.3. Logan

40 7 5
                                    

Aprii la porta di casa appoggiando lo zaino nero sul tavolo del soggiorno. Sentii mia madre scendere velocemente le scale facendo battere i tacchi sul parquet scuro.

<<Buongiorno Logan>>

disse raggiungendomi e sistemandomi la camicia.

<<So che ti hanno reclutato Maggiore. Sono fiera di te>>

Annuii ma sapevo che non era sincera.Non sarebbe mai riuscita a essere fiera di nessuno, non lei. L'unica persona nella mia famiglia che potesse provare qualcosa era mia sorella, Ally, di 15 anni. Era sempre stata strana, più creativa del dovuto. Era stato opportuno usare il taser con lei più volte per via delle risposte secche e svogliate che dava ai Maggiori o ai genitori.Non la capivo. Perché ribattere e soffrire di conseguenza quando si poteva semplicemente stare in silenzio e obbedire?

<<Vai a fare i bagagli, domani sarà un giorno importante. Oggi andrai ad allenamento più tardi>>

Sorrisi e mi diressi al piano di sopra nella mia camera. Accesi la luce fredda del neon attaccato al soffitto e mi sedetti sul letto. Sentivo una strana sensazione, come se avessi voglia di vedere l'altra parte. Non mi era quasi mai successo di volere qualcosa. Mi ero sempre limitato a fare il volere degli altri, senza pensare al mio, di volere. Forse era meglio così. D'altra parte cosa sarei riuscito a fare senza avere degli ordini da seguire? Non lo sapevo, non riuscivo neanche ad immaginarlo. Forse dopo essere arrivato dall'altra parte ci avrei provato. Sbuffando mi alzai ed aprii l'armadio prendendo dei vestiti e li piegai mettendoli nella valigia. Sentii la porta aprirsi e di passi leggeri di Ally avvicinarsi per poi buttarsi sul letto.

<< Farai il Maggiore>>

Affermò in tono accusatorio. Non la guardai, continuando a fare i bagagli

<<Si>>

Lei alzò gli occhi sedendosi a gambe incrociate sul letto.

<<Ti farai comandare ancora di più>>

<<Non potevo rifiutare>>

Sbuffò.

<<Sei felice che probabilmente non mi rivedrai mai più vero? Tu non mi vuoi bene, ma io si, ok? So che non te ne frega niente ma a me dispiacerà non vederti mai più>>

La sua voce era spezzata. Non avevo mai visto una persona così...trasparente, lei mostrava le sue emozioni. La guardai ma rimasi in silenzio, non sapendo come rispondere.

<<Eccolo sapevo. Non ti importa. Beh sai cosa? Vai. Scopri cosa c'è dall'altra parte e goditelo. Ma sappi che quando mi dovrai elettrificare con il taser non ti permetterò di rifiutarti. Dovrai vedermi soffrire per colpa tua>>

Disse dirigendosi verso l'uscita, i suoi pugni stretti ai suoi fianchi tremavano

<<Ally non fare così. Ti voglio bene anche io. È solo che mi è difficile ammetterlo. Ti prometto che se dall'altra parte c'è davvero qualcosa di bello come dicono ti verrò a prendere>>
Lei mi guardò leggermente sorpresa e ne ne andò chiudendo la porta.

Mia madre mi chiamò ricordandomi dell'allenamento. Come ogni giorno scesi e mi diressi verso la palestra, le strade non erano piene di ragazzi diretti là come al solito, dato che ero un po' in ritardo. Arrivato indossai le polsiere e ginocchiere e combattei contro tre persone, la prima corpo a corpo, vincendo, la seconda con i coltelli,uscendo sempre vincitore, e la terza con un bastone, perdendo. Dopo un'ispezione mi esercitai con la pistola e il fucile.

Tornato a casa mio padre si complimentò affermando : "Almeno uno dei miei figli è venuto su bene" Non avevo avuto il coraggio di rispondere, anche se sapevo che Ally ci stava ascoltando dalla sua camera. Dopo aver fatto una doccia mi diressi in sala da pranzo e mi misi in riga accanto a mia sorella aspettando l'ispezione delle 20:03. Passata questa io e la mia famiglia cenammo e come la routine prevedeva guardammo il telegiornale fino alle 22:00 ora della seconda ispezione serale. Dopodiché andammo a letto. Quella notte non riuscii a dormire. A tenermi sveglio era il pensiero di cambiare e le parole di Ally. Se dall'altra parte ci fosse stato davvero qualcosa di bello come avrei fatto a portarcela? Avrei dovuto spezzare le regole. Ne ero in grado? Mi resi conto che era quasi ridicolo: un ragazzo che sa combattere e non ha paura della morte, cui paura più grande è spezzare le regole. Faceva un po' ridere. La sveglia suonò, e seppi che era giunto il momento di alzarmi e cambiare completamente la mia vita.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Ciao come va?
Io sono appena uscita da scuola e boh niente, ho fame.
Ecco il nuovo capitolo nel prossimo giuro che si incontrano.
Detto questo: se vi va commentate e stellinate★
Alla prossima,
Fofy

THE OTHER SIDEWhere stories live. Discover now