GRACE
Correvo velocemente verso la valle dell'Ospedale. Tentavo di rimanere concentrata su quello che mi circondava, ma L'immagine di Fay che si contorceva sul pavimento continuava a mostrarsi nella mia mente, tormentandomi la coscienza. Se non l'avessi mandata da sola dal Maggiore non sarebbe successo niente. Non potevo neanche incolpare lui, dato che l'aveva salvata. Aveva fatto ciò che avrei dovuto fare io. Per colpa mia ora Fay rischiava di morire. Se fosse morta non penso sarei più riuscita a vivere come prima. La sua morte mi avrebbe segnata, proprio come aveva fatto quella di mio padre. Non ero sicura che Jonathan mi avrebbe portato l'antidoto, e neanche che sarebbe venuto da solo.
Arrivata alle macerie presi un coltello dallo zaino, pronta a combattere e uccidere chiunque mi impedisse di prendere l'antidoto. Mi guardai intorno cercando un'eventuale alleato di mio fratello o mio fratello stesso, ma non vidi nessuno. Dopo una buona ora sentii finalmente dei passi dirigersi verso di me. Mi voltai e dietro di me, a pochi metri di distanza stava mio fratello, con un cappuccio che gli copriva buona parte della faccia e una sciarpa che copriva il resto; rimanevano fuori solo gli occhi, quei suoi inconfondibili occhi verdi e taglienti. Incrociai le braccia.
<<Hai l'antidoto?>>
Lui sbuffò e togliendo una delle mani dalla tasca mostrando una siringa piena di liquido violaceo. Si abbassò lentamente appoggiandola per terra, quando si alzò spostò la sciarpa dalla bocca
<<Se non lo avessi avuto cosa avresti fatto?>>
Chiese fissandomi negli occhi. Non sapevo cosa gli avrei fatto. Non sapevo se avrei avuto il coraggio di ucciderlo, ma una cosa era certa: non ne sarebbe uscito vivo.
<<La vera domanda è: cosa ti farò se questo non è l'antidoto>>
Ribattei facendo un passo verso la siringa. Lui rise
<<è sempre un piacere aiutarti sorellina>>
Rimasi seria e mi avvicinai ulteriormente alla siringa. Misi il coltello nella cintura e osservai mio fratello. Aveva il suo solito sorriso malizioso, cosa che negli ultimi dodici anni non era per niente cambiata.
<<Un' ultima cosa... scusa>>
Lui aggrottò la fronte chiaramente confuso. Prima che potesse reagire piazzai un forte calcio nel suo stomaco e lo buttai a terra con un pugno, afferrai la siringa e scappai verso il rifugio. Avevo dovuto stordirlo, o avrebbe potuto seguirmi o anche solo vedere in che direzione andavo.
LOGAN
Era da quasi due ore che Grace era andata, e quasi due ore che io e Mike non parlavamo. Fay aveva avuta altre presunte allucinazioni e qualche volta bisbigliava parole senza senso. Mike era raggomitolato in un angolo della costruzione, io stavo fuori e ogni tanto controllavo che andasse tutto bene. Mi chiedevo se fosse il mio posto. Non stavo seguendo le regole, quindi forse non lo era. Ma in qualche modo mi sentivo obbligato a stare lì, era una sensazione pesante nel mio petto che non avevo mai provato prima. Era molto difficile capire cosa fosse, se un senso di responsabilità oppure un senso di colpa; non avevo mai sentito grandi emozioni a parte quando parlavo con mia sorella. Quando si arrabbiava era come se una parte di me le desse ragione, il punto era: aveva ragione?
Il cigolio del cancello che si apriva mi distolse da quei pensieri. Come mi aspettavo Grace arrivò correndo e senza dire una parola entrò nel bunker.
<<Hai l'antidoto?>>
chiese Mike guardando speranzoso Grace. Lei mostrò una grossa siringa piena di liquido viola
<<Lo scopriremo presto>>
Prendendola in braccio, portò fuori Fay e la appoggiò delicatamente a terra. Grace fece un respiro profondo e guardò la siringa per qualche secondo, come se ne avesse paura. Spostò una ciocca di capelli che copriva il collo di Fay e inniettò tutto il liquido. Fay ebbe un fremito poi si fermò completamente. Il sangue mi si gelò nelle vene. Grace avvicinò lentamente due dita al collo della ragazza e si alzò di scatto.
<<no... NO!!!>>
Urlò cominciando a piangere. Portò le mani alla testa tirando delle ciocche di capelli. Non riuscivo a credere che Fay fosse morta. Era impossibile. Rimasi rigido fissando il suo corpo esanime. Grace si aggrappò a me piangendo sulla mia spalla. Mike era caduto in ginocchio piangendo. Erano passati più di quaranta secondi da quando il suo battito si era fermato ormai era impossibile si svegliasse...
A contraddirmi fu la sua tossita. Grace si staccò immediatamente dalla mia spalla girandosi verso la ragazza. Fay si aprì lentamente gli occhi. Mike si sporse verso di lei e Grace si abbassò accanto ai due. La castana ricominciò lentamente a respirare. Nessuno di noi si mosse, come per paura di svegliarci da un sogno. Grace portò lentamente una mano a sentire il battito dell'altra. Trattenni il respiro. Grace si asciugò le lacrime con la manica della maglia.
<<Ha funzionato>>
CURIOSITY
Ally quando aveva 11 anni trovò un mazzo di carte in una discarica e cominciò ad inventarsi deigiochi, tutti simili al solitario, ci giocava durante le sue moltenotti insonni, non ebbe mai il coraggio di chiedere a Logan di giocare con lei
L'unica volta che Logan ha disobbedito prima di diventare Maggiore non aveva messo la sedia sotto il banco dopo la scuola
la prima volta che Grace ha uccisoaveva 14 anni per proteggere Fay
Mike aveva un gemello, mortonell'esplosione dell'edificio dove Fay e Grace avevano trovato ilbambino
La prima parola di Fay è stata"attenta" che lei ha pronunciato come "tenta"
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Hey!
Ok, ok lo so era da troppo che non pubblicavo, ma con l'esame non ho avuto molto tempo. Comunque spero di essermi fatta perdonare con le millemila curiosità che vi ho lasciato qui sopra.
Le mie domande di oggi sono:
-come vi aspettavate finisse questa storia del veleno?
-vi manca Ally?
-mi perdonate per questa assenza?
fatemelo sapere con un commento!
P.S. vi lovvo
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THE OTHER SIDE
MaceraDopo la quinta guerra mondiale i sopravvissuti sono stati raggruppati in una città divisa in due parti: gli abitanti di una non sanno cosa ci sia dall'altra. Dalla parte occidentale si trova la maggior parte della popolazione, le regole sono ri...