forty five

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Il cellulare iniziò a vibrare, facendo vibrare a sua volta il letto.

Chi era lo scemo che mi chiavama alle 9.30 della mattina?

Rimasi sorpresa nel leggere 'Federico' anzichè 'Benjamin'

Risposi..

<<Hey Charlotte, volevo dirti che io ed Emily stiamo uscendo, torniamo stasera quindi te inzia a fare i traslochi.. Naturalmente i bagagli di Emily li porto io.. La chiave la trovi sotto il tappetino, va bene?>> disse

<<Okay>> risposi

Ci salutammo ed iniziai a fare le valigie..

'Ma come faccio a portare le borse se ho le stampelle?' mi domandai

'Un modo lo troverò' mi auto-risposi e finii di aggiustare le valigie.

***

Okay, farò due viaggi.. Prima porto questa e poi quell'altra.

Attaccai il manico della borsa alla maniglia, della stampella.

Arrivai davanti la porta, mi abbassai per prendere la chiave e, naturalmente, caddi a tera come una pera.

Mi voltai per assicurarmi che nessuno mi avesse vista..

Sentii una risata, mi alzai a fatica, tanto sapevo già chi fosse..

"Sembravi u-una provola"  disse ridendo come un matto Benjamin.

"Mi aiuti?" dissi

"Ti sei fatta male?" domandò calmandosi

"Un pò" risposi

"Dove?" chiese

"al ginocchio e alla mano"

"Fa vedere?"  Disse prendendo la valigia  ed entrando.

"Non ti mostro mica il mio splendido ginocchio"

"Almeno la mano?"

"Quella è accettabile"

Gli mostrai il palmo della mano facendo molta attenzione a non scoprire il braccio..

"Dai non dovrebbe fare così male"

"Mi aiuti a portare l'altra valigia?" chiesi cambiando discorso

"Si, tu rimani qui"

"No, devo prendere alcune cose che non ci sono entrate"

"Va bene" rispose.

"Cammina piano" continuò

***

Presi le ultime cose e ci recammo nella mia stanza..

Wow, fa strano dirlo..

Mia stanza..

Si okay, ho capito..

Oh ma allora sei viva.. Perchè quando ero sola non parlavi con me?

Perchè è da pazzi parlare da soli

Ho una coscienza cattiva

"Devo andare, dopo ti chiamo" disse Benjamin uscendo dalla mia stanza..

Misi tutti i vestiti al loro posto, poi toccò agli shampi, i trucchi e alle mie tovagliette rosa. Naturalmte, per prima convervai la lametta, poi la sotterrai con tutte le varie tovaglie.

***

 Mi misi a parlare al cellulare con Gabriela e, tra una chiaccchierata e l'altra arrivò, la sera.

Un Coinquilino Bipolare ||Federico Rossi|| [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora