capitolo 15

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Jason
Non riesco a non pensare a Kate, a volte vorrei entrare nella sua mente,vorrei condividere i suoi ricordi per poterla capire.
La verità é che da quando lei é entrata qui dentro le mie giornate sono diverse,hanno preso forma. Il mio passato con Carol sembra essere solo una parentesi. Eppure lei ci somiglia molto. Le sue labbra mi confondono,i suoi movimenti lenti nello scandire le parole,la sua voce bassa, la sua postura insicura,sembra essere una creatura da proteggere. Carol era diversa caratterialmente,molto estroversa,sempre con il sorriso,ma quel maledetto incidente me l'ha portata via e da allora ho iniziato a dedicarmi a ciò che mi ha portato qui dentro. L'ombra che vede Kate non è altro che la sua paura. È la solitudine che ti porta alla pazzia. L'essere umano é così.. vive di emozioni,di follie,di sorrisi e Kate fino adesso sembra essere sedata da ogni forma di " felicità". Lei è sola,proprio come me. Il suo ripetere " tieni la mia mano" è il suo modo per dirmi di proteggerla. Domani riproverò a parlarle di nuovo.
Di nuovo le sue urla,anche stanotte non riuscirò dormire. Vorrei tanto alzarmi ma non posso, non posso uscire da questa maledetta stanza se non in caso di emergenza. Ma quella lo era. Mi alzo e apro la sua porta.
È rannicchiata in un angolo della stanza e ripete " Ti prego vattene" ma non guarda me,guarda la finestra. Mi avvicino e le ripeto di stare calma. Trema. Mi dice di andarmene ma non posso. L'abbraccio,voglio Che senta quanto tenga a lei. Gli sussurro che le sono vicino,continuo ad Accarezzarla. Un gruppo di medici entra nella stanza. Mi rimproverano,mi costringono a rientrare nella mia stanza e me la portano via. Lei mi guarda e mi dice " Jason,quando ci sei tu,lei non c'è"
Non faccio in tempo a risponderle che mi chiudono nella mia stanza. Sento lei urlare " Jason,Jason,torna qui" e all'improvviso più niente.
Un medico entra nella mia stanza
" lo sai che non puoi uscire"
" pensavo che avesse bisogno di aiuto"
"Per quello ci siamo noi"
Stringo i pugni. Vorrei dire che in realtà loro non capiscono nulla,che non possono comprendere il malessere di persone che hanno solo avuto un pezzo mancante nella loro vita ma che non sono pazze,ma non dico nulla.
Il dottor Fletcher esce dalla mia stanza sbattendo la porta.
Questa sarà un'altra notte insonne.

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