Afferrai il bambino per un braccio e gli tappai la bocca tirandolo verso di me. I passi pesanti e veloci del Maggiore si allontanarono, permettendo a me e Mike di uscire dal nascondiglio.
<<Hai trovato qualcosa?>>
Chiesi pulendo i pantaloni dalla terra.
<<Solo questo>>
Disse porgendomi un block notes sporco e mezzo strappato. Sbuffai, riconsegnandolo al piccolo
<<A cosa ci servirebbe uno stupido libretto? Possiamo mangiarlo o curarci? Non mi sembra. E non sappiamo neanche leggere. È inutile>>
Lui abbassò lo sguardo. Forse ero stata troppo dura, ma gli avevo sempre detto di non prendere cose inutili. Ci dirigemmo silenziosamente verso la casa abbandonata, dove Grace ci aspettava. Ci arrampicammo sulle macerie dell'ospedale, come ogni giorno controllammo se ci fossero dei medicinali che miracolosamente nessuno aveva preso, e come ogni giorno non ne trovammo. Passammo dal quartiere dei Faraoni, gruppo di temuti ladri,e fortunatamente nessuno ci notò. Schivammo due Maggiori che fermavano una rissa e imboccammo un vicolo pieno di erbacce, per raggiungere finalmente quella che al momento era la nostra abitazione. Lo era da più o meno da una settimana, da quando eravamo stati sfrattati dalla baracca dove stavamo da quasi due mesi.
Prima di dire qualsiasi cosa controllammo che non ci fosse nessun ospite indesiderato, quando ne fummo sicuri chiamammo Grace. La ragazza più grande scese sistemando i capelli neri in una coda.
<<Com'è andata? State bene?>>
chiese dandoci un'occhiata per poi sedersi ad affilare un coltello. Per me era come una sorella maggiore, era lei che mi aveva presa quando da neonata ero stata lasciata al Muro. Mi aveva allenata a sopravvivere da appena nata quando lei aveva solo 10 anni. Mi aveva insegnato a ricucire le ferite, a cacciare, ad usare un taser, a combattere un corpo a corpo.Era da 15 anni che si prendeva cura di me. Solo l'anno precedente avevamo trovato tra delle macerie di un edificio fatto esplodere Mike, quasi morto. Grazie alle nostre cure era tornato alla piena vita, anche se gli mancava l'anulare della mano destra. Grace ci aveva sempre protetto, ma ovviamente ci mandava alla ricerca di oggetti utili o cibo, mentre lei era a caccia. L'aveva sempre detto:l'unico modo per sopravvivere è dare una mano. Quando era fortunata riusciva perfino a uccidere qualche Maggiore e rubargli il taser. Senza di lei sarei morta più di una volta.
<<Abbiamo dei vestiti>>
Dissi passando il mio zaino a Grace per mostrarglieli. Lei li esaminò per poi appoggiarli a terra
<<Bene. Oggi per cena coniglio,contenti?>>
Annuii, mentre Mike saltellava felice.Era così bello vederlo col sorriso, non capitava spesso. Aveva solo 9 anni e già gli toccava affrontare la fame e le avversità. Come era successo a me e Grace, del resto.
<<Cos'è?>>
chiese la ragazza indicando il libretto che Mike teneva in mano
<<Un diario, penso>>
Disse un po' preoccupato della reazione che avrebbe potuto avere la donna.
<<Portamelo>>
Lui glielo diede e lei lo rigirò tra le mani per poi aprirlo. Cercò di leggere, ma non lo sapeva fare.
<<Finché non troviamo qualcuno che sappia leggere, non serve a niente>>
affermò lasciandolo cadere sul pavimento. Mike cercò di non dare a vedere la delusione, fallendo.
Dato che non avevamo nulla da fare fino all'ora di cena mi allenai un po' con Grace per migliorare la mia tecnica con i bastoni. Finito l'allenamento afferrai la pietra bianca, il mio strumento da disegno,e cominciai a disegnare sul pavimento di legno. La maggior parte delle volte facevo paesaggi, ma disegnavo anche Grace o Mike,per potermi ricordare com'erano, in futuro. Disegnavo anche quello che immaginavo ci fosse dall'altra parte del muro, cose meravigliose, acqua pulita,famiglie felici, pace e libertà.
Verso il tramonto Mike accese il fuoco e Grace si mise a cucinare il coniglio. Dopo aver mangiato mi diressi sulla massa di coperte che mi faceva da letto, sapendo che dopo poche ore avrei dovuto fare il turno di guardia. Appena appoggiai la testa caddi nel sonno profondo.
Quando Grace mi svegliò per fare il mio turno mi misi con il coltello in mano davanti alla porta, cercando di non fare caso al freddo che mi faceva rabbrividire. La notte passò tranquilla, e quando arrivò finalmente l'alba mi lasciai ricadere sulle coperte sapendo che mi spettava un'ora di sonno.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao gentaglia!
Come state???
Io abbastanza bene, ma oggi ho scoperto di avere un livido e non so come me lo sono fatto. BOH.
Comunque ecco il secondo capitolo, ambientato nella parte orientale.
Come potete intuire in uno dei prossimi capitoli Logan e il trio si incontreranno e le cose cominceranno a farsi più interessanti.
Se volete una descrizione dell'aspetto fisico ditemelo e cercherò di inserirla.
Se vi va lasciate un commentino con un'opinione e stellinate★
Alla prossima,
Fofy
YOU ARE READING
THE OTHER SIDE
AdventureDopo la quinta guerra mondiale i sopravvissuti sono stati raggruppati in una città divisa in due parti: gli abitanti di una non sanno cosa ci sia dall'altra. Dalla parte occidentale si trova la maggior parte della popolazione, le regole sono ri...