bene che prima o poi dovrà scontrarsi nuovamente con ciò che rimane di Anakin Skywalker.
<<Cosa posso fare..? Non avrò mai la forza per combattere contro di lui, per fare ciò che andrebbe fatto. Se solo gli fossi stata più vicino forse tutto questo non sarebbe successo, è solo colpa mia, Anakin, perdonami.>>, rievocando nella sua tristezza il momento preciso in cui abbandonò il tempio Jedi e vide per l'ultima volta il volto di Anakin...

"Ahsoka, stai facendo uno sbaglio!"
"Può darsi, ma è una cosa che devo chiarire da sola. Senza il Consiglio e senza di te."
"Io ti capisco, più di quanto immagini. Capisco bene questa tua volontà di allontanarti dall'Ordine..."
"...lo so..."

Ricordando tutto questo,e pensando a come sia andata a finire, ecco che nuove lacrime rigano il suo viso pervaso dai sensi di colpa e illuminato dalla debole luce del tramonto.
Il giorno seguente, tornando verso la sua nave ubicata lungo una duna sabbiosa, i suoi malinconici pensieri vengono bruscamente interrotti.
Ahsoka avverte d'improvviso la presenza di Darth Vader, infatti pochi istanti dopo ecco atterrare a poche centinaia di metri da lei la sua nave personale.
Vader in quel momento, durante l'atterraggio, si rivolge alle sue guardie: "Aspettatemi qui, devo sistemare questa faccenda da solo" ordina l'Oscuro Signore uscendo dalla navicella, tra un respiro robotico e l'altro.
"Sissignore", rispondono le guardie.
Ahsoka con il cuore in gola viene assalita dal panico, e da un istintivo impulso di fuggire, ma decide di avvicinarsi pur sapendo che non avrebbe mai ucciso il suo Maestro.
I due ormai sono a pochi metri di distanza.
Nessuno parla.
Il silenzio è interrotto soltanto dai respiri meccanici della maschera di Vader.
"Anakin...perché...?"
"Quel non ha più nessun significato per me. Dimmi, sei tu che hai guidato l'attacco sulla luna di Endor?"
"Non so di cosa stai parlando, sono qui dal nostro ultimo incontro su Malachor..."
"Non mentire!", la interrompe bruscamente Vader, "Tu sei l'unica sensibile alla Forza in grado di poter uccidere un manipolo di soldati senza neanche l'uso della spada laser."
"Anakin, tu mi conosci bene. Qualunque sia il massacro di cui parli, sai perfettamente che non farei mai una cosa del genere, neanche ai soldati dell'Impero."
"Non te lo chiederò un'altra volta", replica stizzito Vader estraendo la sua spada rossa.
"Non combatterò contro di te, Anakin...so che c'è del buono in te. Avrei dovuto restarti vicino quando potevo, invece ti ho abbandonato, perdonami. Probabilmente se fossi stata accanto a te le cose sarebbero andate in maniera diversa, siamo ancora in tempo, percepisco il bene che è dentro di te. So che dietro quella maschera spaventosa da qualche parte c'è ancora il vecchio Skycoso..."
"BASTA!", urla Vader in preda scaraventandola in un cumulo di sabbia.
"Sei tu il capo della Ribellione! Dimmi dove si trovano le vostre basi, o morirai!"
"Anakin...io non c'entro più nulla con questi movimenti Ribelli. L'unica cosa che voglio ora è riavere il mio vecchio Maestro."
"Te lo ripeto...Anakin Skywalker è morto."
"Non incrocerò più le mie spade con la tua, e se vorrai uccidermi, allora fai pure, ormai sono già morta."
In quel momento Vader abbassa la sua spada, rimanendo per qualche secondo a fissare il volto di Ahsoka. Sa bene che è sincera, lei non è la persona che sta ostacolando l'Impero.
"Perché abbassi la guardia?", chiede leggermente stupita.
Segue per qualche interminabile secondo il silenzio dell'Oscuro Signore. La sua mente ormai è avvolta in mille pensieri e tristi ricordi.
"Anakin...", dice Ahsoka rompendo il silenzio con gli occhi già lucidi, "C'è ancora speranza per te...per tutti. Ci incontreremo di nuovo, e forse tutto questo sarà finito."
E voltando le spalle al suo vecchio Maestro, si incammina verso la sua navicella.
Vader, riponendo la spada, osserva ancora una volta la figura di Ahsoka che lentamente sparisce dalla sua vista, e dopo qualche minuto, sparita dietro una duna, osserva la nave che velocemente abbandona i cieli di Tatooine in un silenzio accompagnato dai suoi respiri meccanici.
Tornato alla sua nave con la mente assorta in mille pensieri e offuscata da troppe emozioni, gli si avvicina una guardia: "Signore, dobbiamo inseguirla?"
"No. Non è lei che stiamo cercando", risponde Vader osservando le dune del pianeta che è stato un tempo la sua odiata casa.
Appurato che non è Ahsoka l'artefice del massacro della base imperiale, si mette in contatto con il suo Maestro, Darth Sidious.
"Mio Signore, le indagini che sto conducendo sono più impegnative di quanto potessimo immaginare. Ho scoperto che non è Ahsoka quella che cerchiamo."
"Lei dov'è?", replica l'Imperatore.
"E' riuscita a sfuggirmi..."
"Devi trovare il responsabile. Continua le tue indagini, e trova i capi Ribelli."
"Sì, mio Signore", risponde Vader poco prima che la nave salti nell'iperspazio.

The Endless Plague - A Star Wars Story.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora