La solitudine a volte porta a non avere più fiducia in sé stessi,ti porta alla disperazione di non essere abbastanza. Ed è ciò che è successo a Kate. Lei era stanca di tutto questo. Era stanca di pensare di essere pazza perché lei,pazza non era. Era così tanto cercare la tranquillità? Era tanto cercare un po' di amore? Beh a quanto pare si.
Kate pensava a questo mentre guardava il soffitto. Nulla aveva una forma,nulla aveva senso. E Jason? Si sarebbe stancato anche lui. Mi avrebbe mandata al diavolo appena sarà uscito da qua Dentro basandomi sul fatto che Jason sarebbe uscito tra poche settimane. Per i medici lui era uscito totalmente dai suoi " disturbi" era diventato normale secondo loro. Ma Jason non era mai stato pazzo e questi disturbi gravi di cui tanto parlavano io non li avevo mai recepiti.
Eccola li, la mia amica mi sta guardando,è vicina a me, tiene di nuovo quel coltello... riesco ad intravedere i suoi lineamenti oltre il cappuccio. È una ragazza. È la prima volta che si fa vedere. Molto bella direi se non fosse per tutto quel sangue che perde dalla bocca. Non parla ma sta provando a dire qualcosa. Seguo il suo movimento delle labbra e riesco a interpretare il messaggio.
" tieni la mia mano"
Eseguo il suo ordine, mi accarezza e mi da il suo coltello colmo di sangue.
" fallo. Sarai felice"
Questa frase la sento. È la prima volta che sento la sua voce.
" Kate che cazzo stai facendo?
Mi volto ed è ancora lui.
Jason.
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Tieni La Mia Mano
RandomÈ sempre dietro di lei,quell'ombra oscura che si aggira nel corridoio dell'ospedale del st Elizabeths. Stanza 356,la sua attuale dimora. Stanza 357,la sua svolta. Un padre aggressivo,una madre assente. La solitudine è sua amica e non vuole condivide...