capitolo 6

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Manuel è in piazza come al solito con teschio, bevono una birra e chiacchierano come al solito di "affari".
Teschio è un ragazzo dalla corporatura media, capelli cortissimi e occhi furbi nocciola.
Un tatuaggio di un teschio sul braccio destro, con i suoi muscoli appena accennati.

Teschio prende la sua birra e fa un lungo sorso per finirla, stessa cosa fa Manuel.

-" Dimmi una cosa" chiede Teschio a Manuel guardando di fronte a se.
"Ma perché hai cambiato posto a scuola? Stai cercando di sfidare Laura o cosa?"
Chiese sbalordito

In realtà, Manuel non aveva intenzione di sfidare Laura, ma era stufo di sedersi sempre nello stesso posto. Quando aveva visto che il posto di Berardi era vuoto, aveva pensato che fosse l'occasione perfetta per cambiare aria.

Inoltre, sedersi al posto di Berardi gli sembrava un modo per provare a impressionare Teschio, che considerava una sorta di mentore. Forse, si era detto, se avesse fatto una mossa coraggiosa come questa, Teschio lo avrebbe notato e avrebbe iniziato a rispettarlo di più.

-"Adesso guardi dove mi siedo?" ride di gusto

-"No coglione, visto che quello era il posto di Berardi, poi fai infuriare Laura, sai che lei è mia amica, che intenzioni hai con quella della Svizzera?"

-"Certo che è tua amica, te la sei fatta...e comunque non so a cosa ti riferisci con quella ragazza"
Manuel cerca di fare il finto tonto, ma i suoi occhi lo tradiscono, non gli sono amici, stranamente brillano.

-"Si si, fai pure il finto tonto, a me quella non convince proprio.
Questa mattina se ne è venuta con la madre, con il bmw, non è come te lei, non fa per te, appartenete a due mondi diversi"

-"Stai cercando di convincere te stesso per caso? Perché non mi sembra che ti ho dato modo di pensare che io ho interesse per quella viziata, io vado a casa".

Dopo la conversazione con Teschio, Manuel si mise in marcia sul suo motorino, con la mente piena di pensieri. Sapeva che Teschio aveva ragione, e che doveva essere più cauto se voleva fare parte della banda. Ma nonostante ciò, era determinato a dimostrare il suo valore.
Quando arrivò a casa, Manuel trovò Teschio ad aspettarlo sulla sua motocicletta. "Dai, voglio parlarti", gli disse.

Manuel scese dal motorino e si avviò a passo svelto verso Teschio. Il suo amico aveva un'aria preoccupata, e Manuel si affrettò a rassicurarlo. "Teschio, non preoccuparti. So che hai dei progetti per la banda, e io voglio solo fare la mia parte. So di aver fatto una mossa azzardata, ma non voglio rovinare i tuoi piani." Teschio lo guardò con sospetto, ma poi il suo viso si ammorbidì. "Lo so che hai buone intenzioni, Manuel. Ma devi stare attento. La scuola non è come la strada. Ci sono regole, e se vogliamo portare avanti i nostri affari, dobbiamo essere furbi." Manuel annuì, comprendendo le parole di Teschio. Sapeva che doveva imparare a muoversi in questo nuovo ambiente, ma era determinato a dimostrare il suo valore e a diventare un membro importante della banda.

Ella è sui libri come al solito, si alza stanca e annoiata e apre il frigo.

Una fetta di torta rimasta dalla colazione di sua sorella, la prende la guarda e la rimette in frigo, non può permettersela.
Alza gli occhi verso una mensola, ma niente le interessa.

Ritorna in camera, ma ancora quel frigo la tormenta, ritorna e prende uno yogurt con scagliette di noci, prende un cucchiaino e mentre legge le calorie e il resto, un cucchiaino dietro l'altro lo divora tutto.

Ella torna in camera e si sdraia sul letto, sfinita. La mente le girava intorno alle parole di Manuel e alla banda di Teschio. Non poteva fare a meno di chiedersi cosa ci fosse di tanto speciale in quella vita, e perché Manuel sembrava così determinato ad entrarne a far parte.

E Poi Sei Arrivata TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora