È passata una settimana quando kate è in quest ospedale e mai nessuno si é permesso di parlarle. È sempre da sola e sul polso noto che ha uno strano tatuaggio,una scritta "non sarò mai sola" con accanto una " O" . Non capisco a chi possa essere dedicato quel tatuaggio visto che non riceve mai visite. Mangia sempre da sola ed è sempre seduta sul divano singolo nella sala relax. Oggi la bambola che porta sempre con sé non c'è. Continua a parlare a voce bassa dicendo frasi incomprensibili. Vorrei avvicinarmi ma ho paura della sua reazione,non che mi interessi ma non voglio avere altri avvertimenti da parte dei medici. Non voglio che pensino le stia facendo del male o cose simili.
Sta spostando lentamente lo sguardo nella mia direzione, é ancora più bella di quanto potessi pensare. I suoi occhi verdi non li avevo mai notati. Nascondono molta sofferenza.
Mi alzo e vado nella sua direzione ma lei sposta lo sguardo verso la finestra a pochi passi dal divano su cui è sempre seduta.
" posso prendere una sedia e sedermi vicino a te?"
mi guarda con occhi confusi,sono la prima persona che le rivolge da parola dopo 6 mesi che lei è qui.
"Come vuoi,ma non parlare,lei non vuole che ho amici,dice che soffrirò"
"Chi?"
Continua a guardare un punto fisso del pavimento e guardandomi con occhi spalancati mi dice " l'ombra ".
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Tieni La Mia Mano
RandomÈ sempre dietro di lei,quell'ombra oscura che si aggira nel corridoio dell'ospedale del st Elizabeths. Stanza 356,la sua attuale dimora. Stanza 357,la sua svolta. Un padre aggressivo,una madre assente. La solitudine è sua amica e non vuole condivide...