CAPITOLO 8

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Una donna dalla carnagione chiara, quasi bianca, dai capelli neri corvini e da due occhi nei quali ardono, vivi, pazzia e ossessione..
Una delle streghe più straordinariamente dotate, è qui, davanti a me.
Bellatrix Lestrange.
È lì che mi guarda, con i suoi occhi iniettati di sangue.
Ogni mio muscolo è paralizzato dalla paura mentre sul suo volto, rovinato per gli anni trascorsi ad Azkaban, si disegna lentamente un ghigno, che scoppia poi in una risata assordante.
 Mi vuole morta.
Riesco a stento a respirare quando lei tira su la schiena e inizia a venirmi incontro.
Poi, chissà quale parte del mio cervello, ha messo in moto tutto:
-Expelliarmus- invano punto tremolante la bacchetta verso di lei, ma danzando schiva il colpo.
-Nono ragazzina, non si fanno queste cose- dice agitando la mano con l'indice puntato in alto.
-Stupeficium- riprovo, ma anche questa volta il mio incantesimo è andato a male.
Avanza piano verso di me, canticchiando "Draco non è qui", poi si ferma e inclina la testa.
Indietreggio spaventata e quando dò un'occhiata veloce per trovare una via di fuga alle mie spalle, noto che volontariamente mi ha messa all'angolo, senza che me ne accorgessi.
-Dracuccio dovrebbe essere già qui, non credi?-
-Cosa gli hai fatto?!- ringhio.
-Oohh io a lui non ho fatto niente, sarà a te che farò qualcosa- dice mostrandomi i denti.
Allunga la mano e punta la bacchetta verso di me e senza darmi neanche il tempo di comprendere..
-Stupeficium!- urla. E dalla sua bacchetta un raggio di luce mi colpisce dritta.
Cado a terra quasi priva di sensi e senza la forza di muovermi.
-Crucio!- continua imperterrita.
Sento mille e mille lame taglienti trapassarmi, per poi fermarsi quando toglie la bacchetta dalla mia direzione.
Non sento più il mio corpo e a stento riesco a girare la testa per vedere, in maniera appannata e sfocata, che lei si sta avvicinando. Si accovaccia su di me, porta la mano sinistra sotto il mio mento e preme forte. Le sue unghie che penetrano nella mia pelle, è un dolore sopportabile in confronto a tutto quello che il mio corpo e la mia testa stanno provando in questo momento.
Le sue parole giungono alle mie orecchie, ovattate e lontane. Cerco di afferrare la bacchetta caduta a pochi metri dal mio corpo, ma ogni mio sforzo risulta del tutto inutile.
-Non ti ho voluta uccidere direttamente io. Ho in serbo una cosa migliore per te- con un gesto della mano destra, vedo avanzare lento, dal fondo buio del corridoio, una figura informe che poi prende le sembianze di un dissennatore.
I miei occhi stanno quasi per chiudersi e l'ultimo mio pensiero va a Draco e a quanto lo ami.
Bellatrix si sposta per far finire l'opera.. se non muoio adesso, non morirò mai più.
Con la poca forza vedo avanzare verso di me il nero che spalanca la sua bocca e inizia a risucchiare tutto.
Ogni pensiero felice, ogni ricordo.
Sento la risata di Bellatrix che si fa più lontana.
Una sensazione orribile, di vuoto e di dolore inizia a farsi spazio nel mio corpo ormai inerme. La sensazione del freddo del pavimento è duplicata dal freddo che sento dentro.
Non ho più le forze per reagire e combattere, così chiudo gli occhi e mi lascio cadere pian piano nell'oblio.
Allora è così il bacio di un dissennatore?
Una lacrima scende lenta e mi riga il viso.
Quando all'improvviso, un raggio di luce potentissimo mi illumina, posso sentirne il peso, il calore e vederne la luce anche con gli occhi chiusi.. riesce a salvarmi e il dissennatore fugge via.
Con le poche forze che mi rimangono cerco di aprire gli occhi e mettere a fuoco la persona che mi ha salvata, ma la testa gira e i sensi stanno per abbandonarmi. Vedo solo una figura sdoppiata.. saranno allucinazioni, ma credo che si tratti di...
E proprio mentre cerco di costruire il nome nella mia mente, sento che quel briciolo di vita si è arreso e i miei occhi si chiudono.

Non spegnere la luce // Il ricordo di sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora