Twenty

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Pov's Charlotte

Naturalmente dovevo cadere e fare una figura di meda. Non mi sono fatta male, ma appena ho sentito la risata di Fede mi è tornata in mente la scena di ieri.

Raccolsi le mie cose ed iniziai a correre. Arrivai in classe. Non mi ero neanche accorta che stavo piangendo. Andai in bagno mi sciacquai il viso e andai in classe. O meglio, quello era il mio intento,ma una ragazza, anzi la ragazza che Fede si era scopato, mi fermò.

"Senti cara, Federico è mio... stagli alla larga, intese?"

'Ora la prendo a schiaffi a sta papera.' pensai

"Ma smettila" dissi

"Federico ama me... stagli lontano"

"Se sei così sicura sul fatto che lui ti ami devi stare tanquilla, capito?"

Mi guardò con aria di sfida e poi andò via.

"Charlotte" mi voltai e vidi Benjamin.

"Hey Ben"

"Dove sei stata stanotte?" chiese

"In stanza" dissi ovvia

"Sono passato per restituirti la giaccae mi ha aperto Federico dicendomi che di te non c'era traccia, ti ho chiamato e non rispondevi. Così ho chiamato Gabriella pensando che fossi da lei, ma mi ha detto di no. Così ti abbiamo chiamata e cercata per mezzo college. Dove cazzo eri?"

"Stavo facendo una passeggiata e il cellulare si era scaricato, non c'era motivo di preoccuparsi tanto" mentii a testa bassa.

Odiavo mentire ma non volevo che sapesse la verità. Ero sicura che, se gli avessi detto di Federico lui gli avrebbe spaccato la faccia.

"Mh... okay" disse

"Andiamo in classe" continuò.

Pov's Federico

L'avevo vista parlare con Benjamin, gli avrà sicuramente detto tutto. D'altronde le ragazze son fatte così no? Dicono sempre tutto a tutti.. Andai via incazzato.

'Se la incontro farò finta che lei non esista' mi ripetevo.

Potrò sembrare infantile, ma so che così facendo ci soffrirà.

***

Entrai in camera.

Lei era seduta sulla sedia della sua scrivania, stava studiando.

Non la calcolai come previsto e accesi la Tv.

Pov's Charlotte

Avevo appena finito di fare i compiti di matematica.

Federico stava guardando la Tv, non mi aveva neanche salutato.

Mi sentivo male, faceva male... faceva male amare qualcuno e non essere ricambiati. 'Come fa un ragazzo bello come lui ad amare una come me?' mi chiedevo. 'Non può' Rispose il mio subconcio.

Presi il cellulare e andai su instagram. Una notifica attirò la mia attenzione.

"Abbassa la voce" disse acido il ragazzo nella mia stessa stanza

"Oh scusa se ho disturbato la tua attenzione nel guardare un film che neanche ti piace" dissi imitando la sua voce

"Non replicare, mi da fastido" mi lanciò un occhiataccia.

"Anche tu dai fastidio a me" dissi guardandolo

"Stai zitta" pronunciò queste due parole in modo cupo

"Parlo quanto voglio" lo sfidai

"DEVI STARE ZITTA" disse sferrando un pugno sul tavolino

sussultai "Fede calmati" dissi

Lui si alzò dal divano e venne verso di me.

"TI HO DETTO DI STARE ZITTA CAZZO" disse sferrandomi uno schiaffo sulla guancia.

Non lo credevo capace di questo. Non fino a questo punto.

Lo scansai ed uscii da quella stanza. La guancia bruciava e le lacrime non cessavano di scendere, non piangevo per il dolore recatomi sulla guancia, ma per quello al cuore. Non avevo idea di dove stessi andando.

Passai in segreteria. Avevo chiesto una nuova stanza, mi avevano detto che le uniche libere sono la 30 e lo sgabuzzino dei bidelli.  Accettai e la segretaria mandò un avviso al mio nuovo coinquilino. Si chiama Jonathan.

Sono le 20.30 ed ho fame. Solo che non posso andare a mangiare perchè ho lasciato i soldi in stanza. Mi toccherà andare a prenderli..

Entrai in stanza, Federico non c'era meglio. Andai in bagno e mi specchiai avevo il segno delle sue cinque dita. Misi del fondotinta e preparai le valigie. Ho preso tutto?

Bussarono alla porta ed andai ad aprire.









Spazio autrice

Buonaseraaaa,

Tutto bene?

Io si.

Devo fare ancora inglese, solo che non mi va.

Coomunque questo è il capitolo venti.

Spero vi sia piaciuto.



Scusae gli evevntuali errori.



Un Coinquilino Bipolare ||Federico Rossi|| [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora